Ex fidanzata di Denis Bergamini Isabella Internò condannata a 16 anni: arriva la sentenza sull'omicidio
Sentenza storica 35 anni dopo la morte di Denis Bergamini. Condannata l'ex fidanzata Isabella Internò per concorso in omicidio
Sentenza storica nel processo per la morte di Denis Bergamini: l’ex fidanzata Isabella Internò è stata condannata a 16 anni per omicidio in concorso con ignoti. Un epilogo che ribalta quanto è stato detto e scritto dopo 35 anni: la morte del campione del Cosenza non fu un suicidio. La donna era presente durante la lettura del dispositivo.
- Morte di Denis Bergamini, la sentenza
- Il commento dell'avvocato Fabio Anselmo
- L'omicidio di Denis Bergamini
Morte di Denis Bergamini, la sentenza
Martedì 1° ottobre è arrivata la sentenza: Isabella Internò, ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, è stata condannata a 16 anni di reclusione con l’accusa di omicidio in concorso con ignoti.
Il dispositivo è arrivato dopo 8 ore di camera di consiglio. I giudici della Corte d’Assise di Cosenza hanno ridimensionato la richiesta mossa dall’accusa, rappresentata dalla Procura di Castrovillari, che aveva chiesto 23 anni.
Fino al 1° ottobre la tesi ufficiale era quella del suicidio: in quel maledetto 18 novembre 1989 Denis si gettò volontariamente sotto le ruote del camion che lo investì lungo la SS106 Jonica a Roseto Capo Spulico. Ma a questa teoria la famiglia non ha mai creduto.
La sorella Donata Bergamini e la madre Maria Zerbini, oggi rappresentate dall’avvocato Fabio Anselmo, dal giorno della morte del calciatore non hanno mai supportato la pista del gesto volontario. “Denis non aveva alcun motivo per suicidarsi”, ha detto il legale al Corriere della sera. “Noi [la verità, nda] l’abbiamo vista dalle prime ore”, aveva detto Donata Bergamini il 21 settembre al Corriere.
Il commento dell’avvocato Fabio Anselmo
Ora resta da capire chi fossero gli ignoti indicati nella sentenza che ha condannato a 16 anni Isabella Internò. Tuttavia, inevitabile il commento dell’avvocato Fabio Anselmo.
Lo riporta Fanpage: “È stata fatta giustizia. Ora bisognerà processare anche il cugino di Isabella e sono già stati trasmessi gli atti in Procura per altri testimoni per falsa testimonianza“.
L’omicidio di Denis Bergamini
Il 18 novembre 1989 il corpo di Denis Bergamini giaceva lungo la SS106 Jonica a Roseto Capo Spulico (Cosenza) accanto alla ruota anteriore destra di un camion. Le prime fasi delle indagini chiusero la vicenda come un suicidio, ma molti aspetti non tornavano.
Secondo le prime testimonianze, il campione del Cosenza si sarebbe buttato sotto un camion che lo avrebbe dunque trascinato per 60 metri, ma le ferite riportate sul corpo non erano compatibili con questa versione. A dare l’allarme Isabella Internò, allora fidanzata di Denis Bergamini.
Ai poliziotti riferì che il giocatore si era “tuffato sotto un tir”. I due, in realtà, si erano lasciati dopo un rapporto burrascoso e quel giorno si erano incontrati per caso e insieme stavano andando verso Taranto a bordo della Maserati di Bergamini. Nel 2017 una nuova autopsia condotta sul corpo del centroavanti del Cosenza ribaltò tutto: Denis Bergamini non morì per le conseguenze dell’impatto con il tir, ma per asfissia. Fu ucciso e poi gettato sotto le ruote del mezzo pesante per simulare il suicidio.