NOTIZIE
STORIE

Gianfranco Bonzi truffato da Dua Lipa finta trovato morto nell'Adda: era scomparso da 4 mesi dopo il raggiro

È stato trovato deceduto vicino l'Adda Gianfranco Bonzi scomparso mesi fa. Era stato vittima della truffa della finta Dua Lipa

Pubblicato:

Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Gianfranco Bonzi, portiere 59enne di Brera di Milano, è stato trovato deceduto vicino al fiume Adda. Dopo 4 mesi di ricerche, è stato ritrovato l’uomo vittima della truffa romantica, orchestrata da qualcuno che si spacciava per la popstar britannica Dua Lipa. L’identificazione del corpo, avvenuta tramite esami del Dna, non ha ancora risposto a tutte le domande.

La scomparsa di Gianfranco Bonzi

Gianfranco Bonzi era scomparso dal 23 marzo, quando le ultime immagini di una telecamera di sorveglianza lo avevano ripreso uscire di casa con un trolley azzurro, lasciando dietro di sé il portafoglio e le carte di credito.

La denuncia della sua scomparsa era stata presentata dal figlio, incapace di mettersi in contatto con lui. Le ricerche si erano estese fino al Parco del Ticino e in diverse località del Veneto, senza successo.

Gianfranco Bonzi, truffato da una finta Dua Lipa, è stato trovato morto sull’Adda

Il 22 giugno, alcuni pescatori avevano trovato il corpo senza vita di Bonzi sulla riva del fiume Adda, nei pressi della cascina Le Gerre a Crotta d’Adda. L’identificazione è stata confermata dai test del Dna un mese dopo.

La truffa romantica

Le indagini hanno rivelato che Gianfranco Bonzi era stato vittima di una truffa romantica. Nei mesi precedenti alla sua scomparsa, era stato agganciato online da una donna che si spacciava per Dua Lipa, di cui utilizzava le foto rubate.

La truffatrice aveva inizialmente guadagnato la fiducia di Bonzi con piccole richieste di denaro, restituite puntualmente, per poi chiedere somme più ingenti.

A fine febbraio, Bonzi aveva prelevato 5.000 euro in contanti, che erano finiti nelle mani della truffatrice. Nonostante un collega lo avesse messo in guardia, Bonzi era rimasto intrappolato nella truffa, lasciando infine un messaggio su Facebook che suggeriva un addio.

Una tragica conclusione

Il ritrovamento del corpo di Gianfranco Bonzi ha indotto gli investigatori a ipotizzare un gesto volontario, conseguenza della delusione amorosa e del raggiro subito. Ci sono ancora dei dubbi, come nel caso di Mattia Bottero. Confermata l’identità, il figlio Luca ne ha dato il triste annuncio.

In un messaggio lasciato sui social, ha raccontato quanto accaduto e ha scritto: “Riposa in pace papà. Non importa cosa hai fatto.. ti ameremo tutti per sempre, non soffrire più e ti prego guardami ora più che mai”.

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963