Filippo Zanella ritrova la figlia in Polonia dopo 3 anni: la madre l'aveva portata via, decisiva una lettera
Filippo Zanella ha ritrovato sua figlia Noemi in Polonia, dove era partita con la madre. La donna non si trova. Determinante una lettera anonima
Una storia a lieto fine: Filippo Zanella ha ritrovato sua figlia in Polonia grazie a una lettera anonima. Il 47enne non vedeva la sua bambina da 3 anni, ma non si è mai arreso. La bambina si trovava nella città di Rzeszów. Zanella, fisioterapista di Cesena, lo ha annunciato durante una conferenza stampa. Sua figlia risultava scomparsa dal 2021 dopo essere partita in Polonia insieme alla madre, originaria del Paese.
- Ritrovata la figlia di Filippo Zanella grazie a una lettera
- La scomparsa insieme alla madre
- Gli appostamenti e il ritrovamento: "Non mi riconosceva"
Ritrovata la figlia di Filippo Zanella grazie a una lettera
Filippo Zanella non contiene la gioia, mentre parla di un “angelo custode” che avrebbe segnalato la presenza della figlia in Polonia, a Rzeszów, al confine con l’Ucraina e la Slovacchia.
Durante una conferenza stampa, il fisioterapista 47enne di Cesena ha detto: “Ho ritrovato mia figlia grazie ad un angelo custode. Una persona sconosciuta che ci ha inviato la posizione esatta in cui si trovava Noemi”. E per trovare Noemi, questo il nome della bambina, Filippo Zanella si era trasferito in Polonia. Recentemente anche sua madre, nonna della bambina, aveva raggiunto il Paese.
Determinante per la soluzione del caso è stata una lettera inviata da un mittente ignoto nella quale era riportata la posizione in cui si trovava la piccola Noemi.
Le indiscrezioni sono ancora frammentarie, ma è importante sapere che Noemi sta bene e che presto verrà riportata a Cesena. Nel frattempo, tuttavia, si sono perse le tracce della madre della bambina.
La scomparsa insieme alla madre
L’incubo di Filippo Zanella ha inizio nel 2021, quando nel mese di settembre la piccola è partita insieme alla madre per la Polonia, Paese d’origine della donna. La madre era la ex compagna del 47enne. Da quel momento si sono perse le tracce di Noemi.
Sulla vicenda era intervenuto anche il Tribunale dei Minori di Bologna, che aveva disposto per la donna il rientro immediato in Italia. All’invito del tribunale italiano si era unito quello del tribunale dell’Aia fino al 2024, quando è stato disposto un ordine di protezione europeo trasmesso a Varsavia.
Contestualmente, Filippo Zanella è partito per la Polonia. Ascoltato dal ‘Corriere della sera’, ha detto: “Sono stato nelle scuole e negli ambulatori dei pediatri. Come sospettavo, mia figlia non risulta iscritta a nessun istituto e non è seguita da nessun medico“. Ad alimentare lo stato di angoscia, da sempre, è stata l’assoluta irreperibilità della madre di Noemi.
Per questo motivo il 47enne si era messo in contatto con i familiari della donna, che non avrebbero mai collaborato alle ricerche: “Nessuno mi ha detto niente”.
Gli appostamenti e il ritrovamento: “Non mi riconosceva”
Come riporta ‘Il Resto del Carlino’, Filippo Zanella avrebbe fatto tutto da solo e si sarebbe affidato ad un investigatore privato. La lettera anonima è arrivata nel mese di maggio, e da quel momento il 47enne si è trasferito nella località indicata dal misterioso mittente. Lì avrebbe notato che la piccola veniva accompagnata in una chiesa in cui vi rimaneva fino a 6 ore. Poi è arrivato il momento di entrare in azione.
“Il ritrovamento di mia figlia non è avvenuto grazie alle forze dell’ordine – precisa Zanella al ‘Carlino’ – Quando la mia ex compagna mi ha visto si è data alla fuga assieme alla bambina”. Noemi, in un primo momento, non avrebbe riconosciuto il padre e per questo si sarebbe agitata.
Poi il lieto fine: “Grazie anche all’aiuto di mia madre, Noemi si è calmata“. Ora, come già detto, la piccola sta bene e si trova in una stanza d’albergo insieme alla nonna nell’attesa di tornare a Cesena.