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CRONACA NERA

Ergastolo confermato per Benno Neumair per il duplice omicidio dei genitori: la Cassazione rigetta il ricorso

Anche la cassazione ha confermato l'ergastolo a Benno Neumair, che nel 2021 aveva ucciso i genitori a Bolzano

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Condannato in via definitiva. Dopo i primi due gradi di giudizio, anche la Cassazione ha confermato l’ergastolo per Benno Neumair, che nel 2021 aveva ucciso i genitori a Bolzano buttandone i cadaveri nel fiume Isarco.

Rigettato il ricorso: Benno Neumair condannato all’ergastolo

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso degli avvocati di Benno Neumair, omicida reo confesso dei genitori Laura Perselli e Peter Neumair, strangolati e poi buttati nel fiume Isarco, a Bolzano nel 2021.

La sentenza arriva dopo che entrambi i processi di primo e secondo grado, che si erano svolti nel 2022 e nel 2023, avevano condannato il 33enne alla pena più alta dell’ordinamento italiano.

Immagini del processo a Benno Neumair

Benno Neumair è quindi stato condannato in via definitiva all’ergastolo. I reati che gli sono stati riconosciuti sono l’omicidio, in questo caso duplice, e l’occultamento di cadavere.

Le indagini sull’omicidio di Bolzano

Il duplice omicidio di Laura Perselli e Peter Neumair era avvenuto il 4 gennaio del 2021. I due coniugi erano stati strangolati per poi essere buttati, per occultarne i cadaveri del fiume Isarco.

Il figlio della coppia, Benno Neumair, venne subito individuato dagli investigatori come possibile sospettato, ma inizialmente negò ogni coinvolgimento nella vicenda per diverse settimane.

A inizio febbraio dello stesso anno però le autorità di polizia ritrovarono il cadavere di Laura Perselli, la madre di Benno Neumair, e il figlio confessò il duplice omicidio.

Il ritrovamento del corpo del padre di Neumair e i processi

Passarono più di due mesi prima che anche il corpo di Peter Neumair, padre e seconda vittima di Benno, fosse ritrovato nel fiume Isarco, con gli stessi segni di strangolamento di quello della moglie.

Durante i processi la linea difensiva degli avvocati dell’imputato si incentrò sui disturbi di personalità dell’allora trentenne, per ottenere l’infermità mentale e uno sconto di pena per il loro assistito.

Una linea che non ebbe alcun successo. La corte d’assise condannò Neumair riconoscendo anche l’aggravante della premeditazione e l’assenza delle attenuanti generiche, da cui è conseguito l’ergastolo che la Cassazione ha confermato.

Fonte foto: ANSA

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