Nuovo Parlamento, La Russa presidente del Senato: alla Camera servirà il 4° scrutinio (col quorum più basso)
Diretta live del voto in Parlamento per eleggere i presidenti di Camera e Senato in apertura della XIX legislatura
La XIX legislatura della Repubblica italiana prende il via. Oggi, giovedì 13 ottobre, il Parlamento è stato convocato per la prima volta dopo le elezioni politiche del 25 settembre per eleggere i nuovi presidenti di Camera e Senato. La grande novità dei due organi previsti dalla Costituzione risiede nella riduzione degli eletti: il numero dei parlamentari è infatti sceso a 600, con 400 deputati (anziché 630) e 200 senatori (anziché 315). I favoriti per le due presidenze, alla vigilia, erano Riccardo Molinari alla Camera e Ignazio La Russa al Senato.
Quest’ultimo è stato effettivamente eletto, il primo invece è ancora in attesa.
Le tre votazioni alla Camera, infatti, hanno risentito del quorum elevato: venerdì 14 ottobre, quando si abbasserà, conosceremo il presidente. Sullo sfondo, intanto, Molinari sembra essere insidiato dal collega di partito, Lorenzo Fontana.
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Il racconto della giornata
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Camera, fumata nera anche al terzo scrutinio
Fumata nera anche per quel che riguarda il terzo scrutinio: nessun nome ha superato la maggioranza dei due terzi dei voti. Il presidente della Camera sarà eletto domani, quando scenderà il quorum: basterà la maggioranza assoluta.
La quarta votazione è prevista per venerdì 14 ottobre, alle 10:30.
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Camera, parla Fontana: "Non so nulla"
Intercettato dai giornalisti, Lorenzo Fontana ha risposto in merito a una sua possibile proclamazione a presidente della Camera: “Non so niente, so di Giorgetti alla Juventus e io al Verona. È ancora in divenire, la notte è lunga“, ha aggiunto il vicesegretario della Lega.
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Camera, al via lo spoglio: è il terzo della giornata
Finita la terza votazione per eleggere il presidente della Camera: è in corso lo spoglio. In questa votazione è richiesto il quorum dei 2/3 dei votanti.
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Rapporti tesi tra Forza Italia e Fratelli d'Italia dopo l'elezione di La Russa
Secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita fonti vicine al partito di Giorgia Meloni, ci sarebbe grande insofferenza tra i senatori di Fratelli d’Italia nei confronti dei colleghi di Forza Italia per quanto successo oggi in Aula durante il voto per l’elezione del presidente del Senato, IgnazioLaRussa: “Il rischio – fanno sapere i ‘meloniani’ – è che tale disagio potrebbe incidere mercoledì prossimo sulle scelte delle nomine che ci saranno per l’ufficio di presidenza”.
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Incontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini alla Camera
L’accordo non è ancora chiuso tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. I leader si stanno incontrando in vista del quarto scrutinio che si svolgerà domani alla Camera, votazione in cui il centrodestra punta a incassare il successore di Roberto Fico. L’intesa prevede che la carica vada alla Lega e nel partito, nelle ultime ore, scendono le quotazioni di Riccardo Molinari mentre salgono quelle del vice di Salvini, il veneto Lorenzo Fontana. Secondo quanto appreso dall’Ansa, Meloni e Salvini sarebbero a colloquio in questo momento.
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Sorpresa alla Camera: ora il favorito è il leghista Lorenzo Fontana
Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e più volte ministro, sarebbe in pole position per la presidenza della Camera. Lo apprende l’Ansa da diverse fonti parlamentari.
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L'annuncio di Silvio Berlusconi: nessun ministero a Licia Ronzulli
Nessun ministero a Licia Ronzulli, la trattativa è finita. Lo conferma Silvio Berlusconi al Corriere della Sera: “Nessun ministero alla Ronzulli – ha ribadito – e non va bene perché non si devono dare i veti“.
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Al via la 3^ votazione alla Camera per eleggere il presidente
Inizia la prima chiama per appello nominale in occasione del terzo scrutinio per l’elezione del presidente dell’Assemblea di Montecitorio. Occorre la maggioranza dei due terzi dei voti, computando tra i voti anche le schede bianche. Difficile che la situazione si sblocchi oggi, molto probabilmente il presidente della Camera sarà eletto domani.
