NOTIZIE
SALUTE

Febbre Dengue e la previsione sui casi in Italia di Fabrizio Pregliasco prima dell'estate: quali sono i rischi

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco nel 2024 è possibile aspettarsi un aumento dei casi di febbre Dengue in Italia alla luce dell'esplosione dei contagi in Brasile e in altri Paesi del Sud America

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La febbre Dengue in Brasile ha fatto registrare la cifra record di 2,5 milioni di casi e sale dunque l’attenzione delle autorità sanitarie anche in Italia. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano, si aspetta un maggiore volume di casi di Dengue nel nostro Paese rispetto a quelli identificati nel 2023.

Fabrizio Pregliasco sui casi di febbre Dengue Italia

Pregliasco invoca “un’azione coordinata” con “responsabilità e attenzione da parte di tutti”, sia dalle istituzioni, ma anche dalla popolazione e specialmente in arrivo della stagione calda. “È importante anche per salvare l’estate e la stagione turistica“, aggiunge.

Il nodo della questione è ridurre il contatto fra zanzare e umani. “L’acqua stagnante nel sottovaso fa da autogrill per le zanzare. È davvero importante anche un’attenzione maggiore da parte di ognuno di noi nel prossimo futuro”, aveva in precedenza detto Pregliasco.

Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano.

Così dice il virologo in merito alla previsione sull’Italia, alla luce di quanto sta accadendo in America Latina:

Sicuramente dobbiamo aspettarci dei casi autoctoni di Dengue in Italia. Già l’anno scorso sono stati oltre 80. Quest’anno rischiamo di averne di più.

I contagi identificati sono la punta dell’iceberg

Il virologo ricorda che “più del 60-70% dei casi di Dengue sono asintomatici“, quindi i contagi che arrivano all’attenzione dei sistemi di monitoraggio rappresentano solo “la punta di un iceberg”. La Dengue presenta dunque un grande sommerso “così come succede per il Covid”, puntualizza.

Vaccino Dengue: chi deve farlo

Non esiste una cura per la Dengue: la malattia passa da sola nel giro di due settimane. La maggior parte dei contagiati non riportano sintomi gravi, ma come fa presente il virologo Roberto Burioni, un caso ogni venti manifesta criticità. Burioni si unisce al coro di chi invoca misure contro le zanzare.

Come ha specificato il professor Matteo Bassetti del Policlinico di Genova, la vaccinazione è consigliata “a chi ha già avuto una prima infezione ma anche per chi si reca in zona endemiche dove sta per lungo tempo”.

In definitiva, spiega Bassetti parlando della Dengue, “se uno va a fare una settimana di vacanze a Rio de Janeiro non consiglierei la vaccinazione per la Dengue, ma se va a lavorare stabilmente in Brasile o in Argentina in questo periodo sì”.

Fonte foto: ANSA / 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963