Guerra Ucraina Russia, ultime notizie di oggi: attacchi russi su Kharkiv, da Usa nuovi aiuti per 400 milioni
La guerra in Ucraina è arrivata al suo 518esimo giorno. Ecco tutti i principali aggiornamenti in diretta di mercoledì 26 luglio 2023
La guerra in Ucraina è giunta al 518esimo giorno. Nella notte ci sono stati esplosioni e attacchi con droni contro impianti industriali nelle regioni ucraine di Kharkiv e Sumy. Mentre vanno avanti le operazioni militari sul campo, tiene banco la questione dell’export del grano ucraino dopo la decisione della Russia di non rinnovare l’accordo: sul caso ci sarà oggi una riunione all’Onu, la Lituania offre i suoi porti sul Baltico come via alternativa al Mar Nero. Intanto gli Stati Uniti hanno approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 400 milioni di dollari.
Il racconto della giornata
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La Nato: “Intensifichiamo la sorveglianza nel Mar Nero con aerei e droni”
La Nato ha fatto sapere che sta intensificando la sorveglianza della regione del Mar Nero mentre condanna l’uscita della Russia dall’accordo che garantisce il passaggio sicuro delle navi che trasportano grano ucraino. L’annuncio è arrivato dopo la riunione del Consiglio Nato-Ucraina, un organismo istituito all’inizio di questo mese per coordinare la cooperazione tra l’Alleanza militare occidentale e Kiev. “Gli alleati e l’Ucraina hanno condannato fermamente la decisione della Russia di ritirarsi dall’accordo sul grano del Mar Nero e i suoi tentativi deliberati di fermare le esportazioni agricole dell’Ucraina da cui dipendono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo”, sottolinea la Nato. “La Nato e gli alleati stanno intensificando la sorveglianza e la ricognizione nella regione del Mar Nero, anche con aerei da pattugliamento marittimo e droni”, si legge nella nota.
L’accordo che ha consentito l’esportazione sicura del grano ucraino dal Mar Nero nell’ultimo anno è scaduto il 17 luglio dopo che la Russia si è dimessa con una mossa che per le Nazioni Unite colpisce “i più bisognosi ovunque”. Mosca ha suggerito che prenderebbe in considerazione la possibilità di rilanciare l’accordo se le richieste di migliorare le esportazioni dei propri cereali e fertilizzanti fossero state soddisfatte. Come parte di tale avvertimento, la Russia ha anche dichiarato che qualsiasi nave in viaggio verso i porti ucraini del Mar Nero sarebbe vista come obiettivo militare. -
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Nato: “Atteggiamento pericoloso della Russia nel Mar Nero”
La Nato ha condannato l’atteggiamento “pericoloso” della Russia nel Mar Nero e i suoi tentativi di bloccare le esportazioni di grano ucraino, dopo un incontro di emergenza con Kiev. La scorsa settimana la Russia ha abbandonato l’accordo cruciale sostenuto dalle Nazioni Unite che ha consentito all’Ucraina di esportare grano attraverso il Mar Nero dall’estate del 2022. Ha quindi iniziato a bombardare le aree portuali della città di Odessa, poi il porto ucraino di Reni, sul Danubio. “Gli alleati e l’Ucraina hanno condannato fermamente la decisione della Russia di ritirarsi dall’accordo sul grano del Mar Nero e i suoi deliberati tentativi di fermare le esportazioni agricole dell’Ucraina da cui dipendono centinaia di milioni di persone in tutto il mondo”, indica un comunicato stampa della Nato. Condannano anche “i recenti attacchi missilistici della Russia su Odessa, Mykolaiv e altre città portuali (dell’Ucraina), compreso il cinico attacco di droni di Mosca contro le strutture di stoccaggio del grano a Reni”, porto molto vicino al confine romeno, continua il testo.
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Mosca all'Onu: "Kiev usa porti e granai per scopi militari”
“Le autorità di Kiev hanno utilizzato le strutture portuali e i granai per scopi militari”. Lo ha detto il primo vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky. Nel suo discorso alla sessione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il diplomatico russo ha fatto riferimento – riporta la Tass – a video postati sui social dagli ucraini: “Questi filmati mostrano come le munizioni e le attrezzature esplodano e detonino nei presunti granai delle strutture portuali, che l’Ucraina ha utilizzato per scopi militari sotto la copertura e in violazione dell’accordo sul Mar Nero”.
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Svezia: “C’è la Russia dietro la campagna sui roghi del Corano”
Vi sono attori statuali e semi statuali, compresa la Russia, dietro la campagna internazionale che prende di mira la Svezia per i roghi del Corano. Lo ha dichiarato oggi a Stoccolma il ministro per la Difesa civile, Carl Oskar Bohlin, sottolineando in una conferenza stampa che viene deliberatamente creata la falsa impressione di una diretta responsabilità dello Stato svedese mentre i roghi sono stati invece perpetrati da individui che hanno deboli connessioni con la Svezia. “Vediamo come questi eventi vengono presentati in modo completamente scorretto, con l’obiettivo e spesso un appello diretto a danneggiare gli interessi svedesi”, ha affermato Bohlin.
