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Incoronata Boccia parla di aborto in diretta sulla Rai: "Delitto e non diritto", nuovo caso scatena polemiche

Incoronata Boccia, ospite su Rai 3, ha parlato di aborto. Aspre le critiche sulle sue dichiarazioni, che definiscono l'aborto un delitto

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

L’aborto è un omicidio”, queste le parole di Incoronata Boccia, ospite su Rai 3, chiamata a discutere dell’emendamento della maggioranza di centrodestra per l’apertura ai centri e agli ambulatori alle organizzazioni anti-scelta. La vicedirettrice del Tg1 ha poi citato Maria Teresa di Calcutta. Aspre le critiche.

Incoronata Boccia ospite a Che sarà

Si è scatenata l’ennesima bufera in Rai. Dopo la censura ad Antonio Scurati, nel programma Che sarà è andato in onda un dibattito sul tema dell’aborto. A differenza di Porta a Porta, a parlare erano presenti diverse donne, tra cui Incoronata Boccia.

La vicedirettrice del Tg1 ha rilasciato una dichiarazione che ha fatto storcere il naso alle presenti e che ha scatenato, conseguentemente, un’aspra critica. Boccia ha infatti detto che l’aborto è un delitto e non un diritto.

Cosa ha detto Incoronata Boccia sull’aborto

Il diritto all’aborto viene messo in dubbio tanto nei fatti, con la fortificazione della legge 194 che lo regola (ma che è da sempre una normativa criticata per la sua impostazione), tanto nella narrazione su questo. Incoronata Boccia ha scelto di intervenire sul tema dell’interruzione volontaria di gravidanza e di farlo con parole giudicate offensive.

 “Mi rendo conto che sto per dire parole molto forti, lungi da me giudicare storie e persone, semmai il principio. Stiamo scambiando un delitto per un diritto”, ha detto. Per sottolineare la sua posizione ha citato le parole pronunciare da Madre Teresa di Calcutta, nobel per la pace, che nel 1979 descrisse il pericolo più imminente: l’aborto.

Le critiche dell’opposizione

Le parole della vicedirettrice sono state accusate di essere vergognose, bestiali e pericolose. Dal Partito Democratico sono arrivati i commenti più aspri, dopo quelli dell’opinione delle piazze virtuali. La capogruppo Pd Chiara Braga, per esempio, non si spiega come una donna possa definire “delitto” un diritto che in Francia è stato inserito nella Costituzione.

“C’è un problema nella più grande azienda culturale italiana che va dalla censura all’offesa delle leggi dello Stato. Vergognoso e inaccettabile“, conclude. Anche la senatrice Cecilia D’Elia ha commentato e in un posto scrive: “Questa è la Rai di Meloni. Questo non è servizio pubblico”.

Chi è Incoronata Boccia

Incoronata Boccia, soprannominata Cora, è nata ad Abbasanta, in provincia di Oristano.

Laureata in Scienze della Comunicazione, giornalista professionista dal 2004, ha iniziato l’attività giornalistica nel 2000 al TG5 di Enrico Mentana.

Dal 2001 al 2005 ha lavorato a La Vita in diretta su Rai 1 come inviata sui grandi eventi di cronaca, poi il passaggio alla TGR Rai, la testata giornalistica regionale, come conduttrice e inviata, dove è diventata vice caporedattrice.

Nell’estate 2022 ha condotto Weekly, programma di informazione e intrattenimento del mattino del weekend di Rai 1.

Nel 2021 è stata eletta componente dell’esecutivo nel sindacato dei giornalisti Rai.

Dal 15 settembre 2007 è sposata con Ignazio Artizzu, giornalista ed esponente di Forza Italia, ex capoufficio stampa dell’ex governatore della Sardegna Christian Solinas e – oggi – caporedattore della Tgr Rai Sardegna.

Incoronata Boccia e Ignazio Artizzu hanno due figli.

Secondo Il Corriere della Sera, Incoronata Boccia è in quota Fratelli d’Italia, stimata dal direttore generale Giampaolo Rossi, fedelissimo di Giorgia Meloni: è stata anche ad Atreju per presentare il libro La traversata della destra. Dal Msi a Fratelli d’Italia e al governo Meloni di Adalberto Baldoni e Federico Gennaccari.

Fonte foto: IPA

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