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Giornalista russa su La7, attacco all'Italia sulle armi. Parenzo arriva e la prende in giro

L'ironia del presentatore della Zanzara: "Per fortuna sono qui, altrimenti mi mette il polonio nelle mutande la signora"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Scintille su La7 a Piazza Pulita, il talk show di approfondimento dell’attualità in onda in prima serata ogni giovedì sul canale di Urbano Cairo. Il conduttore, il giornalista Corrado Formigli, ha invitato una giornalista russa, salvo poi litigarci in diretta.

Cosa ha detto la giornalista russa su La7: dal “non c’è una dichiarazione di guerra” all’elogio di Putin

Putin non ha paura di nulla”. Queste le parole, evidentemente parziali, della reporter Kurlaeva, di Russia24, testata di informazione che già in passato ha rilanciato la propaganda russa, ad esempio alludendo al complotto rispettivamente alla strage di Bucha e utilizzando come “prova” il video di un manichino, proveniente, però, da un set cinematografico russo.

“C’è una dichiarazione di guerra? E allora di cosa parlate?”, ha quindi continuato Kurlaeva, negando la guerra ed evidentemente alludendo all’operazione militare speciale, definizione coniata e rilanciata dalla macchina della propaganda russa.

Giornalista russa su La7, la stoccata all’Italia: “Finché fornirete le armi, l’Ucraina avrà qualcosa con cui combattere”

Poi la stoccata all’Italia: “Finché fornirete le armi, l’Ucraina avrà qualcosa con cui combattere. Invece di convincerli e di far sedere al tavolo Zelensky e la sua compagnia, voi gli date le armi, vicino ai nostri confini. Che ne sapete di cosa vuole Putin? Si è mai rifiutato di andare a negoziare?”.

L’ironia di Parenzo: “Per fortuna sono qui, altrimenti mi mette il polonio nelle mutande la signora”

“Mi dispiace doverla chiamare collega, lei è solo la portavoce del Cremlino!”, ha detto David Parenzo alla giornalista russa, che ha anche bollato come “fake news” alcune ricostruzioni sulle violenze contro i civili ucraini.

“Siamo al 57esimo giorno di guerra e non mi risulta che gli ucraini, né i cosiddetti filorussi, abbiano accolto i carrarmati di Putin con gli applausi. I russi non sono considerati i liberatori, cara signora”.

E ancora: “Lei è il ministro della propaganda di Putin e lo fa anche bene. Per fortuna sono qui, altrimenti mi mette il polonio nelle mutande la signora”, ha quindi continuato il giornalista della Zanzara, facendo riferimento agli avvelenamenti di cui sono stati vittima alcuni oppositori di Putin.

Poi ha concluso, agitando un bicchiere d’acqua: “Per fortuna sono qui e bevo l’acqua qui, perché negli studi televisivi russi un po’ di paura a far il dissidente l’avrei…”.

Fonte foto: ANSA

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