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Impagnatiello piange e si scusa per l'omicidio di Giulia Tramontano, la sorella si scaglia contro il killer

La sorella di Giulia Tramontano commenta il discorso di Alessandro Impagnatiello alla prima udienza del processo per l'omicidio

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

“Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto (…) non se hai avvelenato e ucciso mia sorella e mio nipote”, non trattiene il risentimento Chiara Tramontano, sorella di Giulia Tramontano che nell’aula del tribunale ha incrociato lo sguardo di Alessandro Impagnatiello per poi affidare ai social le sue impressioni. Non vuole nemmeno sentire, Chiara, la richiesta di perdono da parte dell’ex fidanzato di sua sorella.

La sorella di Giulia Tramontano si sfoga contro l’assassino

Il 19 gennaio è il giorno della prima udienza per il processo contro Alessandro Impagnatiello. In aula c’è anche Chiara Tramontano, che è lì per chiedere giustizia per sua sorella Giulia e suo nipote Thiago.

Come riporta ‘Corriere della sera’, Chiara lascia l’aula non appena Impagnatiello rilascia la sua prima dichiarazione.

Chiara, 27 anni, affida alle storie Instagram la sua reazione: “Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto”, scrive. Poi l’affondo: “Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato e ucciso mia sorella e mio nipote”.

Quindi: “Meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso“.

Le lacrime di Impagnatiello al processo

Nell’aula della Corte d’Assise di Milano, Alessandro Impagnatiello ha parlato per quattro minuti durante i quali più volte si è interrotto per i sopravvenuti singhiozzi.

L’assassino reo confesso di Giulia Tramontano ha esordito con queste parole: “Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa, ma non sarà mai abbastanza”, per poi rivelare che “alla sera spero di non svegliarmi” in quanto si sente “sconvolto e perso”, per cui “non posso chiedere perdono”.

Impagnatiello, tuttavia, non chiede che le sue scuse vengano accettate, piuttosto che vengano ascoltate. Il killer di Giulia Tramontano è accusato di omicidio volontario aggravato con diverse aggravanti, tra le quali la premeditazione, la crudeltà, i futili motivi, l’interruzione non volontaria di gravidanzaoccultamento di cadaverevincolo di convivenza.

L’omicidio di Giulia Tramontano

Giulia Tramontano scompare il 27 maggio 2023 da Senago (Milano). Incinta di 7 mesi, vive con il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, barman in un albergo di lusso.

Il fidanzato denuncia la scomparsa il giorno dopo, 28 maggio, non trovandola in casa quando rientra dal lavoro. Impagnatiello dice che la mattina alle 7, quando è uscito di casa, la fidanzata si trovava ancora a letto.

Il 31 maggio la svolta. Impagnatiello confessa di aver ucciso Giulia Tramontano e di aver nascosto il cadavere tra due garage in un parcheggio condominiale. La coppia, ricordiamo, aspettava un bambino. Giulia era in dolce attesa del primo figlio Thiago.

Giulia Tramontano è stata uccisa con 37 coltellate e Alessandro Impagnatiello ha tentato per ben due volte di bruciare il corpo: una prima dentro la vasca da bagno, una seconda in un posto isolato a Senago.

Gli investigatori scoprono che già nel 2022 Impagnatiello ha tentato di uccidere la compagna e il bambino somministrandole veleno per topi. “L’ho uccisa perché ero stressato”, la spiegazione del barman.

Fonte foto: Facebook / ANSA

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