Bucha, ritrovati oltre 420 cadaveri di civili: nascosti nei cortili e negli scantinati delle case, la denuncia
Si continuano a scoprire i cadaveri dei civili a Bucha: tanti corpi nelle case, negli scantinati e nei cortili
Proseguono le scoperte dell’orrore a Bucha, la cittadina ucraina liberata dalle truppe russe e che da settimane vede riaffiorare segreti nascosti sul massacro subito per mano dell’esercito nemico. Una volta ritornati in città, infatti, gli ucraini hanno scoperto i cadaveri di diversi civili per strada, ma la violenza non si sarebbe fermata lì.
- Bucha, ritrovati oltre 420 cadaveri di civili
- Bucha, la Russia vuole la verità
- Massacro Bucha, la presa di posizione di Macron
Bucha, ritrovati oltre 420 cadaveri di civili
Secondo all’ultimo resoconto diramato dalla polizia della Regione ucraina, a Bucha sarebbero oltre 420 i civili uccisi dai russi. A renderlo noto, su Facebook, è stato Andriy Nebytov, capo delle forze armate di Kiev, che ha svelato che i cadaveri sarebbero stati ritrovati in tombe temporanee scavate nei cortili, ma non solo.
“A partire da sabato sera, più di 420 corpi sono stati trovati solo a Bucha. La gente torna a casa e trova tombe temporanee nei cortili, negli scantinati, nei pozzi” ha fatto sapere. A Bucha, inoltre, oltre 200 persone risultano scomparse e tanti dei deceduti sono ancora senza nome: “Più di 300 corpi non sono ancora stati identificati“.
Bucha, la Russia vuole la verità
Le accuse del massacro di Bucha sono tutte sulle spalle dell’esercito russo, che avrebbe puntato i fucili indistintamente contro soldati e civili ucraini. Ma dalla Russia c’è la volontà di fare chiarezza sull’accaduto, perché per Mosca il massacro è stato architettato da Kiev.
Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, in un’intervista a India Today, citato da Tass, ha svelato che è stata aperta un’inchiesta per cercare la verità sottolineando che “non ci fermeremo prima di aver stabilito” cos’è successo. Il ministro ha osservato che Mosca stava indagando sulle atrocità commesse dai battaglioni neonazisti e dalle forze armate ucraine ed è stata creata una commissione speciale.
Massacro Bucha, la presa di posizione di Macron
Dura è stata la presa di posizione delle forze internazionali dopo quanto successo a Bucha. Il presidente francese Emmanuel Macron ha infatti sottolineato: “Dai massacri che abbiamo scoperto a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa, quindi non ho più parlato con Putin direttamente da allora, ma non escludo di farlo in futuro”.
Il presidente francese aveva infatti aperto al colloquio con l’inquilino del Cremlino, ma dopo le atrocità avrebbe deciso di chiudere i ponti, seppur momentaneamente, per avere un quadro chiaro sull’accaduto.