Vittorio Sgarbi parla della morte di Silvio Berlusconi e lo paragona a Enzo Tortora: "Un perseguitato"
Le parole di Vittorio Sgarbi sul suo legame con Silvio Berlusconi: “Bandiera a mezz’asta ad Arpino dopo aver saputo la notizia”
Intervistato dall’agenzia Ansa, Vittorio Sgarbi ha ricordato l’amico Silvio Berlusconi nel giorno della sua morte. Il sindaco appena eletto di Arpino, in provincia di Frosinone, ha detto che per prima cosa, una volta appresa la notizia in mattinata, ha ordinato di mettere le bandiere a mezz’asta in segno di lutto.
L’amicizia tra Vittorio Sgarbi e Silvio Berlusconi
“Ero suo amico, sono sempre stato con lui”, ha detto Vittorio Sgarbi.
“Nei suoi confronti il sistema giudiziario è stato indegno come nel caso Tortora, i magistrati lo hanno combattuto perché lui è riuscito a impedire che la magistratura instaurasse un regime – ha aggiunto Sgarbi – Ha impedito il colpo di Stato, ma negli anni si è fatto molti nemici”.
Silvio Berlusconi e Vittorio Sgarbi durante un comizio politico
Il futuro di Forza Italia
“Berlusconi ha fatto la resistenza, è stato molto coraggioso. L’unico aspetto negativo è che non potrà vedere il suo funerale, che sarà grandioso”, ha detto Vittorio Sgarbi.
Secondo Sgarbi, l’aspetto positivo della vicenda è che Berlusconi non abbia scelto un suo “delfino politico”.
“Forza Italia forse sparirà – ha detto Sgarbi all’Ansa – ma lascerà spazio alla nascita di un’area politica di cui Berlusconi è ispiratore. La nomina del successore non sarà calata dall’alto, ma come lui stesso mi aveva confidato sarà scelto con un metodo tipo primarie del Partito Repubblicano americano”.