Gaia Tortora contro la Rai per il documentario sul padre Enzo: "Capisco perché non sono stata invitata"
Gaia Tortora, figlia di Enzo Tortora, ha polemizzato con la Rai sul documentario dedicato al padre: botta e risposta con Fabrizio Zappi
Venerdì 13 ottobre andrà in onda in prima serata su Rai3 “Enzo Tortora. Ho voglia di immaginarmi altrove“, docu-film che racconta la storia del clamoroso errore giudiziario che ha stroncato la carriera e la vita del conduttore tv e giornalista. La figlia Gaia Tortora, vice direttore del Tg La7, ha polemizzato con la Rai.
Il primo affondo di Gaia Tortora
Su Twitter, il 9 ottobre, Gaia Tortora aveva scritto: “A chi me lo sta chiedendo… non sono neanche stata invitata e non ne sapevo nulla. Non mi stupisco più di nulla”.
Poi, nella giornata di mercoledì 11 ottobre, ha aggiunto: “Ho avuto modo di vedere il documentario. Mio padre era un uomo riservato. Capisco ora perché non sono stata invitata. La RAI si occupi di quelli che ancora oggi non hanno voce. Invece di mettere insieme testimonianze e spacciare per documentario”.
La replica di Fabrizio Zappi
Fabrizio Zappi, direttore di Rai Doc, ha commentato: “Spiace moltissimo che un sentito omaggio a Enzo Tortora, perfettamente riuscito, venga macchiato da un atteggiamento pretestuoso“.
E poi: “La dottoressa Gaia Tortora è stata più volte contattata dalla Produzione per la realizzazione del documentario nelle forme che avrebbe preferito, ma non è stata mai ricevuta una risposta”.
La controreplica di Gaia Tortora
Gaia Tortora ha controreplicato in 3 tweet. Nel primo si legge: “È mio diritto non partecipare a un progetto che non mi convince e per questo in una delle tante proposte che ricevo ho detto che non ero interessata. Anche perché se non ricordo male era da poco scomparsa mia sorella. Resta che non sono stata invitata alla proiezione”.
Poi ha aggiunto: “Da parte del direttore di Raidocumentari darmi della pretestuosa non sapendo assolutamente nulla di passato e presente si qualifica da solo”.
Questo il terzo tweet pubblicato da Gaia Tortora: “È mio padre. Ho il diritto di dire ciò che penso e non ho mai vietato nulla. Questa operazione per me è molto chiara. Andiamo avanti”.