Guerra Ucraina Russia, tutte le notizie di oggi: Russia favorevole a eventuale mediazione di Berlusconi
Inizia a cadere la neve in molte regioni dell'Ucraina, dove almeno 10 milioni di civili sarebbero rimasti senza la corrente elettrica e l'acqua
È il 268esimo giorno di conflitto in Ucraina, dove continuano a cadere le bombe lanciate dai russi. Secondo quanto riportano le autorità di Kiev, almeno 10 milioni di civili sono ora senza corrente elettrica. Nel mentre c’è apprensione negli Stati Uniti per la sorte della giocatrice di basket Brittney Griner, condannata a nove anni di carcere per detenzione di droga, trasferita nella colonia penale della regione russa della Mordovia. L’amministrazione di Joe Biden ha da tempo avviato le trattative per la sua liberazione attraverso uno scambio di prigionieri.
Il racconto della giornata
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Onu esamina il video sui 10 prigionieri uccisi
L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) sta esaminando il video sui prigionieri russi uccisi in Ucraina, che secondo le accuse di Mosca sarebbero stati giustiziati. “Siamo a conoscenza dei video e li stiamo esaminando. Le accuse di esecuzioni sommarie dovrebbero essere prontamente, pienamente ed efficacemente indagate, e tutti gli autori ritenuti responsabili”, ha dichiarato Marta Hurtado, portavoce dell’ufficio Onu.
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Ue valuta nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia
La Commissione europea ha fatto sapere che sono al vaglio nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia “per la responsabilità per crimini di guerra” e per “l’utilizzo dei beni congelati” da parte dell’Ue. Lo ha detto il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders, in conferenza stampa dopo il Consiglio Affari Generali.
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Putin torna a dirigere il Consiglio di Sicurezza
Non succedeva dal 21 febbraio, quindi poco prima dell’invasione dell’Ucraina, che il presidente russo Putin presiedesse di persona il Consiglio di Sicurezza. Oggi, secondo quanto riportato dal sito di informazione russo Meduza, Putin è tornato a dirigere la riunione in presenza dopo mesi di collegamenti video. Al Consiglio di oggi si è discusso del miglioramento della difesa civile russa.
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Ucraina, metà del sistema elettrico fuori uso
Quasi la metà del sistema energetico ucraino è stato messo fuori uso dagli attacchi missilistici dei russi. Lo ha comunicato il ministro Denys Shmyhal durante un briefing con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis. “Solo il 15 novembre, la Russia ha lanciato circa 100 missili contro le città ucraine. Quasi la metà del nostro sistema energetico è stato disabilitato”, ha detto Shmyhal, secondo quanto riporta Unian.
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Mosca, "giustiziati 10 nostri soldati"
Oltre 10 soldati russi fatti prigionieri sono stati uccisi dagli ucraini con colpi d’arma da fuoco alla testa, secondo quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dall’agenzia Ria Novosti.
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Russia, nuovi attacchi a Donetsk e Lugansk
La Russia ha lanciato nuovi attacchi contro le postazioni ucraine in prima linea nelle regioni orientali di Donetsk e Lugansk. Lo rende noto l’esercito di Kiev. “Il nemico sta concentrando i suoi sforzi per ostacolare le nostre forze di difesa in aree specifiche, lanciando assalti in direzione di Bakhmut, Avdiivka e Novopavlivka”, ha detto Oleksandr Shtupun, portavoce dello stato maggiore delle forze armate ucraine.
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Orban contro le sanzioni Ue
Le sanzioni dell’Ue contro la Russia sono “un passo verso la guerra”: ne è convinto il premier ungherese Viktor Orban che è tornato a criticare la strategia di Bruxelles, ritenuta “pericolosa”. “Chiunque intervenga economicamente in un conflitto militare prende posizione”, ha aggiunto Orban durante la sua tradizionale intervista a una radio vicina al governo. “A poco a poco, stiamo scivolando verso la guerra”, ha insistito.
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L'allarme di Save the Children
Un genitore su due in Ucraina ha affermato che l’istruzione dei propri figli ha sofferto dopo che i ripetuti attacchi alle centrali elettriche in ottobre hanno lasciato più di 4,5 milioni di famiglie senza elettricità. Lo rileva un sondaggio di Save the Children. L’accesso dei minori all’istruzione è destinato a peggiorare drasticamente man mano che i combattimenti continuano intorno ai centri urbani e alle aree densamente popolate come Kiev. I continui attacchi alle infrastrutture energetiche nel mese di novembre hanno lasciato circa 10 milioni di famiglie in tutto il Paese senza elettricità.
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Cremlino: ok a un eventuale tentativo di mediazione di Berlusconi
Il Cremlino sarebbe pronto ad accogliere qualsiasi sforzo per giungere alla pace, compreso l’intervento di Silvio Berlusconi. Lo ha detto il portavoce del governo russo Dmitry Peskov, rispondendo a un giornalista che lo aveva interpellato in merito alle parole di Vittorio Sgarbi, su un eventuale tentativo di Berlusconi di mediare con Putin per “convincerlo alla pace”. Intenzione per il momento smentita da Forza Italia.
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Escluso vertice Putin-Biden
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, al momento non sarebbe previsto un vertice tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin. Ai giornalisti che lo hanno interrogato sul tema ha detto: “No, non si parla di un vertice… al momento”.
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Kiev: la guerra può finire prima della liberazione dei territori
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che la guerra potrebbe finire prima che l’Ucraina liberi tutti i territori occupati, durante un briefing con i giornalisti. Podolyak ha così replicato alle parole del capo di stato maggior americano Mark Milley secondo cui la probabilità di liberare con mezzi militari tutti i territori occupati dai russi è molto bassa.
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Almeno 10 milioni di ucraini senza luce e acqua durante le prime nevi
Gli attacchi missilistici sulle città ucraine nella giornata di giovedì hanno colpito le infrastrutture dell’Ucraina e spinto a vivere nel buio milioni di cittadini proprio mentre il freddo pungente inizia a farsi sentire. Non solo manca l’elettricità per 10 milioni di cittadini, come annunciato da Volodymyr Zelensky, in particolare a Kiev, Odessa, Vinnytsia e Sumy, ma c’è penuria d’acqua. Gli attacchi hanno coinciso con le prime nevi in molti centri abitati. Sul Paese continuano a piovere le bombe dopo la ritirata della Russia dalla regione di Kherson, reputata la peggiore sconfitta sul campo.