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Esplosione ad Aprilia nella villetta, si indaga sulla bombola del gas rifornita poco prima dell'incidente

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Carabinieri e vigili del fuoco stanno indagando sull’esplosione della villetta di Aprilia che ha causato la morte di due donne e una bambina di 11 anni. Sotto accusa l’impianto a Gpl che alimentava il palazzo: poche ore prima la bombola di stoccaggio del gas era stata riempita. Le autorità stanno investigando proprio sulle procedure di rifornimento.

Le indagini sull’esplosione di Aprilia

Vigili del fuoco e carabinieri sono tornati presso le macerie della villetta di Aprilia esplosa durante la giornata del 16 dicembre. Nel crollo della palazzina sono morte tre persone, due donne di 73 e 62 anni e una bambina di 11 anni.

Le indagini, spiega il comandante dei carabinieri di Aprilia Paolo Guida, sono cominciate subito dopo la fine delle operazioni di recupero dei corpi delle vittime e di quelle di soccorso al 79enne sopravvissuto all’esplosione.

Vigili del fuoco presso la villetta di Aprilia

Il primo elemento che gli investigatori hanno preso in considerazione è l’impianto a gas Gpl che alimentava la villetta e che utilizzava una grande bombola esterna per lo stoccaggio.

L’ipotesi sulla bombola di Gpl

La fuga di gas rimane al momento l’ipotesi che gli investigatori prendono maggiormente in considerazione. Uno dei locali si sarebbe riempito di Gpl per poi esplodere quando il gas ha preso fuoco a causa di una scintilla.

La stessa bombola era stata rifornita il giorno stesso dell’esplosione. I carabinieri stanno cercando di capire se queste operazioni possano essere in qualche modo collegate a quanto accaduto.

Sotto indagine anche la manutenzione della bombola e dell’intero impianto. Non si esclude che possa essere stato un guasto a causare la fuga di gas che ha fatto esplodere la casa.

Migliorano le condizioni del 79enne sopravvissuto

Nel frattempo stanno migliorando le condizioni di Giovanni Raffa, l’uomo di 79 anni risultato gravemente ferito nell’esplosione. L’anziano è ricoverato in ospedale, i medici hanno sciolto la prognosi e il paziente non sarebbe più in pericolo di vita.

Secondo le prime ricostruzioni, Raffa sarebbe stato sbalzato dalla forza dell’esplosione all’esterno della villetta e avrebbe quindi evitato di rimanere sepolto dalle macerie, come invece successo alle altre vittime.

La sua testimonianza potrebbe essere importante per capire cosa sia esattamente successo all’interno della villetta e risalire alla causa dell’esplosione.

Fonte foto: ANSA

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