È morto Alain Delon, il grande attore francese del Gattopardo aveva 88 anni
L'attore francese con il cuore italiano è morto: Alain Delon aveva 88 anni. La famiglia chiede massima privacy per il lutto
Alain Delon, uno dei più grandi attori del cinema francese e internazionale, è morto all’età di 88 anni. La notizia è stata confermata dai suoi figli in una nota che chiede privacy.
Alain Delon è morto
Alain Delon, leggendario attore francese e icona di bellezza e stile degli anni Sessanta, è morto serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla famiglia.
Alain Fabien, Anouchka e Anthony Delon, insieme al fedele cane Loubo, hanno comunicato la notizia all’agenzia di stampa AFP, chiedendo il rispetto della privacy in questo momento di profondo dolore.
La morte di Delon rappresenta una perdita per il mondo del cinema, che si ritrova senza uno dei suoi volti più ammirati e riconoscibili.
Chi era: biografia
Nato a Sceaux, in Francia, l’8 novembre 1935, Alain Delon ha vissuto un’infanzia difficile, segnata dal divorzio dei genitori e da un’esperienza traumatica in collegio.
Dopo aver lavorato in vari mestieri, incluso quello di macellaio, e aver prestato servizio militare in Indocina, Delon fu scoperto da un talent scout che ne intuì subito il potenziale cinematografico. Il suo debutto nel cinema avvenne a metà degli anni ’50 e da allora la sua carriera fu un continuo crescendo.
Con il suo fascino e una presenza scenica straordinaria, Delon divenne presto un sex symbol e un’icona del cinema europeo, capace di incarnare ruoli di grande complessità emotiva.
La carriera: il grande cinema
La carriera di Alain Delon è stata costellata di interpretazioni che hanno fatto la storia del cinema. Tra i suoi film più celebri ci sono Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti, dove interpreta un giovane del Sud Italia che cerca fortuna al Nord, e Il Gattopardo (1963), sempre diretto da Visconti, dove il suo ruolo di Tancredi Falconeri lo consacra definitivamente come star internazionale.
Ma Delon non fu solo un attore drammatico: nei film come L’Eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni, Frank Costello faccia d’angelo (1967) di Jean-Pierre Melville e La Piscina (1969) di Jacques Deray, Delon esplorò una gamma di personaggi complessi, contribuendo a definire il cinema europeo della seconda metà del Novecento.
Grazie alla sua collaborazione con registi di altissimo livello, Alain Delon divenne una figura di culto, amata e ammirata da generazioni di spettatori. La sua morte lascia il cinema un po’ più vuoto, soprattutto dopo una serie di decessi importanti, come quello di Gena Rowlands.