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CRONACA ESTERA

Il racconto dei tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam, accusa alla polizia olandese: "Ci hanno abbandonati"

I tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam dopo una partita di calcio accusano la polizia olandese: non li avrebbero protetti, ma abbandonati

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

I tifosi israeliani della squadra di calcio del Maccabi Tel Aviv sono stati aggrediti ad Amsterdam al termine della gara che la loro squadra ha disputato contro quella locale dell’Ajax. Dieci di loro sono rimasti feriti mentre sono state arrestate 57 persone. A distanza di qualche ora dai fatti, hanno raccontato quanto successo e lanciato pesanti accuse alla polizia olandese, rea di averli abbandonati alla loro sorte.

Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam, l’accusa

Al termine del match di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv del 7 ottobre, è scattata una sorta di caccia all’uomo verso i tifosi israeliani che sono stati aggrediti e feriti. In particolare è stato assalito un gruppo ultras, i Maccabi Fanatics, schierati all’estrema destra e vicini a Benjamin Netanyahu.

I tifosi ora puntano il dito contro la polizia che, secondo loro, sapeva di questo attacco pianificato e che non è intervenuta in maniera adatta per evitarlo o contenerlo.

Le immagini della serata del 7 ottobre ad Amsterdam

L’assalto ai tifosi

L’assalto ai tifosi rivali è avvenuto in pieno centro verso questi che, dopo la gara, stavano tornando in albergo, attraversando la città.

Alcuni di loro hanno parlato al media Ynet, raccontando quanto successo. “C’erano centinaia di musulmani che ci aspettavano fuori. Ho visto la morte in faccia”, dice uno di loro. “Siamo scesi dal treno dopo la partita e abbiamo trovato ad aspettarci migliaia di musulmani che hanno iniziato a picchiare gli israeliani e a compiere linciaggi. Sono scesi dai taxi, sono venuti fuori dai vicoli, e sono arrivati in motocicletta. Hanno lanciato granate e cercavano di bloccarci ma erano ovunque”, gli fa eco un altro.

Secondo gli israeliani si è trattato di un vero e proprio pogrom, organizzato dai gruppi filopalestinesi. Appena raggiunto dalla notizia, il premier Benjamin Netanyahu ha inviato due aerei per riportare indietro i suoi concittadini. La polizia olandese, come riferisce l’agenzia di stampa Anp, ha protetto e scortato i tifosi israeliani ai loro hotel e arrestato gli assalitori.

L’accusa alla polizia olandese

Diverso invece il parere dei tifosi del Maccabi secondo cui la polizia ha ignorato quanto stava succedendo e abbandonato quanti si trovavano in difficoltà. In tanti hanno parlato di un’imboscata, di un attacco pianificato, ricordando come ci fossero state precise avvisaglie che qualcosa del genere potesse capitare.

“Siamo sotto shock, erano ovunque. Niente polizia, caos. Tutto era prestabilito. La polizia qui ci ha abbandonato. Erano ben organizzati, ci aspettavano ad ogni angolo, mascherati. Quando abbiamo provato ad entrare in un hotel a caso, il proprietario si è rifiutato di darci rifugio”, accusa un tifoso ai media israeliani.

Un altro, su X, scrive: “Siamo dovuti scappare da migliaia di musulmani per le strade e nasconderci in un KFC quando la polizia era lì e non poca e non sapeva come gestire la situazione. Non hanno portato neanche un medico per quelli che sanguinavano dicendo ‘non c’è modo di aiutarvi’”.

Fonte foto: ANSA

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