Oggi, con questo quorum, servono infatti 267 voti: il centrodestra conta 237 deputati.
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Il video di Berlusconi barcollante dopo il voto al Senato diventa virale
Nel frattempo, è diventato virale il video di Silvio Berlusconi, barcollante dopo essere uscito dal catafalco installato nell’aula del Senato, durante le operazioni di voto.
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Ignazio La Russa dopo l'elezione: "Se sono contento? Una Pasqua!"
“Contento? ‘Na Pasqua, ‘na Pasqua“. Così il nuovo presidente del Senato, Ignazio La Russa, prima di entrare negli uffici del suo partito alla Camera, ha risposto ai giornalisti.
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Giorgia Meloni è rientrata alla Camera
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è rientrata a Montecitorio, dove alle 17 è in programma il terzo scrutinio per l’elezione del presidente della Camera. Meloni si è diretta agli uffici del suo Gruppo.
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Camera, la strategia del Pd per evitare un caso La Russa bis
A fronte di quanto accaduto al Senato, con l’elezione di Ignazio La Russa, tra i deputati del Pd – raccolti nei capannelli in Transatlantico – sta iniziando circolando l’ipotesi di non votare più scheda bianca all’elezione del presidente della Camera ma convergere su un nome. Tale soluzione, come spiega un deputato, servirebbe a fare “chiarezza su chi sta votando con il centrodestra“. Lo riporta l’Ansa.
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Camera, seconda fumata nera: salta ancora l'elezione del presidente
Fumata nera alla Camera anche nella seconda votazione per l’elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto dei 2/3 dei partecipanti al voto, per far scattare l’elezione. Servirà una nuova votazione, già prevista alle 17: sarà l’ultima per oggi.
Ecco i numeri, il quorum richiesto era di 259 voti:
- schede bianche: 365
- schede nulle: 7
- voti dispersi: 7
- Enrico Letta: 4
- Riccardo Molinari: 3
- Nicola Stumpo: 2
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Iniziato il secondo scrutinio alla Camera
Nel frattempo è iniziato il secondo scrutinio relativo all’elezione del presidente della Camera.
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Giorgia Meloni lascia la Camera "per motivi personali"
Dopo aver partecipato al secondo scrutinio per l’elezione del presidente della Camera, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha lasciato Montecitorio. Uscendo, ha spiegato di andare via “per cose personali“.
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La rabbia di Enrico Letta per i voti dall'opposizione a La Russa
“Irresponsabile oltre ogni limite il comportamento di quei senatori che hanno scelto di aiutare dall’esterno una maggioranza già divisa e in difficoltà. Il voto di oggi al Senato certifica tristemente che una parte dell’opposizione non aspetta altro che entrare in maggioranza”. Lo scrive su Twitter il segretario Pd, Enrico Letta.
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La Russa e il passaggio sull'importanza del 25 aprile
Nel suo discorso, Ignazio La Russa ha dichiarato che “ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il 1° maggio e il 2 giugno“.
“Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia – ha proseguito – che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità”.
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Iniziata la seconda votazione alla Camera
Intanto, alle 14, è iniziata la seconda votazione per eleggere il presidente della Camera. In questa votazione il quorum richiesto è sempre quello dei 2/3 dei votanti: obiettivo difficile da raggiungere.
