Il navigatore lo indirizza su un ponte crollato e precipita con l'auto: morto un uomo di 47 anni
Il navigatore satellitare ha portato un 47enne verso la morte: mentre tornava a casa l'uomo è stato indirizzato su un ponte crollato 9 anni prima
Era alla guida della sua automobile e stava seguendo le indicazioni del navigatore, che lo ha però indirizzato su un ponte crollato diversi anni prima facendolo precipitare in un dirupo. È morto così Phil Paxson, un cittadino americano di 47 anni, padre di due bambine. La tragedia è avvenuta nella Carolina del Nord, nel sud-est degli Stati Uniti.
- Muore ingannato dal navigatore: cosa è successo
- Il problema del ponte crollato
- La rabbia della famiglia
Muore ingannato dal navigatore: cosa è successo
A riportare il terribile incidente è il quotidiano ‘Il Messaggero’ sulla base del racconto pubblicato sui social dai familiari della vittima.
Il 47enne stando alla ricostruzione del fatto era intento a far ritorno a casa dopo la festa per il nono compleanno di una delle figlie, quando è inconsapevolmente finito sul ponte “fantasma”. Al momento della tragedia era già buio e pioveva, perciò la visibilità sarebbe stata anche limitata.
La polizia locale ha fatto sapere che l’automobile, una Jeep Gladiator, è stata trovata diverse ore dopo l’incidente. Per l’uomo l’impatto dopo il volo nel vuoto è stato fatale.
Il problema del ponte crollato
Il ponte in cui si è diretto il 47enne su indicazione del Gps era in realtà caduto ben nove anni prima in seguito a una violenta tempesta.
Secondo quanto si apprende, in questo lungo lasso di tempo nessuna barriera e nessun segnale stradale sono mai stati messi per allertate gli automobilisti.
Dopo il tragico fatto il Dipartimento dei trasporti della Carolina del Nord è stato invitato a posizionare sul posto le indicazioni per avvertire i conducenti.
La rabbia della famiglia
L’incidente mortale ha distrutto un’intera famiglia. La suocera della vittima ha pubblicato un post su Facebook puntando il dito contro le autorità locali. Secondo la donna la tragedia si sarebbe potuta evitare.
La moglie di Phil Paxson ha dichiarato che “un piccolo sforzo avrebbe potuto salvargli la vita ma nessuno vuole assumersi la responsabilità di ciò che è successo”.
Per sostenere i funerali e altre spese i cari della vittima hanno lanciato una raccolta fondi online.