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POLITICA ESTERA

Donald Trump si paragona a Nelson Mandela su Truth: "Vogliono mettermi in carcere per aver detto la verità"

Dopo aver attaccato un giudice di New York, Donald Trump si è paragonato a Nelson Mandela in un lungo post su Truth, il social network di sua proprietà

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Donald Trump torna a far parlare di sé. In un post pubblicato su Truth, il suo social network, l’ex presidente degli Stati Uniti ha accusato un giudice di New York di violare i suoi diritti previsti nel Primo Emendamento, paragonandosi a Nelson Mandela: “Dobbiamo salvare il Paese da questi funzionari politici mascherati da giudici, e sono disposto a rinunciare alla mia libertà per questa causa”, ha scritto il tycoon.

Donald Trump e il paragone con Nelson Mandela

“Se vogliono mettermi in carcere per aver detto la verità, diventerò un moderno Nelson Mandela”, ha scritto Trump su Truth, il social network di sua proprietà che recentemente ha debuttato in borsa.

Il commento del candidato repubblicano in corsa alla Casa Bianca fa riferimento all’ordine impostogli dal giudice Juan Merchan di non attaccare i testimoni e i giurati del processo per i soldi alla pornostar Stormy Daniels, che dovrebbe aprirsi prossimo il 15 aprile.

L’account di Donald Trump sulla piattaforma Truth Social

Secondo l’accusa, L’ex coniglietta di Playboy e la collega Karen McDougal sarebbero state pagate illegalmente da Trump durante la sua precedente campagna elettorale affinché non rivelassero le relazioni avute con lui.

Il debutto in borsa del social Truth

Lo scorso martedì 2 aprile, la Trump Media & Technology Group, l’azienda dell’ex presidente che gestisce il social network Truth Social, ha fatto il suo debutto sui mercati finanziari.

L’operazione è stato un successo: le azioni hanno raggiunto un valore massimo di 79,38 dollari l’una, portando la valutazione dell’azienda a quasi 10 miliardi di dollari, come riporta il Post. A fine giornata la Trump Media valeva 8 miliardi.

Molte delle azioni sono state acquistate dai sostenitori del tycoon e sono state definite “meme stocks”, azioni “meme” la cui popolarità è legata a fattori indipendenti dalle dinamiche finanziarie.

I 50 milioni di dollari raccolti per la campagna elettorale

Nel frattempo, l’ex presidente Usa ha raccolto 50,5 milioni di dollari nell’evento organizzato in Florida dal miliardario John Paulson nella serata di sabato 6 aprile, come riferito dal New York Times.

La cifra è quasi il doppio dei 26 milioni raccolti da Joe Biden in un evento con Bill Clinton e Barack Obama.

La raccolta fondi, ospitata nella casa di Paulson, ha fatto seguito a una spinta concertata da parte della campagna di Trump per affrontare la disparità finanziaria con il Presidente Biden e i Democratici, mentre entrambi i partiti si preparano per le elezioni generali.

Fonte foto: ANSA

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