Draghi contro Conte, chi vince nei sondaggi e cosa chiedono gli italiani al Governo
Nonostante la crisi di governo e le dimissioni di Mario Draghi, gli italiani continuano ad avere fiducia nel premier, ma chiedono azioni concrete
La crisi di governo aperta dal Movimento 5 Stelle cambia gli equilibri politici. Ma non solo. Da un sondaggio realizzato da Spin Factor attraverso la piattaforma Human, infatti, emerge che l’indice di gradimento nei confronti del presidente del Consiglio è cambiato a causa delle ultime vicissitudini politiche.
- Aumenta il consenso per Mario Draghi, diminuisce per Giuseppe Conte
- Fiducia nel Governo nonostante le crisi, Draghi è il premier degli italiani
- Gli italiani chiedono aiuti economici, disinteresse verso la crisi di governo
Aumenta il consenso per Mario Draghi, diminuisce per Giuseppe Conte
Mario Draghi recupera 2 punti percentuali negli ultimi 14 giorni, arrivando a un consenso del 67,91% tra gli italiani. Si rivela così essere la figura istituzionale più apprezzata dagli utenti della rete.
Diversa la storia per Giuseppe Conte, che invece vede il gradimento in calo di ben 4 punti percentuali, fermandosi solo al 56,65%.
Dietro il presidente pentastellato, ci sono la leader di opposizione Giorgia Meloni, con il 55,13% del gradimento e Carlo Calenda, con il 53,94%.
Luigi Di Maio, che per la prima volta viene inserito tra i leader dopo la fondazione di Insieme per il futuro, si ferma solo al 46,39%. Ancora peggio l’ex collega vicepremier Matteo Salvini, che conquista solo il 42,85%.
Fiducia nel Governo nonostante le crisi, Draghi è il premier degli italiani
Dal report emerge che il sentiment nei confronti del Governo rimane molto positivo, al 60,82%, anche se in calo del 2,87%
Nonostante guerra, risalita dei contagi Covid, aumenti in bolletta, siccità e crisi di governo, insomma, “gli italiani continuano a guardare con fiducia a una sola persona, Mario Draghi”.
A spiegarlo è Tiberio Brunetti, fondatore di Spin Factor, che sottolinea però quanto sia “oggettivamente rischioso in termini di consenso il posizionamento politico di rottura abbracciato da Giuseppe Conte”.
L’ex premier, durante la prima ondata, “si era ritagliato uno spazio rassicurante su cui ha costruito intelligentemente una larga popolarità”.
Apparendo come una “figura paterna” per “una comunità disorientata e impaurita, in preda a lockdown e restrizioni”.
“I panni del contestatore che meno gli si addicono. Risulta più credibile nella casella governista, occupata peraltro ora da Luigi Di Maio, che in quella antagonista come Alessandro Di Battista“, sottolinea l’esperto.
Gli italiani chiedono aiuti economici, disinteresse verso la crisi di governo
Dalle opinioni raccolte, comunque, è chiaro che “gli elettori in questo momento hanno bisogno di fatti e non di polemiche, da cui Mario Draghi si tiene sapientemente alla larga”.
Dall’analisi semantica effettuata in relazione alle conversazioni online sul Governo, emergono infatti richieste concrete da parte degli italiani.
Le parole chiave di questo periodo sono decreto aiuti, salario minimo, reddito di cittadinanza. Provvedimenti di sostegno economico di un popolo preoccupato per i prossimi mesi.
E solo lo 0,32% degli italiani parla di elezioni anticipate. Un segnale di forte rottura tra il Paese reale e le discussioni dei leader dei principali partiti.