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CRONACA NERA

Elena Del Pozzo, chi sono i genitori della bambina sequestrata e poi trovata morta a Catania

La piccola, scomparsa ieri, è stata ritrovata priva di vita a Mascalucia. Il padre ha dei precedenti, la madre è una casalinga

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Tremestieri etneo è un paese sconvolto dopo gli avvenimenti delle ultime ore. Balzata agli onori della cronaca per la scomparsa della piccola Elena Del Pozzo lunedì 13 giugno 2022 e piombata nello sconforto più totale al ritrovamento del corpo privo di vita della bimba di 5 anni, la comunità nel Catanese piange per la tragedia. È ancora avvolto nel mistero quanto accaduto a Elena, solo gli interrogatori potranno dare un quadro più chiaro.

Ma chi sono i genitori della giovane vittima e cosa fanno? La madre, proprio in queste ore, è sotto interrogatorio dopo aver condotto gli investigatori sul luogo del ritrovamento del cadavere.

Chi sono i genitori di Elena

Figlia di una coppia giovanissima separata, la piccola Elena viveva in casa con la madre Martina Patti. La donna, secondo quanto si apprende, è una casalinga.

Il padre, Alessandro Del Pozzo, svolge invece lavori saltuari e ha avuto precedenti penali. Nel 2020, infatti, era stato arrestato per una rapina avvenuta in una gioielleria, ma successivamente è stato assolto “per non aver commesso il fatto”. In precedenza avrebbe avuto anche problemi in materia di droga.

Dal profilo social del padre emerge comunque una persona riservata, un ristretto numero di amici, qualche foto.

La disperazione del padre

Mentre Martina Patti è stata sottoposta a interrogatorio per capire la dinamica dell’omicidio della piccola Elena, Alessandro Del Pozzo è arrivato in via Turati, a Mascalucia, dove è stato ritrovato il corpo della figlia.

Il luogo del ritrovamento del corpo della piccola Elena

L’uomo si è recato sul posto insieme alla sua nuova compagna. Ha mostrato la sua disperazione davanti ai Carabinieri. Il padre e la madre della bambina non stavano più insieme da un po’. La casa dove viveva la coppia si trovava a circa 400 metri dal luogo nel quale è stato ritrovato il cadavere della bambina.

Il giallo e le incongruenze

Hanno rapito la mia bambina. Eravamo appena usciti dall’asilo, poco dopo le 15. Hanno bloccato la mia auto, erano in tre incappucciati, uno con la pistola in mano” aveva raccontato in un primo momento la madre, ma alcune incongruenze hanno subito fatto suonare il campanello d’allarme nella testa degli investigatori.

La donna, infatti, non ha chiamato subito aiuto sul posto, telefonando al 112, ma prima è andata a casa e poi con i familiari dai Carabinieri a presentare la denuncia. Anomalie che hanno spinto i Carabinieri a fare pressioni fino alla confessione del luogo dove era sepolto il corpo della bimba

Fonte foto: ANSA

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