Guerra in Ucraina, Italia chiude lo spazio aereo alla Russia. Tutti gli aiuti italiani, dalle armi ai soldati
Tutti gli aiuti italiani all'Ucraina nella guerra contro la Russia di Vladimir Putin: dalla chiusura dello spazio aereo alle armi e ai soldati.
Con una nota diffusa da Palazzo Chigi, il governo Draghi ha annunciato la chiusura dello spazio aereo italiano alla Russia. Questa misura rientra tra le decisioni prese dall’Italia in sostegno dell’Ucraina, invasa nei giorni scorsi dai russi.
L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia: la nota
La conferma della decisione del governo Draghi di chiudere lo spazio aereo italiano alla Russia è arrivata con un tweet pubblicato dall’account ufficiale di Palazzo Chigi.
Nella breve nota si legge: “#Ucraina – L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia“.
Oltre all’Italia, sono diversi i Paesi che hanno deciso di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Tra questi, figurano la Finlandia, la Danimarca, l’Irlanda, il Belgio, l’Austria e la Germania: questi stati, da domenica 27 febbraio 2022, non consentiranno ai voli russi di passare nelle zone interessate.
Gli aiuti italiani all’Ucraina: le armi
In aggiunta alla chiusura dello spazio aereo italiano alla Russia, il governo Draghi ha previsto ulteriori aiuti per l’Ucraina nella guerra contro la Russia di Vladimir Putin.
Come riporta il ‘Corriere della Sera’, lunedì 28 febbraio potrebbe arrivare un nuovo decreto per inviare armi all’Ucraina. Dopo i colloqui del presidente del Consiglio Mario Draghi con il presidente Zelensky e dopo l’accordo interno all’Unione Europea, il provvedimento dovrebbe autorizzare l’invio di mitragliatrici e munizioni, oltre alla messa a disposizione di alcuni lanciarazzi. Il materiale bellico arriverà tramite un ponte aereo fino al confine e poi via terra con un convoglio Nato. La missione italiana è autorizzata “ai sensi degli art 3 e 4 del trattato nord Atlantico”.
Gli aiuti italiani all’Ucraina: i soldati
Sono pronti a partire i soldati italiani che sono stati messi a disposizione della Nato. Si tratta, nello specifico, di 1.350 militari e fanno tutti parte dei nuclei speciali. Sono lagunari, paracadutisti, alpini, incursori del Consubim.
I soldati italiani messi a disposizione della Nato andranno in Romania e Ungheria per prendere parte all’operazione Eagle Defense, che partecipa alla protezione dei territori minacciati dall’attacco russo all’Ucraina.
Oltre ai soldati, l’Italia ha anche disposto l’invio di materiale bellico e, nello specifico, di giubbotti ed elmetti, di metal detector portatili, di robot per le mini e di apparecchiature per lo sminamento.
Gli aiuti italiani all’Ucraina: i soldi
Su ‘Facebook’ il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato: “Ho comunicato al collega Dmytro Kuleba di aver appena firmato la delibera che dispone l’erogazione immediata di 110 milioni di euro al governo di Kiev, come espressione concreta della solidarietà e del sostegno dell’Italia a un popolo con cui coltiviamo un rapporto fraterno. In questo momento l’Ucraina è sotto assedio senza avere una colpa, attaccata con continui bombardamenti dal governo russo”.