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I passaggi del discorso di Ignazio La Russa: dai miliatri in Afghanistan a Pertini
Ecco le frasi più significative di Ignazio La Russa nel suo discorso:
- “Il ringraziamento deferente va al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ho apprezzato da prima che diventasse presidente”;
- “Non c’è una sola parola di quello che ha detto che non abbia meritato il mio applauso”, ha detto riferendosi a Liliana Segre “che non voglio chiamare presidente provvisorio ma presidente morale”;
- “Vorremmo che il clamore delle armi lasciasse il posto alle trattative, che però non possono esserci senza giustizia. Non può esserci pace senza giustizia”, ha detto parlando della guerra in Ucraina;
- “Sarò inflessibile nel difendere allo stesso modo i diritti della maggioranza e dell’opposizione, mi troverete pronto”;
- “Un pensiero alle donne e agli uomini in divisa: sono la bandiera dell’Italia nel Paese e nel mondo, ideali di pace e sicurezza. Nella mia lunga vita politica i momenti più toccanti e che ricordo con più tristezza e dedizione sono quando ho portato sulle mie spalle le bare dei soldati in Afghanistan e a loro e a tutti i caduti di ogni guerra va il mio deferente omaggio”;
- “Grande rispetto per il sommo Pontefice che ci ha dato un’indicazione spirituale e morale per cercare di battere La povertà: il lavoro ben remunerato”;
- “Nella vita è necessario saper lottare non solo senza paura ma anche senza speranza. Una frase (di Sandro Pertini, ndr) che mi ha sempre ispirato su come comportarmi, una frase di un presidente di estrazione non proprio come La mia”;
- “Luigi Calabresi rappresenta meglio più di tutti le vittime di quella stagione di violenze e terrorismo politico, spesso giovani morti perché credevano in ideali e sono stati uccisi per questo”;
- “Non sarò uomo di parte e di partito”, non resterò “abbarbicato a idee immutabili senza tradirle, impegno non solo mio, ma della mia parte politica. Un insegnamento che a livello personale ho preso da mio padre che è stato senatore e che a livello politico ho preso in particolare da un uomo che mi ha insegnato i valori del dialogo e dell’armonia: l’onorevole Pinuccio Tatarella”.
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La Russa, primo discorso da presidente del Senato: rose bianche per Liliana Segre
Ignazio La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L’esponente di Fratelli d’Italia ha portato un mazzo di rose bianche a Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell’opposizione.
Nel suo primo discorso da presidente del Senato ha dichiarato: “Non ci crederete, ma non l’ho preparato minimamente un discorso. Ma certamente, prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato e quelli che si sono astenuti. E, se mi consentite, quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza di centrodestra“.
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Il Pd striglia i senatori di opposizione che hanno votato per La Russa
“Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell’opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l’elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza”. Lo scrive su Twitter il senatore e coordinatore della segreteria Pd, Marco Meloni.
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La Russa presidente coi voti dell'opposizione: parla Renzi
“Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra”. Lo dichiara il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, commentando l’elezione di Ignazio La Russa presidente del Senato.
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La nota di Meloni su La Russa: "Eletto un patriota"
Giorgia Meloni ha rilasciato una dichiarazione sull’elezione di Ignazio La Russa: “Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti. È un politico dall’intelligenza rara e dalla tenacia altrettanto introvabile. Un uomo orgoglioso della sua identità politica ma che ha sempre saputo mettere il senso delle istituzioni al servizio di tutti gli incarichi che ha ricoperto nella sua carriera. E che siamo certi farà altrettanto bene, con autorevolezza, competenza e imparzialità, alla Presidenza del Senato. Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti”.
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Proclamazione di La Russa, arriva l'ufficialità di Liliana Segre
Applauso dai banchi della maggioranza nel momento in cui Ignazio La Russa ha ottenuto i 104 voti necessari all’elezione. La Russa non era presente in Aula. Semi-vuoti i banchi di Forza Italia. Poco dopo, Liliana Segre ha ufficializzato la proclamazione dell’esponente di Fratelli d’Italia alla presidenza del Senato.
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La Russa presidente del Senato anche con i voti dell'opposizione
Elezione del presidente del Senato: il centrodestra ha 115 senatori e La Russa ha preso 116 voti. La gran parte dei senatori di Forza Italia, però, non ha votato, motivo per cui La Russa deve aver ricevuto voti anche dalle opposizioni. Lo spiega YouTrend.
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I voti presi da Ignazio La Russa
Ecco i numeri del 1° scrutinio, quorum a 104:
- Ignazio La Russa: 116
- Roberto Calderoli: 2
- Liliana Segre: 2
- Schede bianche: 66
- Schede nulle: 0
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Ignazio La Russa eletto presidente del Senato
Ignazio La Russa è il presidente del Senato della XIX legislatura. Il ritratto del fedelissimo di Giorgia Meloni.