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Servizi di Kiev ammettono l’attacco al ponte di Crimea nel 2022
I servizi di sicurezza dell’Ucraina (Ssu) hanno ammesso il loro coinvolgimento nell’attacco al ponte di Crimea nell’ottobre 2022. L’ammissione di Vasyl Maliuk, capo dell’Ssu, è arrivata durante una cerimonia per il francobollo celebrativo dell’attività dei Servizi, riferisce Ukrainska Pravda. .
Ci sono state “molte operazioni, operazioni speciali, potremo parlare di alcune dopo la vittoria, altre non verranno mai discusse”, ha detto Maliuk. Rivolgendosi poi al direttore delle poste Ihor Smilianskyi, Maliuk ha notato che “indossa una t-shirt adatta. Mostra una delle nostre operazioni, l’attacco al ponte di Crimea dell’otto ottobre 2022”.
Il ponte, che unisce Crimea e terraferma Russa passando sullo stretto di Kerch, è poi stato nuovamente attaccato lo scorso 17 luglio.
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Nato condanna azioni russe nel Mar Nero, aumenta vigilanza
“Importante riunione del Consiglio Nato-Ucraina. Condanniamo il ritiro della Russia dall’accordo sul grano, la sua cinica arma della fame e le sue pericolose azioni nel Mar Nero. La Nato è unita – Gli alleati continuano ad essere impegnati per l’Ucraina e ad aumentare la vigilanza nella regione”. Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
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Russia: arrestato un professore contrario alla guerra
Boris Kagarlitsky, un professore dell’Alta Scuola di scienze socio-economiche di Mosca, è stato arrestato con l’accusa di “giustificazione del terrorismo“: lo scrive il Moscow Times citando il suo avvocato.
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Ok da ambasciatori in Ue a nuove sanzioni anti-Bielorussia
Via libera dei Rappresentanti dei 27 in Ue a nuove sanzioni contro la Bielorussia “a causa della situazione nel Paese e del coinvolgimento di Minsk nell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Ad annunciare l’ok arrivato alla riunione del Coreper è la presidenza di turno spagnola. Le misure restrittive includono l’inserimento nella black list europea di ulteriori entità e individui.
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Allarme aereo a Kiev e in alcune regioni
Un allarme aereo è scattato a Kiev e in alcune regioni ucraine: lo riporta su Telegram l’emittente di Stato Suspilne.
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Medvedev: "Guerra informatica contro la Russia"
”Contro la Russia è stata scatenata una guerra informatica dopo l’avvio dell’operazione militare speciale”. È quanto sostiene il vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo Dmitry Medvedev riferendosi alla guerra di aggressione che la Russia ha scatenato il 24 febbraio del 2022 contro l’Ucraina . Da allora ”sono aumentate le sfide e le minacce nel campo della sicurezza digitale”, ha affermato.
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Kiev, 2 morti e 3 feriti in attacchi russi nel Kherson
Due persone sono morte e altre tre sono rimaste feriti nell’ultimo giorno di attacchi russi nel Kherson. Lo scrive su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin. “Nell’ultimo giorno il nemico ha effettuato 55 bombardamenti, sparando 300 proiettili da mortai, artiglieria, ‘Grads’, carri armati, aerei, Atgm e droni – riferisce – L’esercito russo ha preso di mira i quartieri residenziali delle aree popolate della regione e il territorio di una delle imprese agricole nel distretto di Kakhov. A causa dell’aggressione russa, 2 persone sono morte e altre 3 sono rimaste ferite”.
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Lisovyi: "Dall'inizio della guerra distrutte 180 scuole"
Le forze russe hanno completamente distrutto 180 scuole in Ucraina dall’inizio dell’invasione e altri 1.300 istituti sono stati danneggiati: lo ha reso noto il ministro dell’Istruzione e della Scienza, Oksen Lisovyi, come riporta Ukrinform. “Ad oggi abbiamo 180 scuole che sono state completamente distrutte … e più di 1.300 sono state danneggiate e devono essere valutati da esperti per stabilire se possono essere ricostruite o meno”, ha dichiarato Lisovyi nel corso di una conferenza stampa. Il governo ucraino, ha aggiunto, ha stanziato 1,5 miliardi di grivnie (circa 36,7 milioni di euro) per allestire rifugi antiaerei prima dell’inizio del prossimo anno accademico. Attualmente, ha precisato, tre quarti delle scuole dispone di rifugi antiaerei. “Il 75% delle scuole è dotato di rifugi antiaerei, ma questo non significa che il 75% degli alunni possa riprendere gli studi. Si tratta di circa 9.000 scuole, mentre noi ne abbiamo 13.000 in totale. La nostra priorità è riprendere gli studi (offline), dove è consentito per motivi di sicurezza. Nelle regioni vicine alle zone di ostilità, le lezioni si svolgeranno online”, ha osservato Lisovyi.
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Putin in Cina ad ottobre
Il presidente russo Vladimir Putin sarà in Cina a ottobre e potrebbe anche partecipare al G20 di settembre in India. Lo afferma il Cremlino.