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Influenza australiana, allarme di Pregliasco sul virus H3N2: "La variante più aggressiva degli ultimi 10 anni"

Il professor Pregliasco si è espresso sul tema dell’arrivo dell’influenza australiana in Italia: "Variante più aggressiva degli ultimi 10 anni"

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Non è ancora arrivata ufficialmente in Italia, ma nell’emisfero sud del mondo la stanno già combattendo: si tratta dell’influenza australiana, causata dal virus H3N2. Sul tema è intervenuto il professor Fabrizio Pregliasco, per il quale questa influenza è “la più pesante degli ultimi 10 anni”.

Pregliasco sull’influenza australiana

Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Messaggero, il professsor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e virologo dell’Università degli studi di Milano, ha parlato della stagione influenzale e del probabile, prossimo arrivo della cosiddetta “influenza australiana”.

“Per prevedere l’impatto della stagione influenzale spesso guardiamo a quanto accaduto in Australia, dove l’inverno è appena terminato” ha detto il professor Pregliasco.

influenza australianaFonte foto: ANSA
Il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e virologo dell’Università degli studi di Milano, che ha parlato del prossimo arrivo dell’influenza australiana

“In Australia abbiamo assistito alla seconda stagione influenzale più pesante degli ultimi 10 anni – ha continuato il virologo – Il virus predominante è stato l’AH3N2, una variante del virus influenzale nota per essere particolarmente immunoevasiva, ovvero in grado di eludere parte delle difese del sistema immunitario”.

Nessun allarmismo, ma prevenzione

Quello del professor Pregliasco non è un discorso che intende creare allarmismi. Più che altro, bisogna tenere alta l’attenzione per evitare che i contagi siano troppo rapidi, anche considerando che una certa fascia della popolazione, quella formata dai più piccoli, che non ha mai contratto il virus e che quindi può essere un veicolo di diffusione molto attivo.

Non bisogna poi dimenticarsi del Covid che, secondo il docente, “sta rialzando la testa, dobbiamo aspettarci anche in questo caso una circolazione in aumento. Nessun allarme, però è certamente consigliato per i più fragili e le categorie a rischio la vaccinazione sia per il Covid sia per l’influenza”.

Anche perché, nella giornata di mercoledì 9 ottobre, è stato identificato il primo caso italiano di influenza della stagione 2024-2025, presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Novara. Infezione dovuta però al virus influenzale di tipo H1N1pdm, e non il temuto H3N2.

Le caratteristiche del virus H3N2

L’influenza australiana è molto aggressiva e si diffonde velocemente, come dimostrano le cifre. Tanto che le previsioni sul suo arrivo in Italia stimano che i contagi potrebbero raggiungere o addirittura superare le cifre del 2022-2023, quando un italiano su 4 ebbe l’influenza, per un totale di circa 14,5 milioni di persone.

Stando a quanto spiegato dal professor Pregliasco, questa variante è “particolarmente immunoevasiva, in grado di eludere parte delle difese del sistema immunitario. Come sempre, è utile ripetere che è importante proteggere con i vaccini gli anziani e i fragili”.

Come chiarito invece dall’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, l’influenza da virus H3N2 si manifesta con i sintomi tipici del male di stagione: stanchezza, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all’apparato respiratorio e gastro-intestinale, ma nei soggetti a rischio e in caso di comorbilità (presenza contemporanea nello stesso soggetto di due o più condizioni mediche, ndr) la malattia può avere effetti più gravi.

fabrizio-pregliasco Fonte foto: ANSA
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