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Inizia lo spoglio, attesa per la Russa
Conclusa la votazione per l’elezione del presidente del Senato, inizia ora lo spoglio. Per l’elezione al primo scrutinio è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea, pari a 104 voti. Attesa per Ignazio La Russa.
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Calenda sullo scontro Berlusconi-La Russa
“Forza Italia che non vota, Berlusconi sì, però poi manda aff****** il candidato Presidente del Senato. Se questo è il debutto siamo messi male. Forza Italia/Lega hanno come unico obiettivo il logoramento della Meloni. Le condizioni del paese dovrebbero suggerire maggiore serietà”. Lo ha scritto su twitter Carlo Calenda, rilanciando il video dello scambio in Senato tra Silvio Berlusconi e Ignazio La Russa.
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Senato, si spacca Forza Italia? Berlusconi e Casellati votano, il resto del partito no
Mentre è ancora in corso la chiama dei senatori per esprimere il voto sul presidente del Senato, per Forza Italia sotto il catafalco sono passati solo il leader, Silvio Berlusconi, e la presidente uscente, Elisabetta Casellati. Pur presenti numerosi in Aula, i senatori azzurri – quando si è alla lettera ‘R’ nella votazione in ordine alfabetico – continuano a non rispondere alla chiama. Anche la Ronzulli non ha votato.
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Berlusconi vota al Senato: applausi da Fratelli d'Italia
Silvio Berlusconi alla fine ha deciso di votare per la presidenza del Senato alla seconda chiama, accompagnato al catafalco dalla senatrice Daniela Santanchè. Ancora claudicante, all’uscita dal ‘seggio’ ha perso per qualche istante l’equilibrio. Subito dopo si è fermato in Aula per parlare con i suoi. il tutto tra gli applausi dai banchi di Fratelli d’Italia.
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Dietrofront di Forza Italia, Silvio Berlusconi vota: il messaggio ai suoi
Forza Italia potrebbe partecipare al voto previsto oggi in Senato, per l’elezione del presidente di Palazzo Madama, nonostante per ora non stia rispondendo alla chiama. Lo stesso Silvio Berlusconi – che ha riunito i suoi – avrebbe invitato gli azzurri a recarsi in Aula per il voto: “Dobbiamo stare uniti, prenderemo dei ministeri importanti”, è quanto avrebbe assicurato.
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Senato, Berlusconi cerca Salvini in aula: fitto colloquio tra i due alleati
Silvio Berlusconi, durante la votazione al Senato, è entrato in Aula e si è messo alla ricerca di Matteo Salvini. I due leader del centrodestra, come riporta l’Ansa, hanno parlato fitto per un paio di minuti, poi si sono aggiunti Paolo Sisto e Gianfranco Micciché.
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Senato, Forza Italia non partecipa al voto
Al Senato, Forza Italia non ha risposto alla prima chiama per l’elezione del presidente del Senato. C’è ancora insoddisfazione nel partito di Silvio Berlusconi per lo stato della trattativa su presidenze e Governo.
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Camera, fumata nera nella prima votazione
Fumata nera nell’Aula della Camera nella prima votazione per l’elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto di 267 voti, i 2/3 dei componenti dell’Assemblea, per far scattare l’elezione.
In tutto si sono contate 368 schede bianche e 10 nulle.
Riccardo Molinari ha ottenuto 4 preferenze, Enrico Letta – segretario del Pd in uscita – 3.
Servirà una nuova votazione, già prevista alle 14.
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Camera, verso la fumata nera alla prima chiama: oggi previsti altri due scrutini
Il secondo e il terzo scrutinio si svolgeranno nella giornata odierna, rispettivamente alle 14 e alle 17. Il quarto scrutinio, quello che dovrebbe eleggere Riccardo Molinari presidente della Camera, si terrà invece domani.
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Camera, anche le opposizioni votano scheda bianca
Anche le opposizioni voteranno scheda bianca al primo scrutinio per l’elezione del nuovo presidente della Camera. È questa l’indicazione arrivata ai gruppi di Pd, Terzo Polo, Alleanza Verdi e Sinistra, M5S.
