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Il virus Oropouche trasmesso anche per via sessuale: 5 casi in Italia, i sintomi e le indicazioni di Bassetti

Tutti i casi di virus Oropouche in Italia riguardano turisti di ritorno dall'America latina. Oggi viene provata anche la trasmissione per via sessuale

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È ufficiale: la trasmissione del virus Oropouche avviene anche per via sessuale. Il virus è stato isolato nel liquido seminale di un turista italiano appena tornato da Cuba, al quale era stata precedentemente diagnosticata l’infezione. Fondamentale evitare i rapporti non protetti nei Paesi a rischio.

Oropouche, provata la trasmissione sessuale

Le notizie in merito alla trasmissione sessuale del virus Oropouche arrivano dal Dipartimento di malattie infettive, tropicali e microbiologia dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar in Valpolicella, in provincia di Verona.

I casi di virus Oropouche nel mondo

Il virus Oropouche è endemico da tempo in Brasile, dove ha causato 2 morti. Al mondo si sono registrati circa 10.000 casi. E 5 di essi sono stati registrati in Italia.

Al di là della trasmissione sessuale, il principale veicolo di infezione rimane la puntura di un moscerino, il Culicoides paraensis. L’insetto, come evidenzia il sito del Ministero della Salute, è ampiamente diffuso nei Paesi dell’America latina, ma è assente in Europa. Per questo motivo tutti i casi di virus Oropouche derivano da contagi importati dai viaggiatori.

I sintomi e come si cura

L’infezione si presenta con sintomi simili a quelli della dengue che iniziano in genere da 4 a 8 giorni dopo la puntura. Il soggetto sperimenta improvvisamente febbre elevata, mal di testa, rigidità articolari, dolori, brividi e talvolta nausea e vomito persistenti, che durano dai 5 ai 7 giorni.

Altri sintomi, come eruzioni cutanee, anoressia, dolore oculare e sanguinamenti (dal naso o dalle gengive), sono meno frequenti. È piuttosto comune una ricaduta entro due settimane dalla guarigione.

Nella maggior parte dei casi la guarigione avviene spontaneamente entro una settimana. Raramente la malattia è più persistente e causa conseguenze gravi o la morte.

Non esiste un trattamento antivirale specifico per il virus Oropouche, così come al momento non c’è un vaccino. Possono però essere trattati i sintomi tramite la reidratazione e l’utilizzo di farmaci antipiretici ed eventualmente antiemetici. Si consiglia di evitare gli antinfiammatori.

Le indicazioni di Matteo Bassetti

Il virus Oropouche, come già avvenuto per Zika, può essere trasmesso per via sessuale. Dobbiamo fare attenzione, anche se in Italia i casi di Oropouche sono pochissimi e tutti importati. Ma il mio consiglio per chi dovesse transitare nelle aree endemiche è di usare il preservativo nei rapporti sessuali per evitare la possibile trasmissione del virus. È importante, nei Paesi dove ci sono focolai, evitare i rapporti non protetti.

Così ha dichiarato all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.

Fonte foto: IPA

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