Emergenza sanitaria per influenza aviaria in Brasile: è tra principali esportatori di carne di pollo in Europa
Le autorità brasiliane hanno annunciato 180 giorni di emergenza sanitaria per limitare la diffusione dell'influenza aviaria alla fauna e all'uomo
Emergenza aviaria in Brasile. Il ministero dell’Agricoltura brasiliano ha dichiarato nella serata di lunedì 22 maggio l’emergenza sanitaria in tutto il Paese, dopo che diversi casi di influenza aviaria sono stati riscontrati in uccelli selvatici. Il Brasile è il primo esportatore mondiale di pollame.
L’annuncio dal Brasile
L’annuncio è arrivato nella serata del 22 maggio da parte delle autorità brasiliane, che hanno annunciato di aver individuato altri 3 nuovi casi di influenza aviaria.
Da metà maggio, altri 5 casi erano stati segnalati nel Paese, quindi 8 segnalazioni in tutto.
Caso di influenza aviaria che ha colpito la località di Desenzano sul lago di Garda nel marzo 2023
In tutti i casi si tratta di uccelli selvatici, di cui 7 rinvenuti nello stato di Espirito Santo e uno a Rio de Janeiro.
L’emergenza sanitaria che è stata diramata in seguito alle ultime segnalazioni rimarrà in vigore per 180 giorni e avrà il compito di impedire che “la malattia raggiunga la produzione avicola di sussistenza e commerciale, nonché di preservare la fauna selvatica e la salute umana“, ha dichiarato il ministero in un comunicato, come riportato da Rainews.
La trasmissione della malattia all’uomo è però rara e avviene solitamente attraverso il contatto ravvicinato con uccelli infetti.
Esteso inoltre il divieto già in vigore di tenere fiere, concorsi ed esposizioni di pollame.
L’esportazione in Europa
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura del 2022, il Brasile è il più grande esportatore di carne di pollo al mondo, con il 35% del mercato.
Il settore avicolo in Europa continua a essere limitato dai costi di produzione e dall‘influenza aviaria che ha colpito numerosi paesi europei, dove, in particolare in Italia, Francia e Ungheria, è prevista una forte diminuzione della produzione.
Per questo motivo, l’Europa importa la maggior parte della carne di pollo consumata.
I prezzi elevati nell’Unione europea avvantaggiano poi i concorrenti come il Brasile nelle esportazioni all’estero.
Nel 2022, quindi, il Brasile ha esportato nell’UE il 35% di pollame in più dell’anno precedente.
La situazione in Italia
Tra tutti i Paesi europei, l’Italia è il primo importatore di carne dal Brasile.
Secondo i dati Eurostat, fino al 2018 venivano importate circa 27.000 tonnellate di carne brasiliana ogni anno e sia fresca che surgelata.
Secondo un’inchiesta Greenpeace, l’Italia finanzierebbe inoltre aziende brasiliane che sono causa di distruzione delle foreste e violazioni dei diritti umani.