Gas e riscaldamenti, il piano di risparmio del governo: le misure previste e i minori consumi attesi
Il piano messo a punto dal ministro Roberto Cingolani per ridurre i consumi di gas in Italia nei prossimi mesi: riscaldamenti giù di un grado
Ridurre l’importo delle bollette di famiglie e imprese e contenere i rischi connessi a una “potenziale interruzione dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno”. Sono gli obiettivi del piano per ridurre i consumi nazionali di gas messo a punto dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Gas, il piano del governo
Nella giornata di martedì 6 settembre il ministero della Transizione ecologica ha pubblicato il documento integrale del regolamento per “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”.
Il piano prevede una serie di misure di contenimento volte a ridurre i consumi nazionali dei gas nei prossimi mesi, a partire da interventi sulla temperatura e l’orario di accensione del riscaldamento.
Giù i riscaldamenti di un grado
La prima misura scatterà già questo mese e verrà attuata con un apposito decreto del ministero della Transizione ecologica. Si tratta della riduzione della temperatura del riscaldamento degli edifici e dell’orario di accensione invernale.
La misura prevede la riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici: a 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, a 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Riscaldamenti, un’ora e 15 giorni in meno
Inoltre verrà ridotta di un’ora la durata di accensione dei caloriferi, secondo un meccanismo diviso per fasce regionali.
Infine viene ridotto di 15 giorni il periodo di accensione invernale dei riscaldamenti: la data di inizio verrà posticipata di 8 giorni e quella di fine esercizio anticipata di 7 giorni.
Gas, le misure raccomandate
Secondo il piano del governo ulteriori riduzioni dei consumi nazionali di gas dovranno arrivare da comportamenti più virtuosi dei cittadini italiani, da promuovere attraverso una mirata e capillare campagna di comunicazione.
“Misure comportamentali” a costo zero, come le definisce il ministero, che possono portare a significative riduzioni nei consumi di gas.
Tra i comportamenti virtuosi da promuovere, si legge nel testo del ministero, ci sono “la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno”.
E ancora: “l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by tv” e apparecchi simili, “la riduzione delle ore di accensione delle lampadine”.
La riduzione attesa dei consumi di gas
Stando alle stime dell’ENEA, attraverso il piano messo a punto dal governo, si potrebbe arrivare ad una riduzione dei consumi di gas di circa 5,3 miliardi di metri cubi.
Di questi, una parte, circa 2,1 miliardi, dovrebbe arrivare dalla massimizzazione della produzione di energia elettrica da fonti diverse dal gas, mentre 3,2 miliardi dovrebbero arrivare dai risparmi connessi al contenimento del riscaldamento.