Fedez e il tumore, il chirurgo che lo ha operato fa chiarezza: "Intervento complesso". Come sta il cantante
Parla Massimo Falconi, direttore del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, a capo dell’equipe che ha operato Fedez
In occasione della conferenza stampa di presentazione del festival Love Mi, Fedez è tornato a parlare del tumore che lo ha colpito. Il cantante ha spiegato che il tumore “non ha preso i linfonodi e non c’erano metastasi“, aggiungendo di ritenersi “molto fortunato“.
Il ‘Corriere della Sera’, all’indomani delle dichiarazioni di Fedez sul suo tumore, ha intervistato Massimo Falconi, direttore del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, a capo dell’equipe che ha operato il cantante.
Le parole del chirurgo sull’intervento subito da Fedez
Massimo Falconi ha raccontato così l’intervento chirurgico subito da Fedez per l’asportazione del tumore al pancreas: “Non tutto il pancreas è stato asportato, ma solo la parte relativa alla testa. Pur avendo eliminato diversi organi e viscere, viene ricostruita la continuità fra i vari tubi dell’apparato digerente. Si può vivere bene, come Federico dimostra da splendido testimonial. È uno degli interventi più complessi, per questo servono centri e chirurghi di grande esperienza”.
Fedez e il tumore al pancreas: la situazione
Massimo Falconi ha poi chiarito cosa significa che i linfonodi non sono stati “intaccati” dal tumore, come nel caso specifico di Fedez. Pur non volendo entrare nel merito delle vicende personali del cantante, il chirurgo dell’ospedale San Raffaele di Milano ha spiegato: “Tutte le malattie neoplastiche a potenziale aggressivo possono ‘rilasciare’ cellule neoplastiche lungo due vie: quella linfatica e quella ematica migrando nei linfonodi e/o a distanza. L’assenza di coinvolgimento linfonodale rappresenta quindi una malattia meno aggressiva o colta più precocemente“.
A proposito della classificazione G1 della malattia che ha colpito l’artista, Massimo Falconi ha detto: “Significa che la proliferazione è inferiore al 3% delle cellule neoplastiche, quindi, molto bassa”.
Aspettative di vita: il chirurgo di Fedez fa chiarezza
Interpellato sulle aspettative di vita per pazienti con questa diagnosi, il chirurgo Massimo Falconi ha chiarito: “Non entro nel merito specifico del singolo paziente. L’aspettativa di vita dipende da numerosi fattori. In generale i tumori neuroendocrini possono avere una ottima prognosi che non raramente corrisponde alla guarigione”.