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CRONACA ESTERA

Donald Trump è in stato di arresto. L'ex presidente Usa saluta i suoi sostenitori: "Udienza surreale"

Trump è arrivato a Manhattan, è in stato di arresto. Previste impronte digitali e codice identificativo, ma niente foto segnaletiche

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

L’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, è formalmente in stato di arresto. Dovrà rispondere di 35 capi d’accusa. Secondo quanto trapelato, è in corso l’identificazione, che prevede il prelievo delle impronte digitali. Non sono previste le foto segnaletiche.

“Trump ha chiesto le foto segnaletiche”

L’ex presidente Donald Trump è arrivato all’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, dove è in arresto e sotto la custodia della polizia.

Successivamente sarà portato in un’aula di tribunale: un’apparizione che dovrebbe essere rapida ma che rappresenta, come nota la Cnn, un momento storico nella storia degli Stati Uniti.

Come scrive l’Adnkronos, non si sa se saranno prese le foto segnaletiche, dal momento che l’ex presidente non è a rischio di fuga. Anche se, sottolineano fonti citate dalla Cnn, l’ex presidente aveva detto che voleva che gli facessero le foto segnaletiche. Il tycoon vorrebbe sfruttare a suo favore l’immagine utilizzandola per i manifesti elettorali della campagna 2024.

Le parole del magnate

“Mi dirigo a Lower Manhattan, al tribunale. Sembra così surreale – wow, stanno per arrestarmi. Non posso credere che questo stia accadendo in America. Maga!”.

Si conclude così, con l’ormai il noto acronimo di Make America Great Again, il testo postato dall’ex presidente Usa Donald Trump sul suo canale Truth Social mentre si dirigeva verso l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan per affrontare il processo.

L’ex presidente saluta i suoi sostenitori a Manhattan

Il commento di Joe Biden

Alla domanda dei cronisti, l’addetto stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha spiegato che il presidente Joe Biden è ovviamente a conoscenza dell’incriminazione del suo predecessore ma passerà la giornata “concentrandosi sul popolo americano come fa ogni giorno”.

Nello specifico, Biden si incontrerà questo pomeriggio con il suo Council of Advisors on Science and Technology per una discussione sull’intelligenza artificiale.

“Non colpevole”

Donald Trump si è dichiarato “non colpevole” dei 34 capi di imputazione per il caso della pornostar Stormy Daniels.

Come era stato anticipato, dopo il suo arresto Donald Trump non è stato ammanettato. E non gli sono state fatte neanche le classiche foto segnaletiche, come invece il tycoon aveva richiesto.

Tuttavia, secondo quanto riferito dalla Nbc News, sull’ex presidente pende la grave accusa di “cospirazione”. Secondo il procuratore Bragg, le azioni illegali compiute da Donald Trump quando ha versato denaro a persone perché non rivelassero questioni “imbarazzanti” che lo riguardavano in vista della campagna elettorale del 2016 configurano un atto di “cospirazione”.

Sempre secondo l’emittente Usa, tra i 34 capi di imputazione ci sarebbe il pagamento di un’altra donna: l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal.

Il magnate torna in Florida

Conclusa l’udienza, l’ex presidente Donald Trump ha lasciato il tribunale di Manhattan diretto all’aeroporto di New York, da dove si imbarcherà per la Florida.

L’ex presidente parlerà un evento pubblico a Palm Beach.

La nuova udienza si terrà il 4 dicembre, l’inizio del processo nel 2024.

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