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Generale Vannacci possibile candidato alle elezioni Europee con la Lega di Salvini: ma il partito è spaccato

Fra i nomi per le elezioni Europee con la Lega si parla molto del generale Vannacci, possibile candidato gradito a Salvini ma non da tutto il partito

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

La Lega sta finalizzando le liste per le elezioni Europee, e fra gli aspiranti chi attualmente riceve la maggiore attenzione mediatica è il generale Vannacci, possibile candidato sponsorizzato direttamente da Matteo Salvini. Sul suo nome, tuttavia, ci sono resistenze interne al partito, soprattutto legate alla possibile posizione di capolista in diversi collegi. Vannacci sta ancora valutando se candidarsi, ma nel frattempo ha già espresso le sue idee riguardo alla politica europea.

Salvini vuole il generale Vannacci candidato con la Lega alle elezioni Europee

Entro il 30 aprile avverrà la presentazione delle candidature per le elezioni Europee, e per la Lega il nodo più importante resta la possibile inclusione del generale Roberto Vannacci.

Sebbene per molti la sua candidatura sia data per certa, restano domande irrisolte e malumori interni al partito. Si vocifera che Matteo Salvini voglia collocare Vannacci come capolista in vari collegi, ma tale ipotesi avrebbe incontrato opposizioni da parte di alcuni esponenti del partito.


Il generale Vannacci ha dichiarato di stare ancora valutando l’ipotesi di candidarsi a Bruxelles

La linea emersa è quella che vorrebbe esponenti di lungo corso per le posizioni di maggior rilievo, ma allo stesso tempo ci sarebbe anche la frangia nordista che mal sopporterebbe una figura esterna nei collegi settentrionali.

Cosa ha detto il generale Vannacci sulle elezioni Europee

Intervistato da Il Dubbio, il generale Vannacci ha affermato di stare ancora valutando la sua possibile candidatura alle Europee.

“Questa valutazione coinvolge aspetti diversi” ha dichiarato Vannacci, sostenendo di voler essere sicuro di possedere le capacità per entrare in politica e di avere la possibilità di incidere.

“Non mi va di fare una comparsata o comunque di partecipare senza poter invece esprimere quelle che sono le mie idee, i miei pareri e soprattutto la mia idea di un mondo migliore” ha chiarito il generale, aggiungendo che questo tipo di impegno andrebbe anche valutato e condiviso dalla famiglia.

Le idee di Vannacci per le politiche Europee

Sebbene il suo ingresso in politica sia al momento solo un’ipotesi, il generale non ha lesinato dettagli su quelle che sarebbero le linee guida di un suo possibile impegno in Europa.

“Ritengo che la politica europea sia centrale, che le decisioni prima vengono prese a Bruxelles e poi discendono al livello nazionale. Quindi dobbiamo essere rappresentati in maniera corretta, professionale, competente in quella sede e dobbiamo portare avanti quelle battaglie che noi riteniamo rientrino negli interessi nazionali, che non sono sempre riflessi nella politica di Bruxelles” ha affermato.

“Chi ha letto il mio libro sa benissimo che, ad esempio, una delle battaglie che credo siano centrali è quella contro l’ambientalismo ideologico, sulle società multiculturali e sull’immigrazione, e soprattutto sull’impianto valoriale dell’Europa, che deve avere una sua identità, una sua caratteristica peculiare” ha aggiunto.

“Se rinunciamo a questa identità europea, rinunciamo all’Europa stessa, che sarà fagocitata da altre culture e da altre civiltà”.

La risposta di Vannacci alle presunte polemiche interne alla Lega

“Alla fine la realtà la conoscono solo loro” ha dichiarato Vannacci, sollecitato a rispondere sulle polemiche interne al Carroccio legate alla sua possibile candidatura, aggiungendo che le informazioni a lui pervenute sono prodotte soltanto dalla stampa, parte della quale non gode della sua fiducia dopo le polemiche scaturite dall’uscita del suo libro “Il mondo al contrario”.

“Io non entro nelle discussioni che si stanno sviluppando all’interno della Lega, partito del quale io non faccio parte, e quindi non mi sento assolutamente in titolo per commentare quello che viene detto”.

Fonte foto: ANSA

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