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POLITICA ESTERA

Greta Thunberg incontra Volodymyr Zelensky in Ucraina a Kiev: il video sull'ecocidio condiviso dal presidente

Durante l'incontro si è parlato dei crimini ambientali commessi dalla Russia e delle ricadute dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovskaya

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Volodymyr Zelensky e Greta Thunberg si sono incontrati a Kiev giovedì 29 giugno per discutere dei crimini ambientali della Russia. Durante l’incontro, il dibattito è stato incentrato in particolare sull’attacco terroristico alla centrale idroelettrica di Kakhovskaya, definito un ecocidio. Zelensky ha ringraziato per il sostegno e ha sottolineato la responsabilità dello stato russo.

Il riassunto della giornata

La Russia è direttamente responsabile delle gravi conseguenze climatiche e ambientali scaturite dal conflitto in Ucraina. Questa la sintesi delle posizione espresse durante lo storico incontro a Kiev fra Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina e la nota attivista svedese Greta Thunberg.

Il dibattito è stato alimentato, inoltre, dalla presenza di un gruppo di lavoro internazionale dedicato all’analisi dei crimini ambientali perpetrati dalla Russia nel corso del conflitto.


L’attivista svedese Greta Thunberg ha definito le azioni russe alla centrale idroelettrica “un ecocidio”

Oltre a Thunberg,  erano presenti anche Margot Wallström, ex vice primo ministro e ex ministro degli affari esteri della Svezia, Heidi Hautala, vicepresidente del Parlamento europeo, nonché Mary Robinson, che ricoprì la carica di presidente dell’Irlanda dal 1990 al 1997, come riportato dal canale Telegram di Zelensky.

I temi dell’incontro

Durante l’incontro, il presidente ucraino ha focalizzato l’attenzione sulle drammatiche conseguenze dell’attacco terroristico russo alla centrale idroelettrica di Kakhovskaya.

La posizione sottolineata da Zelensky, condivisa dai presenti, è quella che ha giudicato l’azione russa come un vile atto di terrorismo, che ha provocato una catastrofe ecologica senza precedenti in Europa, come ha sottolineato Zelensky.

Le parole di Zelensky

Il presidente ucraino ha poi espresso la sua gratitudine per il supporto ricevuto, condividendo un breve video dell’incontro con gli attivisti.

“Sono profondamente grato per il sostegno che abbiamo ricevuto e per l’assunzione di una posizione inequivocabile: chiunque commetta azioni contro le persone, la natura e la vita stessa deve essere ritenuto responsabile. Ogni vita distrutta, ogni destino infranto, ogni danno inflitto all’ambiente, alle città e ai villaggi a causa di questo ecocidio è imputabile direttamente allo stato russo”, ha dichiarato Zelensky.

La “debolezza” della Russia

“La storia ci insegna che le aggressioni fallite indeboliscono sempre le dittature. Proprio in questo momento, stiamo assistendo alla debolezza della Russia, di cui abbiamo un disperato bisogno” ha sottolineato il leader di Kiev.

“Più la Russia sarà debole, più i suoi leader temeranno rivolte e insurrezioni, mostrando timore nei nostri confronti. La debolezza della Russia garantirà sicurezza per gli altri e la sua sconfitta risolverà il problema di questa guerra”.

A margine dell’incontro, Zelensky ha confermato l’arresto di un individuo sospettato di aver collaborato con le forze russe nell’attacco a Kramatorsk, che ha causato la morte di 11 persone e oltre 60 feriti.

Fonte foto: ANSA

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