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Incendio all'ospedale di Tivoli, la rabbia dei familiari delle vittime. Cosa si sa sulle cause del rogo

I familiari delle vittime dell'incendio all'ospedale di Tivoli chiedono chiarezza: cosa sappiamo sulle cause del rogo

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

“Vogliamo chiarezza“. I familiari delle tre vittime dell‘incendio nell’ospedale di Tivoli pretendono di sapere cosa è successo nella notta tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre, come sono morti i loro cari. La procura ha avviato un’inchiesta e disposto il sequestro dell’intera struttura, che è stata evacuata.

Incendio all’ospedale di Tivoli, chi sono le vittime

Le vittime dell’incendio sono tutti anziani. Come riporta Ansa, nel rogo sono morti Romeo Sanna, 86 anni, Pierina Di Giacomo, 86 anni, e Giuseppina Virginia Facca, 84 anni.

Due erano ricoverate nel reparto di Medicina, la terza in Cardiologia. È invece morto mezz’ora prima che divampassero le fiamme Emilio Timperi di 76 anni.

Incendio all’ospedale, la rabbia dei familiari

Vogliamo chiarezza sulle cause della morte di nostra madre. Ci hanno detto che è morta nel momento in cui è scoppiato l’incendio, ma non per il fumo”, ha detto a Repubblica una delle figlie di Giuseppina Virginia Facca.

“Abbiamo appreso della sua morte da un notiziario locale“, ha detto un’altra figlia della donna. “Posso anche capire che in mezzo al trambusto sia saltato tutto, e non siano riusciti ad avvisarci”.

La testimonianza

Ancora sotto choc la figlia di Emilio Timperi, morto prima del rogo, che era all’interno dell’ospedale quando è divampato il rogo: “Eravamo stati chiamati perché era deceduto nostro padre intorno alle nove. Siamo andati in ospedale a dare l’ultimo saluto a papà”.

 L’incendio partito da un cumulo di rifiuti accatastati sul retro dell’ospedale

Poi il rogo: “prima c’è stato un forte odore di bruciato, sembrava plastica. Poi una colonna di fumo“. “È saltata la corrente, eravamo al buio”, ha spiegato, e le scale erano impraticabili.

Ci hanno salvato le infermiere e i medici del reparto che hanno preso a spallate la porta antincendio e l’hanno aperta. Così siamo riusciti a uscire. Senza loro ci sarebbe stata un’altra tragedia”, ha spiegato.

Incendio partito da un cumulo di rifiuti

Sono in corso le indagini per chiarire le cause dell’incendio e le eventuali responsabilità. La procura di Tivoli ha avviato un’inchiesta e disposto il sequestro dell’intero ospedale.

Come riporta il Corriere della Sera, dai primi accertamenti è emerso che le fiamme sono partite da un cumulo di rifiuti ammassati sul retro dell’ospedale accanto al cancello secondario di ingresso.

A bruciare sono state centinaia di buste e contenitori di plastica pieni di rifiuti ospedalieri di ogni genere, ammucchiati in uno stretto passaggio tra due edifici.

Resta da chiarire se le cause dell’incendio siano dolose oppure accidentali, anche se l’ipotesi prevalente è quella della casualità provocata dalla negligenza.

Sono in corso anche verifiche sul funzionamento dell’impianto antincendio e di rilevazione dei fumi dell’ospedale, che secondo alcune testimonianze non avrebbe funzionato a dovere.

Fonte foto: ANSA

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