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Il Senato approva il Ddl carne e vieta quella coltivata in laboratorio: quanti soldi potrebbe perdere l'Italia

Il Ddl votato al Senato vieta la produzione, immissione e importazione di alimenti "sintetici" e prevede delle pene pecuniarie per le violazioni

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Arriva un primo stop alla carne coltivata con il voto al Senato del nuovo Ddl. Il disegno di legge vieta la produzione e l’importazione della carne prodotta in laboratorio, accontentando associazioni come la Coldiretti e lasciando l’Italia fuori dal mercato europeo della carne sintetica.

Il voto al Senato

Il via libera dall’Aula del Senato al Ddl sulla carne coltivata è arrivato con 93 voti favorevoli, 28 contrari e 33 astenuti. Il provvedimento dovrà passare poi all’esame della Camera.

Ad approvare il disegno sono stati gli esponenti della maggioranza e di Italia Viva. Contro la norma, invece, si sono schierati il M5S e Alleanza Verdi e Sinistra.

Il tweet del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Il disegno detta disposizioni sugli alimenti e i mangimi sintetici, vietandone produzione, utilizzo, immissione sul mercato e importazione. Ma vieta anche l’uso della parola “carne” per riferirsi agli alimenti derivati da proteine vegetali e ai mangimi prodotti in laboratorio.

La violazione del divieto comporterebbe una sanzione amministrativa pecuniaria che va un minimo di 10.000 euro a un massimo pari al 10% del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio prima che venga accertata la violazione.

Le conseguenze economiche

Il voto contro la carne coltivata determina uno stop all’opportunità di limitare l’inquinamento e lo spreco di risorse causati dall’allevamento tradizionale.

Ma l’esclusione dell’Italia dal mercato della carne coltivata, potrebbe avere anche delle conseguenze economiche rilevanti: nel 2033, è previsto che il mercato possa valere fino a 2.1 miliardi di euro.

Il nostro è, al momento, l’unico paese ad aver imposto un divieto del genere, rimanendo indietro non solo rispetto al panorama europeo ma anche a quello mondiale.

Non è da escludere che il divieto possa cadere una volta che la carne sintetica entri nel mercato alimentare dell’Unione europea, cosa che potrebbe avvenire dopo studi di sicurezza della durata di almeno un anno e mezzo.

Il parere degli italiani

Il plauso al voto in Senato arriva dall’associazione Coldiretti, che fin dall’inizio ha portato avanti una battaglia contro la carne coltivata. La mobilitazione dell’associazione aveva portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento votato in Senato.

La Coldiretti ha poi riportato un sondaggio secondo cui 3 italiani su 4 si dichiarerebbero contrari al consumo di latte, carne e pesce prodotti in laboratorio.

Secondo un’altra indagine Eurispes di maggio, 1 italiano su 4 sarebbe disposto ad assaggiare la carne sintetica.

Fonte foto: ANSA

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