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CRONACA NERA

Incendio al Real Albergo dei Poveri a Napoli: fiamme e baby gang in scooter sullo scalone di Palazzo Fuga

La facciata di Palazzo Fuga è di nuovo annerita per un incendio di natura dolosa. I comitati denunciano azioni vandaliche delle baby gang

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Non sembra essere un incidente, l’incendio che ha avvolto l’ingresso del Real Albergo dei Poveri. Intorno alle 20 di venerdì 21 aprile, è stato dato fuoco all‘ingresso del palazzo storico di Napoli, dove trovano riparo dei senza fissa dimora. La facciata di Palazzo Fuga, restaurata da poco, è adesso di nuovo annerita dalle fiamme. Per le associazioni del territorio si tratterebbe di un incendio doloso a opera di un gruppo di baby gang. 

Come è stato appiccato l’incendio

A essere preso di mira dalle fiamme è stato l’ingresso dell’albergo, dove da diversi anni trovano riparo diverse persone senza fissa dimora.

Il fuoco sarebbe stato appiccato a partire proprio da alcuni suppellettili dei giacigli di queste persone, tra cui coperte e cartoni abbandonati.

Le fiamme hanno poi iniziato a levarsi al termine dello scalone monumentale, sotto uno dei tre archi all’ingresso del Real albergo dei poveri.

La polizia municipale, allertata immediatamente, è arrivata sul posto insieme ai vigili del fuoco, che hanno domato il rogo prima che avvolgesse altre parti della struttura.

I danni alla struttura

Una porzione dalla facciata storica realizzata in travertino risulta adesso annerita dalle fiamme, dopo un restauro messo in atto appena qualche anno fa.

L’incendio è stato appiccato mentre il sindaco Gaetano Manfredi e il ministro Gennaro Sangiuliano si trovavano a Parigi per studiare il modello della biblioteca che dovrebbe nascere proprio nell’Albergo dei Poveri.

Più volte abbiamo lanciato l’allarme – dicono le associazioni – il sindaco Manfredi è stato allertato, abbiamo parlato con il vicepresidente della camera dei deputati  Sergio Costa e la sua segretaria Teresa De Giulio e altri del movimento 5Stelle e con il consigliere comunale di maggioranza Gennaro Esposito, nessuno di loro ha fatto nulla. Ora dopo questo episodio che riteniamo gravissimo qualcosa si muoverà? Lo speriamo”.

Chi sono i responsabili secondo le associazioni

Non si tratta del primo attacco all’edificio e, secondo il Comitato Portosalvo e l’associazione Piazza Carlo III – Ponti Rossi, l’incendio “deve essere stato appiccato di proposito”.

I comitati riportano di “frequenti intrusioni e scorribande di baby gang in scooter sullo scalone storico del palazzo monumento Unesco”, aggiunge il presidente del Comitato Portosalvo, Antonio Pariante.

L’associazione chiede, quindi, che vengano ripristinate le transenne davanti la facciata. “Da quando sono state smontate, questa è stata aggredita dai graffiti e adesso c’è stato anche un nuovo incendio, dopo quello che si verificò anni fa sempre nell’ingresso. Bisogna tutelare questo sito lasciato all’abbandono e al degrado”.

“È una situazione che abbiamo sollecitato al Comune e a più esponenti parlamentari, a maggior ragione perché Palazzo Fuga è oggetto di un importante recupero con 100 milioni di euro del Pnrr”.

Fonte foto: iStock

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