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Guerra Israele-Hamas, ultime news: tensione dopo l'uccisione di al-Arouri, Nasrallah minaccia "lotta continua"

Il conflitto tra Israele e Hamas è arrivato al giorno 90, strage di civili: il bilancio di morti e feriti

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REDAZIONE

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Scatta il 90esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. Il bilancio delle vittime palestinesi dovute al conflitto, in base ai dati forniti dal ministero della Salute di Gaza, è di oltre 22 mila morti, di cui almeno 7mila bambini (il rapporto delle Nazioni Unite attesta che il 70% delle persone uccise a Gaza sia composto da donne e bambini) e di oltre 53mila feriti. Allo stesso tempo Israele conta circa 1.150 morti dall’attacco del 7 ottobre, cifra rivista al ribasso.

All’indomani dell’uccisione di al-Arouri, numero due di Hamas, è alta tensione in Medio Oriente, con Nasrallah che promette “lotta senza limiti” a Israele. Secondo il leader degli Hezbollah si è infatti trattato di “evidente attacco di Israele”. Intanto gli alleati arabi minacciano pesanti rappresaglie e l’Egitto sospende la sua mediazione per la tregua e gli ostaggi.

Gli Usa condannano l’attacco in Iran vicino la tomba di Qassem Soleimani, sottolineando che assomiglia a un “attacco terroristico” del tipo portato avanti dall’Isis.

Il racconto della giornata

  1. Israele apre un'indagine sulle falle nella sicurezza che hanno permesso il massacro

    “Il capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Herzi Halevi, ha formato una squadra di ex ufficiali militari per indagare sui fallimenti dell’esercito che hanno portato al massacro di Hamas del 7 ottobre. La decisione arriva 90 giorni dopo che Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico nel sud di Israele”. Così scrive The Times of Israel.

  2. Gli aiuti non bastano: allarme Oms per la popolazione di Gaza

    “La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia”, denuncia il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, che chiede una tregua umanitaria. La situazione di Gaza, viene denunciato, è catastrofica. Il bilancio dei morti ha raggiunto le 22mila persone. I feriti sono 55mila e gli sfollati sono quasi 2 milioni.

  3. Alto funzionario Usa si dimette per protesta

    Tariq Habash, altro alto funzionario dell’amministrazione Biden, si è dimesso per protesta contro l’appoggio militare degli Usa a Israele.
    “Non posso rappresentare un’amministrazione che non valorizza allo stesso modo le vite umane. Non posso restare in silenzio mentre questa amministrazione chiude un occhio sulle atrocità commesse contro le vite di palestinesi innocenti, in quella che i principali esperti di diritti umani hanno definito una campagna genocida da parte del governo israeliano”. Così ha affermato Habash, che è palestinese americano.
    Si tratta della seconda defezione: a ottobre si era dimesso Josh Paul, del Dipartimento di Stato.

  4. Segretario di Stato Usa in Medio Oriente

    Antony Blinken, segretario di Stato Usa, è partito per un nuovo tour in Medio Oriente che comprende cinque Paesi arabi, Israele e la Cisgiordania: lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller.

  5. Per Israele dovranno essere quattro attori a gestire il futuro di Gaza

    Dovranno essere quattro gli attori che gestiranno in futuro della Striscia di Gaza: l’esercito israeliano, l’Egitto, una task force multinazionale e una coalizione di comitati palestinesi locali. Si tratta del piano elaborato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant che andrà in discussione a breve.

  6. Al-Arouri ucciso in un ufficio di Hamas a Beirut

    Il numero due di Hamas Al-Arouri, ucciso a Beirut in un attacco israeliano si trovava, secondo quanto riferito da Hezbollah alla Dpa, in un vecchio ufficio del gruppo terroristico nella capitale libanese al momento della sua morte.

  7. Nessun contatto con Congo per trasferimenti da Gaza

    Gli appelli lanciati da ministri israeliani a incoraggiare un trasferimento volontario dei palestinesi da Gaza sono ”illusioni” e “Israele non è impegnato in alcun contatto con alcun Paese su questa questione, Congo incluso”. Ad affermarlo è una fonte politica autorevole israeliana citata da Haaretz.

  8. Isis, 'colpire ovunque ebrei e cristiani'

    “Colpire ovunque ebrei e cristiani”: è l’appello lanciato dal portavoce dell’Isis, Abu Hudhayfah Al-Ansari, in un messaggio audio di oltre 30 minuti incentrato sul conflitto israelo-palestinese. L’audio, diffuso dal canale ufficiale al Furqan, è intitolato “uccideteli ovunque li troviate”, riferiscono i network che monitorano il jihadismo online.

  9. Ministero Sanità di Hamas, bilancio morti a Gaza sale a 22.438

    Secondo il Ministero della Salute di Hamas, il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra con Israele è salito a 22.438.

  10. Più di mille persone ai funerali di Arouri a Beirut

    Circa 1.500 persone hanno partecipato a Beirut ai funerali di 7 esponenti di Hamas, tra cui Saleh Arouri, indicato come il numero due del movimento islamico, uccisi due giorni fa nella periferia sud della capitale libanese in un raid attribuito a Israele. Le esequie sono in corso nel quartiere di Tariq Jdide e il corteo si sta spostando verso il vicino campo profughi palestinese di Shatila, dove sorge il “cimitero dei martiri” palestinesi. Lo riferisce l’Ansa.

