Dubbi sul guardrail nell'incidente del bus a Mestre: dall'altezza alla sostituzione, "era quasi una ringhiera"
Sull'incidente a Mestre emergono i primi dubbi: il guardrail era troppo vecchio per resistere al peso del bus. Si indaga sui problemi tecnici
Sull’incidente dell’autobus di Mestre stanno emergendo i primi dubbi. Protagonista delle critiche è il guardrail, che non sembra adatto alla struttura del cavalcavia e che cede troppo facilmente alla pressione del mezzo. Al momento si parla di ipotesi, ma il guardrail era del tipo “a unica onda”, con un’altezza metro e non tripla (come invece sarebbe necessario per il contenimento di un veicolo come un bus). Si indaga.
Guardrail non adatto
Si indaga sulle cause non solo dell’incidente (l’autista potrebbe aver avuto un malore), ma anche sulle condizioni stradali che non hanno permesso al mezzo di restare bloccato sul cavalcavia. Tra i responsabili, oltre il manto della strada, potrebbe esserci il guardrail.
Al momento è solo un’ipotesi, ma l’assenza di un guardrail adeguato potrebbe aver causato la caduta del mezzo. A palesare l’ipotesi è stato l’avvocato Domenico Musicco, presidente della onlus Associazione Vittime Incidenti Stradali sul Lavoro e Malasanità.
Troppo vecchio, non ha retto
Secondo Musicco infatti il guardrail sfondato dal mezzo, anche a prima vista, appariva di tipo vecchio e “comunque totalmente inidoneo a garantire la sicurezza su un tratto di strada pericoloso come quello”. Al momento, come confermato dall’avvocato, è al vaglio degli inquirenti e sarà oggetto di consulenze”.
“A dieci anni dalla tragedia di Avellino – conclude il penalista -, dove morirono quaranta persone a bordo di un pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, ci troviamo così di nuovo a piangere oltre venti morti per protezioni vecchie e inadeguate”. A confermare i problemi del guardrail lo stesso progetto di rifacimento del cavalcavia da 6 milioni di euro (la strada è stata riaperta da alcune ore), che comprendeva anche la modifica del parapetto.
Il filmato del video
Il filmato del video del pullman, poco prima della caduta, mostra il mezzo proseguire a bassa velocità. Il contatto con il guardrail è “lieve”: il mezzo si appoggia al Guardrail, ma questo cede sotto al peso.
A raccontarlo è stato l’amministratore delegato de La Linea, Massimo Fiorese, ad Ansa. Si tratta dell’azienda di trasporto che svolge il servizio dedicato ai turisti tra il camping di Marghera e Venezia, protagonista della tragedia.