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Gianantonio Da Re insulta Salvini pubblicamente e rischia l'espulsione dalla Lega: il caso dell'eurodeputato

L'eurodeputato Gianantonio Da Re potrebbe essere espulso dopo le offese rivolte a Matteo Salvini nelle dichiarazioni dopo il risultato in Sardegna

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Ha dato pubblicamente del “cretino” al suo segretario di partito e per questo rischia di essere espulso dal Carroccio. Nella Lega scoppia il caso degli insulti rivolti a Matteo Salvini dall’eurodeputato Gianantonio Da Re in un’intervista a Repubblica. Lo storico esponente della Liga veneta potrebbe pagare con il ritiro della tessera posseduta dal 1982 le sue affermazioni, che non avrebbero precedenti nella storia del partito.

L’insulto a Matteo Salvini

La dichiarazione colorita di Da Re è arrivata dopo lo scarso risultato della Lega in Sardegna, che non ha fatto che aumentare i subbugli già in corso nel versante veneto del Carroccio nei confronti del suo segretario.

“Il 9 giugno assisteremo a un disastro annunciato. Un sondaggio interno dà la Lega al 5,5%. – aveva affermato Da Re in riferimento alle elezioni europee –  Il giorno dopo Salvini si deve dimettere. O il cretino se ne va con le buone, o andiamo tutti a Milano in Via Bellerio e lo cacciamo con le cattive. Ormai la pensiamo tutti così, a partire da 80 parlamentari che aspettano solo i numeri del voto per muoversi. Anticipare il congresso in primavera a questo punto non serve: Salvini ci ha disintegrati e deve assumersene la responsabilità”.

Il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini

I malumori nella Lega

Storico colonnello della Liga veneta, Gianantonio Da Re è stato sindaco del comune di Vittorio Veneto, ex consigliere regionale e ora europarlamentare.

L’eurodeputato si farebbe portavoce, anche se dai toni ingiuriosi, di un sentimento comune a diversi esponenti della Lega delusi dall’operato di Salvini.

“La volgarità dell’offesa non deve trovare albergo mai e in più ne fai una questione personale” è il commento dell’assessore allo sviluppo economico della Regione Veneto, Roberto Marcato.

Se domattina Salvini rinsavisce, torna ai territori, lascia perdere i Vannacci, porta a casa l’Autonomia, a me va bene – ha detto al Corriere della Sera, il leghista di lungo corso – Ciò che stiamo dicendo qui in Veneto, ma il piano è politico, è che come segretario non funziona più. Chiamarlo ‘cretino’ non è, però, opportuno”.

Una posizione critica su Salvini io ce l’ho da tempo – ha aggiunto Marcato – lo dico dai risultati drammatici di Padova e Verona, il segnale dal territorio era arrivato, ma non s’è fatto nulla, poi è arrivata la tranvata alle Politiche e ora in Sardegna. Non cambia nulla . Ma sottolineo che se di colpa si tratta per questi risultati che parlano da soli, il responsabile non è solo Salvini la dirigenza di questo partito è fatta di uomini e donne che ne condividono strategie e parole d’ordine”.

Il procedimento di espulsione dalla Lega

È un sentimento condiviso”, ha ribadito senza remore Da Re ad Adnkronos, “ma parlo solo io perché gli altri hanno paura di non essere inseriti in lista”.

Il giovane responsabile della Lega in Veneto, Alberto Stefani, starebbe preparando la procedura di espulsione di Da Re. In quanto rappresentate istituzionale, il caso dell’eurodeputato dovrà però essere valutato dalle figure di verti della Lega negli uffici di via Bellerio.

Fonte foto: ANSA

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