La Russia minaccia Finlandia e Svezia con "gravi ripercussioni militari", la Nato spiega uomini al fronte
Vladimir Putin è pronto a nuovi interventi militari in Finlandia e Svezia: ecco cosa potrebbe succedere e perché la Russia potrebbe attaccarle
La Nato ha attivato i piani di difesa per prepararsi “a rispondere a una serie di evenienze e rendere sicuro il territorio dell’Alleanza, anche ricorrendo alle nostre forze di risposta”. Lo dichiara la stessa Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca dopo l’ultimo vertice dei leader dei Paesi membri. Nella nota viene ribadito l’impegno “di ferro” verso l’articolo 5 del trattato, quello sulla mutua difesa.
Nato, Russia pronta a nuove azioni militari se entrano Finlandia e Svezia
Al vertice Nato del 25 febbraio hanno partecipato anche la Finlandia e la Svezia, che non fanno parte dell’Alleanza e sul cui ingresso nella Nato si espressa negativamente la Russia, come ribadito a più riprese dal ministero degli Esteri di Mosca.
“L’impegno del governo finlandese per una politica di non allineamento militare è un fattore importante nel garantire la sicurezza e la stabilità nell’Europa del Nord”, ha dichiarato la portavoce di Sergey Lavrov, Maria Zakharova.
Se Helsinki dovesse entrare nella Nato, “avrebbe ripercussioni gravi militari e politiche”. Così come la Svezia. Minacce che fanno pensare a quelle rivolte all’Ucraina solo pochi giorni fa, e che si sperava rimanessero tali e non si concretizzassero nel terribile conflitto al centro del dibattito pubblico in queste ore.
Il ministero degli Esteri russo, poi, ha dichiarato che Mosca “non può non notare i persistenti tentativi” della Nato di allargarsi, includendo i due Paesi, portati avanti “in particolare dagli Usa“. La Russia teme dunque di dover restringere ulteriormente la propria sfera di influenza, e perdere gli stati cuscinetto che la separano dal blocco occidentale.
Perché la Nato ha posizionato migliaia di uomini ai confini orientali
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ha dichiarato che sono già stati posizionati migliaia di uomini e un centinaio di aerei ai confini orientali dell’Alleanza, oltre a venti unità navali nel Mar Mediterraneo.
Le forze di reazione rapida saranno utilizzate in caso di attacco o di escalation in altri Paesi, e potranno essere ricollocate se necessario per reagire a ogni evenienza.
Lo spiegamento di militari ai confini sembra confermare le paure per una Terza Guerra Mondiale, anche se i potenti del mondo continuano a puntare su sanzioni economiche e azioni diplomatiche per penalizzare Vladimir Putin e la sua avanzata al Sud.
“La Russia ha ridotto in frantumi la pace sul continente europeo. Ciò contro cui abbiamo messo in guardia per mesi è arrivato, nonostante tutti i nostri sforzi per trovare una soluzione diplomatica”, ha detto Jens Stoltenberg in apertura del summit con i leader dei Paesi Nato.
“Mosca ha la totale responsabilità della deliberata invasione a sangue freddo. Invitiamo la Russia a cessare immediatamente la sua azione militare. Stiamo con il coraggioso popolo dell’Ucraina e appoggiamo pienamente la sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina ed il suo diritto all’autodifesa”, ha dichiarato ancora il segretario generale.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, durante il summit.
Cosa ha detto Mario Draghi dopo il vertice sulla guerra tra Russia e Ucraina
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, finito nella bufera per un tweet del presidente ucraino, ha dichiarato durante il vertice Nato che “la nostra unità è e sarà sempre la risposta più forte. Manteniamo una posizione coesa e decisa”.
“Nel contesto delle determinazioni in ambito Nato, l’Italia ha attivato interlocuzioni tecniche con singoli Paesi alleati, maggiormente esposti sul fianco Est, al fine di verificare la possibilità di attivare ulteriori iniziative con caratteristiche simili alla missione già operativa in Lettonia, anche in termini di personale impiegato”, ha fatto sapere Palazzo Chigi dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri.