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Giornalista Carlo Rossella contro Giorgia Meloni: "Ducia, stimmate fasciste". Accusa dell'ex direttore del Tg1

Il giornalista Carlo Rossella attacca Giorgia Meloni e accusa la premier di essere "una ducia" che ricorda "un passato tragico"

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Attacco frontale e diretto dell’ex direttore del Tg1 Carlo Rossella alla premier Giorgia Meloni, definita dal giornalista “una ducia“. Nel corso di un’intervista, infatti, Rossella ha accusato il presidente del Consiglio di avere “le stimmate fasciste impresse nella carne”.

Carlo Rossella accusa Giorgia Meloni

Carlo Rossella ha attaccato la premier Giorgia Meloni nel corso di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. Durante il colloquio con Antonello Caporale, l’ex direttore del Tg1 nonché giornalista passato anche dal Tg5 ha infatti preso le distanze dalla destra odierna, una forza politica che “aborre”.

E non sono arrivate parole dolci per la presidente del Consiglio, definita dallo stesso Rossella “un pericolo mortale” perché rivede in lei “un passato tragico“.

L’attacco alla premier “ducia”

Rossella è stato molto specifico, entrando nel dettaglio dell’immagine che la Meloni gli dà ogni volta che la vede in azione. Al Fatto Quotidiano, infatti, il giornalista ha definito la premier “una ducia“, termine coniato da Giuliano Ferrara.

“Ha le stimmate fasciste impresse nella carne, ha l’eloquio e il portamento e anche la cultura che ne fanno la rappresentante perfetta della destra che io aborro” ha sottolineato.

Da Berlusconi al tifo per Elly Schlein

E non solo, perché ribadendo più e più volte “Meloni non mi piace“, l’ex direttore del Tg1 ha avuto da ridire anche su Silvio Berlusconi. Nonostante il passato da solidale del Cavaliere, oggi Rossella si dice maturato tanto da rinnegare la figura dell’ex premier.

Carlo Rossella al San Raffaele per far visita a Silvio Berlusconi

Nel corso dell’intervista, infatti, ha detto che Berlusconi era “un rivoluzionario senza rivoluzione. Un ideologo senza ideologia. Lo ricordo come un uomo pratico, di grandi capacità, che ha perorato i suoi interessi. Stop”.

E ora che la destra è in questa situazione, Rossella non nasconde di ricordare “sempre con nostalgia gli anni in cui ho militato nel Pci”. Motivo per il quale, guardando alla politica odierna, fa il tifo per Elly Schlein: “È una donna capace, colta e finalmente lontana da un mondo untuoso”.

“L’Italia ha bisogno di sprovincializzarsi, perciò Elly, Elly, Elly” ha sottolineato Rossella, ribadendo la propria simpatia verso la segretaria del Partito Democratico spesso criticata dagli alleati oltre che dalle forze di governo.

Fonte foto: ANSA

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