  11. Onu, preoccupano inviti a palestinesi a lasciare Gaza

    L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto “molto preoccupato” per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza. Sono “molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi”, ha scritto su X aggiungendo che “l’85% delle persone a Gaza sono già sfollate interne. Hanno il diritto di tornare alle loro case. La legge internazionale vieta il trasferimento forzato di persone protette all’interno o la deportazione dal territorio occupato”.

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  12. Casa israeliana colpita da un missile sparato dal Libano

    Una casa nella città israeliana settentrionale di Metula è stata colpita da un missile anticarro sparato dal Libano. Lo riferisce il capo del consiglio comunale della città citato da Haaretz.

  13. Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza

    Le forze israeliane “hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l’uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone”. Lo scrive su X l’organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L’organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all’attacco, parlando di “panico e paura tra gli sfollati”.

  14. 14 morti in raid vicino zona evacuazione Gaza

    Al Jazeera – ripresa dall’Ansa – riferisce che stanotte “ci sono stati costanti bombardamenti vicino alla zona di evacuazione di al-Mawasi, dove l’esercito israeliano ha dato istruzioni alle persone di rifugiarsi” e “una casa vicino a quell’area è stata distrutta. Le due famiglie che vi si rifugiavano sono state uccise, per un totale di 14 persone. La vittima più giovane aveva cinque anni e la maggioranza aveva meno di 10 anni”. In un episodio separato riportato dall’agenzia palestinese Wafa, 6 persone sono morte in un attacco aereo su terreni agricoli che ospitavano gli sfollati a ovest di Khan Yunis.

  15. "Difesa Israele vuole affidare a clan famiglie gestione di Gaza"

    Secondo il Jerusalem Post, i massimi funzionari della Difesa israeliana vorrebbero che dopo la conclusione della guerra a gestire Gaza siano gruppi familiari che non abbiano collegamenti con Hamas e di affidare loro il controllo sulle consegne di cibo, acqua e altri beni essenziali. Secondo il piano ipotizzato da alti funzionari della Difesa, l’idea sarebbe di affidare la gestione locale di Gaza a clan tradizionalmente legati a città e settori specifici, ha appreso il Jerusalem Post. Hamas governa Gaza da 16 anni e i funzionari non hanno spiegato come sarebbero in grado di garantire una separazione netta tra i clan familiari e il gruppo terroristico, ma la tattica è stata utilizzata con un certo successo dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan dopo la caduta dei regimi. Lo riporta l’Ansa.

  16. Nasrallah: "Libano pronto ad affrontare Israele"

    Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha minacciato Israele nel suo discorso del 3 gennaio, promettendo battaglia: “In Libano siamo pronti più che mai ad affrontare il nemico. Se Israele pensa di lanciare una guerra contro il Libano, combatteremo senza limiti e senza regole”.

  17. Media palestinesi: decine di civili uccisi nel centro-sud

    Decine di civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti ieri notte in attacchi israeliani contro abitazioni civili nel centro-sud della striscia di Gaza: Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Civili sono stati uccisi in un attacco aereo nella zona di Khirbat al-Adas, nella città di Rafah, nel sud di Gaza. I jet israeliani, prosegue l’agenzia, hanno inoltre attaccato aree residenziali nella provincia centrale della striscia, uccidendo e ferendo decine di persone.

  18. Onu: "Emergenza sanitaria fuori controllo a Gaza"

    A Gaza l’emergenza sanitaria sta diventando incontrollata: lo denuncia l’Onu. Durante una missione a Gaza rappresentanti del Coordination of Humanitarian Affairs e dell’Organizzazione mondiale della sanità hanno visitato l’ospedale di Khan Younis dopo che era stato colpito dagli israeliani.

  19. Israele bombarda il sud del Libano, uccisi quattro membri di Hezbollah

    Nel Sud del Libano, uno dei capi locali di Hezbollah e altri tre membri del movimento sciita libanese sono rimasti uccisi nella tarda serata in un attacco israeliano. Lo riferisce la stampa di Gerusalemme. Ieri è stata una delle giornate più letali per il gruppo sciita, da quando sono ricominciati gli scambi a fuoco transfontalieri tra Israele ed Hezbollah; in poche ore il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani nel Sud del Libano è stato di nove membri di Hezbollah.

  20. La mappa
  21. Nell’89esimo giorno di guerra tra Israele e Hamas il vicecapo dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, è stato ucciso in un raid israeliano in un sobborgo di Beirut, in Libano. Israele ha colpito con droni il palazzo che ospita l’ufficio del gruppo palestinese nella zona della città roccaforte di Hezbollah. Nell’attacco sono morti anche Kalil Al Hayya, alto funzionario di Hamas, e altre quattro persone. Hamas ha confermato l’uccisione di al-Arouri in un “vile attacco sionista”, mentre il governo israeliano non ha commentato, ma ha riunito il gabinetto di guerra. Fonti diplomatiche arabe hanno fatto sapere che l’attacco a Beirut ha provocato lo stop ai negoziati tra Israele e Hamas per una tregua e il rilascio degli ostaggi.

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