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POLITICA ESTERA

Donald Trump verso un'altra incriminazione per l'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021: avvisati i legali

Ai legali di Trump è stato detto di attendersi un'altra incriminazione contro l'ex presidente per l'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021

Pubblicato:

Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe essere oggetto di una seconda incriminazione per l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021.

L’ex presidente verso altra incriminazione

Gli avvocati di Trump, riferisce l’Ansa, sono stati visti negli uffici del procuratore speciale Jack Smith giovedì 27 luglio, nel giorno in cui il gran giurì che si occupa del caso di Trump per il 6 gennaio è riunito.

Secondo quanto riportato da Nbc News, infatti, gli avvocati di Trump, Todd Blanche e John Lauro, avrebbero incontrato i pubblici ministeri nell’ufficio del procuratore speciale Jack Smith. 

Durante le indagini i pubblici ministeri hanno interrogato i testimoni sugli ultimi incontri di Trump tra dicembre 2020 e gennaio 2021.

Tra le domande anche il coinvolgimento di Donald Trump nel piano e i motivi del perché non abbia respinto i suoi elettori delusi prima dell’assalto.

L’ammissione del magnate

L’ex presidente Donald Trump ha annunciato di aver ricevuto una lettera nella quale veniva informato di un gran giurì che stava esaminando il suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e gli sforzi per ribaltare le elezioni del 2020.

La sede del Dipartimento di Giustizia, a Washington, DC

Il consigliere speciale Jack Smith ha già ottenuto un atto d’accusa contro l’ex presidente, accusandolo in un tribunale della Florida di presunta cattiva gestione di documenti riservati dopo aver lasciato il suo incarico alla Casa Bianca.

Le accuse a suo carico includono la conservazione intenzionale di informazioni inerenti la difesa nazionale, la cospirazione per ostacolare la giustizia e false dichiarazioni, secondo una copia dell’atto d’accusa diffusa dalla stampa Usa.

Trattasi, nello specifico, di documenti che Trump custodiva nella sua residenza a Mar-a-Lago, Florida, sequestrati dall’Fbi in un raid che risale all’agosto 2022.

Le sue parole

Trump ha dichiarato giovedì 27 luglio in un post su Truth Social che i suoi avvocati hanno avuto un “incontro produttivo” con i pubblici ministeri del Dipartimento di Giustizia.

Ha sottolineato che i suoi avvocati hanno spiegato in dettaglio “che non ho fatto nulla di sbagliato, sono stato consigliato da molti avvocati e che un’accusa nei miei confronti non farebbe che distruggere ulteriormente il nostro Paese”.

“Nessuna indicazione di avviso è stata data durante la riunione – Non fidarti delle Fake News su nulla!” ha scritto.  

Fonte foto: ANSA

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