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Il processo a Luca Palamara si chiude con il patteggiamento: 1 anno con pena sospesa per l'ex magistrato

L'ex pm Luca Palamara ha patteggiato un anno di carcere per traffico di influenze illecite. Ma non andrà in carcere perché la pena è sospesa

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il processo principale che vedeva imputato Luca Palamara di fronte al tribunale di Perugia si chiude con il patteggiamento a un anno di carcere, con pena sospesa.

Luca Palamara patteggia 1 anno di carcere

L’ex pubblico ministero Palamara era imputato per i suoi rapporti con l’imprenditore Fabrizio Centofanti.

Nello specifico a Palamara si contestavano presunti benefici erogati da Centofanti. Nello stesso procedimento l’imprenditore aveva patteggiato in udienza preliminare.

Nell’udienza di martedì 30 maggio i giudici perugini hanno accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dai difensori dell’ex magistrato, gli avvocati Roberto Rampioni e Benedetto Buratti.

La procura di Perugia aveva già alleggerito il capo di imputazione di Palamara, derubricando il reato di corruzione in quello meno grave di traffico d’influenze illecite.

Cos’è il patteggiamento

Nell’ordinamento italiano il patteggiamento, definito anche applicazione della pena su richiesta delle parti, non è un’ammissione di colpa da parte dell’imputato, ma uno strumento per uscire dal processo, con l’ok dell’accusa, cercando di minimizzare il danno.

E infatti Palamara non ha mai ammesso alcuna responsabilità. “Ho deciso di accedere ai riti alternativi solo per liberarmi dal fardello dei processi”, disse ad aprile l’ex pm parlando della richiesta di patteggiamento.

Non ammetto nulla, non riconosco alcuna forma di mia colpevolezza, lo faccio solo per ragioni personali e processuali”.

“Come ho sempre dichiarato sin dall’inizio della vicenda che mi ha riguardato non ho mai venduto la mia funzione e mai avrei tradito il giuramento fatto al momento del mio ingresso nella magistratura”, ha aggiunto.

Assolta Adele Attisani

Assolta per non aver commesso il fatto, con rito abbreviato, l’amica di Palamara Adele Attisani.

“La dottoressa Attisani meritava l’assoluzione. Fa piacere che la stessa procura, con grande onestà intellettuale, abbia riconosciuto la sua totale estraneità ai fatti”, ha commentato il difensore Cesare Placanica.

La stessa accusa, rappresentata dai pm Mario Formisano e Gemma Miliani, aveva chiesto l’assoluzione di Attisani a processo per traffico d’influenze.

Gli altri processi di Luca Palamara

Sulla testa di Palamara restano ancora pendenze giudiziarie. È ancora in fase di udienza preliminare il filone di indagine che vede Palamara accusato di avere messo a disposizione di due imprenditori “le sue funzioni e i suoi poteri” in cambio della partecipazione a “un affare molto vantaggioso”, di soggiorni a Roma e Capri e dell’uso di due scooter.

E a Perugia è in corso un processo che vede sul banco degli imputati Palamara e il magistrato Stefano Rocco Fava.

I due sono accusati di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.

La nuova vita di Luca Palamara

Dopo le vicende che hanno portato alla sue espulsione dalla magistratura, Luca Palamara ha scritto un libro a quattro mani col giornalista Alessandro Sallusti, Il Sistema. Al primo volume è poi seguito Lobby e logge.

Palamara ha successivamente tentato anche la carriera politica.

Fonte foto: ANSA

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