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Flop clamoroso di Renzi e Calenda alle elezioni Europee 2024, la reazione dell'ex premier: "Follia assurda"

Le liste di Renzi e Calenda non hanno superato la soglia di sbarramento alle elezioni Europee 2024. Il leader di Italia Viva si è abbandonato a un lungo sfogo su X e ha attaccato l'ex alleato

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Elezioni Europee 2024 amare per Matteo Renzi e Carlo Calenda: l’ex premier si era presentato con la lista di scopo Stati Uniti d’Europa, che non ha superato la soglia di sbarramento fermandosi al 3,76%. È andata peggio ad Azione – Siamo europei di Calenda, che ha raggranellato il 3,35%. Renzi si è abbandonato a un lungo sfogo su X, nel quale ha attaccato il vecchio alleato.

Lo sfogo di Matteo Renzi su X

Dopo i ringraziamenti di rito ai “volontari che si sono spesi per questa idea”, alle “migliaia di persone che hanno scritto” il suo “nome sulla scheda” e ad “Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che ci hanno creduto”, Matteo Renzi tira le somme di questa esperienza elettorale:

Ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici. Perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente.

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Attacco a Calenda

Per il flop alle elezioni Europee Renzi torna poi a polemizzare con Carlo Calenda, suo ex alleato, riferendosi alla rottura dell’asse Italia Viva – Azione:

Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia.

La rottura fra Iv e Azione

Il divorzio fra Italia Viva e Azione si è consumato a metà ottobre 2023, al culmine di una serie di frizioni. Il fondatore e numero uno di Italia Viva Matteo Renzi aveva annunciato la rottura attribuendo la responsabilità a Calenda: “Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada”.

“Meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali”, aveva aggiunto.

La replica era arrivata dalla portavoce di Azione, Mariastella Gelmini: “Matteo Renzi ha lanciato meno di un mese fa per le elezioni Europee Il Centro. Un’operazione che però si è già dissolta. Adesso, dopo aver detto qualsiasi cosa su Azione e su Carlo Calenda, Italia Viva ha la singolare pretesa di presentare una lista unitaria alle prossime elezioni Europee proprio con Azione. Una evidente dimostrazione del timore di non raggiungere il quorum.

E ancora: “Non accetteremo alcun diktat da Renzi o da Italia Viva. Se hanno deciso di rompere i gruppi nei quali tutti siamo stati eletti con la Lista Calenda, si assumano la responsabilità di fronte agli elettori del Terzo Polo”.

Fonte foto: ANSA

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