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Inchieste e risvolti del caso Sangiuliano-Maria Rosaria Boccia: parla una fonte dell'intelligence

I risvolti del caso Sangiuliano-Boccia: inchieste e faro sull'organizzazione del G7, cosa potrebbe succedere

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Un intreccio opaco di gossip, politica e dinamiche sotterranee di palazzo: potrebbe essere riassunto così il caso che ha travolto Gennaro Sangiuliano, ormai ex ministro della Cultura, messo spalle al muro da Maria Rosaria Boccia, sua ex amante e imprenditrice che aspirava ad ottenere una nomina per “i grandi eventi”. Si è invece ritrovata con il cosiddetto cerino in mano ed è successo quel che tutti sanno, con la vicenda che ha fatto il giro del mondo. E molto probabilmente non è finita qui perché ora bisognerà capire dove porteranno le inchieste.

Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia: inchieste e sviluppi

La Corte dei Conti ha già reso noto che la vicenda “non è rimasta inosservata” e si prepara ad avviare un’istruttoria. Intanto si sta muovendo anche la procura di Roma che probabilmente si concentrerà su due fascicoli d’inchiesta: uno per peculato, su impulso dell’agire del deputato di Avs Angelo Bonelli, l’altro per estorsione, laddove Sangiuliano farà ciò che lui stesso ha annunciato, cioè che procederà per vie legali contro Boccia dopo le esternazioni pubbliche di quest’ultima.

Tra l’altro, come spiega La Repubblica, nelle scorse settimane la Guardia di Finanza ha cominciato ad eseguire una serie di accertamenti sull’imprenditrice di Pompei per vicende connesse ad alcune compravendite immobiliari.

Trattasi di fatti che “nulla hanno a che fare però con questa storia e che al momento hanno contorni nebulosi e nessuna responsabilità per la donna”, riferisce Repubblica.

Parla una fonte dell’intelligence: “Pensavamo fosse finito quel tempo”

Una fonte dell’intelligence consultata dal quotidiano diretto da Maurizio Molinari, a proposito della facilità con cui alcune persone senza ruoli ufficiali entrano nelle sedi istituzionali, ha riferito: “Pensavamo che fosse finito quel tempo…”.

Il nocciolo della questione è chiarire quali regole esistono nei palazzi. Non un aspetto da poco, perché da tale punto si inizia a ragionare su come possono eventualmente essere apprese informazioni sensibili da persone ‘estranee’.

Naturalmente la vicenda riguarda direttamente Sangiuliano e Boccia. Quest’ultima, pur non avendo alcuna carica ufficiale, ha comunque avuto accesso a una serie di informazioni non segrete, ma sensibili. Come ad esempio la mail che l’imprenditrice ha ricevuto con dettagli organizzativi sulla tappa del G7 nella sua Pompei.

Fonti ministero: preoccupazione per l’organizzazione del G7: “Chi sono i fornitori?”

Al ministero c’è chi ha iniziato a farsi qualche domanda proprio sul programma del G7, il “grande evento” che avrebbe dovuto lanciare ancor più in alto la carriera della Boccia.

“Per esempio”, ha spiegato a Repubblica una fonte ministeriale con tono preoccupato, ci si chiede: “Chi sono i fornitori di questo G7? Come sono stati scelti? Sono stati dati affidamenti importanti e meno importanti. Penso per esempio al catering della tappa di Pompei”.

Fonte foto: ANSA/INSTAGRAM

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