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Camera, il centrodestra vota scheda bianca
Intanto, alla Camera l’indicazione per il centrodestra è di votare scheda bianca nel primo scrutinio. Questo perché nei primi tre scrutini il quorum richiesto è molto alto (2/3) e il centrodestra, da solo, non può contare sui numeri necessari. Dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Dunque, i numeri del centrodestra consentono di puntare all’obiettivo dell’elezione del nuovo presidente della Camera a partire dal quarto scrutinio, che si svolgerà domani. Ed è quindi domani che dovrebbe essere eletto Riccardo Molinari.
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Il discorso di Liliana Segre: citati Mattarella e Papa Francesco, il passaggio sulla Marcia su Roma
Presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre, salutata con una standing ovation dall’Aula, è iniziata la prima seduta del Senato della XIX legislatura. Accolta da una standing ovation, la presidente provvisoria ha salutato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, così come Papa Francesco e il presidente emerito, Giorgio Napolitano.
Dopodiché, la Segre ha ricordato il 100° anniversario dalla Marcia su Roma: “In questo mese di ottobre nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica. E il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziali a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato”.
Anche Ignazio La Russa, che dalla prima fila dei banchi del centrodestra sta ascoltando e prendendo appunti, si è alzato in piedi.
Quindi, il passaggio sulla guerra: “La pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino“.
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Molinari: "Io presidente della Camera? Non ne so nulla"
“Non so nulla”. Cos’ il capogruppo leghista uscente, Riccardo Molinari, interpellato sulla sua candidatura alla presidenza della Camera al momento dell’ingresso in Aula.
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Giorgia Meloni prima del voto: l'incontro con Berlusconi e la conferma su Molinari
“Tutto procede bene, state tranquilli, faremo velocemente“, ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, arrivando negli uffici del Gruppo a Montecitorio, rispondendo ai giornalisti che le domandavano delle presidenze delle Camere. Secondo quanto riferito dall’Ansa, la – probabile – futura premier avrebbe incontrato Silvio Berlusconi, proprio alla Camera.
E ancora, sulla presidenza della Camera: “Anche qui la situazione è tranquillissima. Mi pare che l’indicazione sia quella di Riccardo Molinari, punto a chiudere anche qui velocemente”.
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Ilaria Cucchi assente: ha il Covid
Assente Ilaria Cucchi. Su Facebook, la neo-eletta ha scritto di essere positiva al Covid: “Gli imprevisti della vita. Essere eletti in Senato e non poter partecipare alla seduta d’insediamento per via del covid. Avrei voluto stringere la mano a Liliana Segre, stamattina. Sarebbe stato per me il modo più bello di iniziare questa nuova avventura. Ma ci saranno presto altre occasioni. Cercherò di essere la vostra voce. Di tutti voi che mi avete supportata in questi anni, che mi avete dato fiducia. Di tutti voi che credete nell’importanza di difendere i diritti umani, sociali e civili. Sono onorata, emozionata e lavorerò con serietà e dedizione. Ci riuscirò perché saprò che siete con me”.
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Attesa per il discorso di Liliana Segre al Senato
Liliana Segre presiede la seduta del Senato (qui vi abbiamo spiegato perché proprio lei). In completo di velluto blu, sta rivedendo il discorso da pronunciare davanti ai senatori.
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Al via la prima votazione alla Camera
Al via nell’Aula della Camera la prima votazione per l’elezione del presidente. La votazione è segreta e per schede, e avviene nei ‘catafalchi’ montati tra il banco del governo e quello della presidenza. Per questa votazione è necessaria la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell’Assemblea.
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Le dichiarazioni di Salvini prima del voto in Senato
“Oggi il centrodestra darà mostra di compattezza, lealtà e unità. Calderoli è un grande ma se c’è da fare un passo di lato lo facciamo”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, entrando al Senato per la seduta iniziale della XIX legislatura.
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L'annuncio di Calderoli: "Passo indietro
Il nuovo presidente del Senato dovrebbe essere Ignazio La Russa. Lo conferma Roberto Calderoli, uno degli alfieri della Lega, che ripreso dall’Ansa dichiara: “C’è l’accordo sul nome di La Russa. Volentieri, faccio un passo indietro per il bene del Paese”.
