NOTIZIE
STORIE

Giulia Cecchettin scomparsa con l'ex fidanzato Filippo Turetta: foto del primo avvistamento della Punto nera

Tra il primo avvistamento dell'auto di Filippo Turetta e l'ultimo ci sono buchi di ore. L'ipotesi è ancora quella di scomparsa per Giulia Cecchettin

Pubblicato:

Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

L’auto di Filippo Turetta è la pista principale per ritrovare i due giovani. La vettura, una Grande Punto di colore nero, è stata seguita dalle telecamere stradali e non fin da sabato notte. La foto del primo avvistamento è stata scattata proprio da un sistema di controllo delle targhe poco dopo la partenza dal parcheggio di Fossò. Il percorso, via via segnalato, verso l’Alto Adige è stato piuttosto tortuoso. I Carabinieri si domandano perché, se la meta era già stabilita, impiegare il doppio del tempo. Non si esclude l’ipotesi peggiore.

Il primo avvistamento

L’itinerario dell’auto di Filippo è la pista più importante per la risoluzione del caso della scomparsa dei due giovani. La Grande Punto nera è stata vista allontanarsi dal parcheggio, dove un testimone ha raccontato la lite avvenuta tra Giulia e Filippo dopo le 23:00. La prima fotografia dell’auto, fatta da un sistema di controllo delle targhe, risulta essere stata scattata intorno alle 0:43, a Zero Branco, in provincia di Treviso.

Nella prima foto, oltre alla targa, sono riconoscibili i dettagli dell’auto, ma non se sul posto del passeggero è presente un’altra persona.

 Percorso dell’auto di Filippo Turetta se non avesse fatto deviazioni tortuose

La ricostruzione dell’itinerario

Grazie alla riattivazione dei dispositivi elettronici nella zona di Pordenone è stato possibile ricostruire l’intero itinerario percorso dalla Punto nera di Filippo Turetta. Questi erano in fase di manutenzione, ma al loro interno sono stati memorizzati tutti i veicoli in transito nella notte tra sabato e domenica.

Grazie a questi nuovi dati è stato possibile riscontrare l’ingresso nel territorio friulano, nella zona di confine con il Veneto, a Caneva, dell’auto.  A distanza di poco la targa è stata letta anche dal sistema di monitoraggio di Polcenigo e poi fino ad Aviano e Piancavallo. I navigatori satellitari da quel punto rimandano a una strada secondaria poco conosciuta, ma che porta verso Barcis. L’arteria costeggia un lago e passa per Claut e Cimolais. Lungo il percorso è presente il fiume Muson, su cui i margini sono stati ritrovati brandelli di abiti femminili.

L’ultimo avvistamento

L’ultimo avvistamento dell’auto di Filippo risale invece a domenica mattina, quando è stata vista uscire dalla galleria del Vajont, tra Erto, Casso e Longarone (Belluno). Si tratta di un percorso tortuoso e se il conducente dell’auto avesse voluto raggiungere fin da subito la provincia di Belluno probabilmente avrebbe preso l’autostrada. Si teme la peggiore delle ipotesi: Giulia potrebbe non essere più con Filippo.

Proseguono intanto le ricerche nei boschi di Dobbiaco e nei dintorni della statale di Cortina d’Ampezzo. Secondo gli inquirenti infatti l’auto dei giovani potrebbe essere entrata in Alto Adige domenica mattina e qui si sarebbe fermata senza più ridiscendere, poiché non segnalata da altri sistemi di monitoraggio delle targhe.

Fonte foto: 123rf

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963