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Bruno Vespa porta l'aborto a Porta a Porta e la Rai finisce nel mirino di Pd e Avs: "Violato il codice etico"

La puntata di Porta a Porta in cui si è parlato di aborto ha messo la Rai nel mirino di Pd e Avs: perché Bruno Vespa avrebbe violato il codice etico

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Polemica sulla trasmissione ‘Porta a Porta‘ di Bruno Vespa, nel corso della quale si è parlato di aborto con cinque ospiti in studio e uno in collegamento da remoto. Tutti uomini.

L’attacco del Pd a Porta a Porta

La senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan, su Facebook, ha scritto: “Prende forma l’Italia del governo Meloni: un Paese in cui c’è posto solo per una donna, la presidente del Consiglio. A tutte le altre sono preferiti gli uomini”. Poi ha aggiunto: “A parlare di aborto a Porta a Porta c’erano solo uomini. Una vergogna“.

Questo, invece, il commento su ‘X’ della deputata dem Ilenia Malavasi: “Sette uomini a parlare di consultori: a Porta a Porta in onda la rappresentazione precisa dell’ideologia di Governo: nessuna donna coinvolta su temi che riguardano salute riproduttiva e libertà di scelta. Poi ne hanno messa una, in video, ripresa di spalle. Questo è quanto”.

Bruno VespaFonte foto: ANSA

Bruno Vespa, conduttore di ‘Porta a Porta’.

Interrogazione in Vigilanza Rai in arrivo per Porta a Porta

Critico nei confronti della trasmissione ‘Porta a Porta’ anche il capogruppo Avs al Senato, Peppe De Cristofaro, componente della Vigilanza Rai.

Secondo De Cristofaro, come riportato da ‘La Repubblica’, quanto visto nello show condotto da Bruno Vespa è “una cosa gravissima, una violazione del codice etico dell’azienda, su cui presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai e sulla quale chiederò alla presidente Floridia di convocare l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale Rossi”.

La replica di Porta a Porta alle accuse

La redazione di ‘Porta a Porta’, in una nota (riportata da ‘ANSA’) in risposta alle polemiche sulla presenza solo maschile sul tema dell’aborto nella puntata di giovedì sera del programma di Bruno Vespa, ha fatto notare che “gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del PD (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile”.

Nel comunicato si legge ancora: “In ogni caso l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso al governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del PD, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali”.

In riferimento alle polemiche sull’intervento dell’onorevole Sportiello alla Camera dei Deputati, la redazione di ‘Porta a Porta’ ha poi precisato: “Come sa la stessa interessata, fin dalle 9,47 (prima che uscissero le agenzie con le reazioni polemiche) avevamo valutato la presenza dell’onorevole Sportiello (Movimento 5 Stelle) per i ‘Cinque Minuti’ di oggi, ma la tensione internazionale successiva all’attacco israeliano all’Iran ci costringe ad occuparci di questo. Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile”.

Bruno Vespa Fonte foto: ANSA
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