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Come funziona lo spoglio alla Camera
Rosato ha comunicato i deputati segretari che lo assisteranno nello spoglio delle schede per l’elezione del presidente della Camera. Si tratta dei deputati Silvana Comaroli, Luca Pastorino, Eugenio De Maria e Alessandro Colucci, tutti segretari nella scorsa legislatura. Oggi si terranno tre votazioni. Dopo la prima, la seconda sarà convocata alle 14 e la terza alle 17. Per questa votazioni è richiesta la maggioranza dei 2/3.
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Il discorso di Ettore Rosato prima del voto alla Camera
Il presidente provvisorio della Camera, Ettore Rosato, ha aperto la prima seduta della Camera della XIX, che è dunque ufficialmente iniziata. Nel suo discorso ha citato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: i primi applausi sono stati per lui. A seguire, applausi anche per Roberto Fico, presidente della Camera uscente, e per Liliana Segre, presidente provvisorio del Senato. Rosato ha poi rivolto un saluto a tutti i parlamentari della precedente legislatura che non si sono ricandidati o che non sono stati eletti, sottolineando infine il contesto internazionale, bellico ed economico, in cui nasce il nuovo Parlamento.
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I favoriti dopo il vertice del centrodestra: Molinari e La Russa
Ma chi sono i favoriti? Il prossimo presidente del Senato dovrebbe essere Ignazio La Russa, che dovrebbe aver vinto anche le resistenze della Lega, con Matteo Salvini che avrebbe insistito per Roberto Calderoli.
Il prossimo presidente della Camera potrebbe essere comunque un esponente del Carroccio, Riccardo Molinari.
Giovanbattista Fazzolari, no dei colonnelli di Fratelli d’Italia che da giorni lavorano al fianco di Giorgia Meloni, ha confermato i nomi, ripreso dall’Ansa. Non resta che attendere la votazione per eventuali sorprese.
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Come funzionano le votazioni alla Camera e al Senato
La Camera dei Deputati è stata convocata alle ore 10 di giovedì 13 ottobre: la prima seduta è presieduta da Ettore Rosato, di Italia Viva, in quanto vicepresidente più anziano nella legislatura che si è appena conclusa.
Il ‘rito’ prevede prima la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza, poi la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e quindi la proclamazione dei deputati eletti. Solo dopo questi passaggi inizierà la votazione per eleggere il nuovo presidente.
Lo scrutinio è segreto. Considerata la maggioranza richiesta nelle prime tre votazioni (due terzi, computando tra i voti anche le schede bianche), l’elezione è attesa dal quarto scrutinio in poi, quando basterà la maggioranza assoluta dei voti (ossia almeno 201). La coalizione di centrodestra può contare su ben 237 deputati su 400.
L’Aula del Senato è stata convocata alle ore 10:30. A presiedere la prima seduta sarà la senatrice a vita Liliana Segre: pur non essendo la più anziana a Palazzo Madama prenderà il posto dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che per le sue condizioni di salute non potrà adempiere a tale funzione.
L’elezione del presidente dovrebbe essere in questo caso più veloce rispetto alla Camera. Occorre il voto della metà dei membri del Senato più uno (104, compresi quelli a vita). Il centrodestra unito, potendo contare su 113 componenti, potrebbe dunque far eleggere la sua scelta già dal primo scrutinio.
In generale, la Costituzione prevede nei primi due scrutini la maggioranza dei senatori. Se non viene raggiunta, si procede nel giorno successivo a una terza votazione in cui è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti presenti (computando anche le schede bianche).
Nel caso in cui nessuno riporti tale maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti. A parità di preferenze, viene eletto il candidato più anziano di età.
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La XIX legislatura della Repubblica italiana prende il via. Oggi, giovedì 13 ottobre, il Parlamento è convocato per la prima volta dopo le elezioni politiche del 25 settembre per eleggere i nuovi presidenti di Camera e Senato. La grande novità dei due organi previsti dalla Costituzione risiede nella riduzione degli eletti: il numero dei parlamentari è infatti sceso a 600, con 400 deputati (anziché 630) e 200 senatori (anziché 315).