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Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi: torna lo spettro delle armi nucleari

La guerra in Ucraina è al 252esimo giorno. L'Iran fornirà altri droni ai russi, ma anche missili balistici contro i quali gli ucraini non hanno difese

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra in Ucraina, oggi mercoledì 2 giugno 2022, è arrivata al 252esimo giorno.
L’Iran sta per inviare un nuovo carico di armi alla Russia. Si tratta di oltre 200 droni militari, ma soprattutto di missili balistici. Sono questi ultimi, in particolare, a preoccupare Kiev dal momento che il loro raggio d’azione permette di colpire tutto il territorio ucraino. Contro tali missili manca inoltre un efficace sistema di difesa.
La Svizzera intanto si uniforma alle sanzioni europee ai danni dell’Iran: colpita un’azienda e tre alti ufficiali dell’esercito.

Il racconto della giornata

  1. Biden: le truppe Usa in Polonia rimarranno a lungo

    I militari americani in Polonia e in altri Paesi Nato lungo il confine con la Russia rimarranno “a lungo”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, rispondendo alla domanda di un giornalista, nel corso di un evento alla Casa Bianca.

  2. Novaya Gazeta, le vittime della mobilitazione russa

    Secondo quanto reso noto da Novaya Gazeta, dall’inizio della mobilitazione russa hanno perso la vita più di 100 reclute, sia al fronte che durante l’addestramento. Tuttavia poco più di 20 famiglie avrebbero ricevuto la notizia della morte dei loro cari.

  3. Accordo sul grano, Zelensky ringrazia Erdogan

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato su Twitter l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan per la “attiva partecipazione per preservare l’accordo sul grano, per il suo costante sostegno all’integrità territoriale dell’Ucraina”. Il leader dell’Ucraina ha anche precisato di aver affrontato con il presidente della Turchia anche la questione del rimpatrio dei prigionieri ucraini e dei prigionieri politici.

  4. G7, domani la riunione dei ministri degli Esteri

    Prenderà il via domani a Munster, in Germania, la riunione dei ministri degli Esteri del G7. La responsabile della diplomazia di Berlino, Annalena Baerbock, ha anticipato che i temi al centro dei colloqui saranno la guerra in Ucraina, con un focus sulla riduzione della dipendenza dalla Russia, e la Cina. “Non dovremmo più essere dipendenti in modo fondamentale da un Paese che non condivide i nostri valori”, ha affermato.

  5. Mosca chiarisce: "Armi nucleari solo in caso di aggressione"

    La Russia “consente una reazione utilizzando armi nucleari esclusivamente in risposta all’aggressione con l’utilizzo di armi di distruzione di massa o ad un’aggressione con armi convenzionali quando l’esistenza stessa dello Stato è minacciata“. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota citata da Interfax, a seguito delle voci sulle intercettazioni dell’intelligence Usa di alcune conversazioni tra generali russi, che avrebbero parlato proprio di usare in Ucraina armi nucleari tattiche.

  6. Putin interviene sull'accordo del grano

    Il presidente russo, Vladimir Putin, ha minacciato di interrompere l’adesione di Mosca all’accordo sull’export del grano ucraino dal Mar Nero, se Kiev violerà le garanzie fornite.

  7. Mosca e l'accordo sul grano: "Non daremo assenso automaticamente"

    Il fatto che la Russia abbia deciso di riprendere la propria partecipazione all’accordo sul grano non significa automaticamente che Mosca darà l’assenso alla sua estensione dopo la scadenza del 18 novembre. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, come riporta Ria Novosti. “Non torniamo all’accordo, abbiamo solo sospeso la nostra partecipazione, e ora l’abbiamo ripresa. Quanto alla decisione sulla proroga, questa è una questione a parte, che sarà decisa tenendo conto di tutti i fattori. Il principale è che l’accordo concluso con l’Onu, l’Ucraina e la Turchia sia attuato integralmente, dalle parti ucraina e russa. Sfortunatamente, al momento vediamo una grande sproporzione, dove la parte russa è penalizzata, ha detto Rudenko.

  8. Ucraina: "Emergono 23 camere di tortura nella regione di Kharkiv"

    “Sono state scoperte 23 camere di tortura nella regione di Kharkiv, 3 nella regione di Kherson e una nella regione di Donetsk. Nel territorio di Kupyansk c’erano 8 camere di tortura”. Lo ha affermato il ministro degli Affari interni dell’Ucraina Denys Monastyrsky, come riportato da Ukrinform. Monastyrsky ha aggiunto che sono in corso indagini per documentare i crimini e identificare le persone coinvolte negli abusi contro gli ucraini nei campi di tortura. “Sono ottimista sulla possibilità di trovare i responsabili di questi casi di tortura. Per quanto riguarda alcuni di loro, abbiamo già capito chi c’era”. Il ministro si è detto molto colpito dalla camera di tortura di Balaklia: “Ci sono state centinaia di detenuti. Si trovava in una stazione di polizia, dove potrebbero essere state trattenute nelle celle fino a 40 persone contemporaneamente”.

  9. NYT, militari russi discutono dell'uso di armi nucleari tattiche

    I capi militari russi hanno discusso l’uso di armi nucleari tattiche in Ucraina: lo riferiscono funzionari statunitensi, secondo quanto riporta il New York Times. Le conversazioni hanno allarmato l’amministrazione Biden perché dimostrano la frustrazione di Mosca per i suoi insuccessi sul campo di battaglia in Ucraina.

  10. Russia riprenderà la partecipazione all'accordo sul grano

    Il ministero della Difesa russo ha annunciato che la Russia riprenderà la partecipazione all’accordo sul grano: l’Ucraina ha fornito le “necessarie garanzie scritte che non utilizzerà il corridoio del grano nel mar Nero per operazioni di combattimento contro la Russia”, garanzie ottenute “attraverso la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite”.

  11. Mosca convocherà l'ambasciatore britannico

    L’ambasciatore britannico sarà convocato al ministero degli Esteri russo che intende chiedere chiarimenti sul ruolo degli specialisti britannici nella preparazione degli attacchi di Kiev alla Flotta russa in Crimea. Ne ha dato notizia la portavoce del ministero Maria Zakharova, riporta la Tass.

  12. Medvedev minaccia l'uso del nucleare

    Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitri Medvedev lancia una nuova minaccia nucleare all’Ucraina e all’Occidente. Sul suo canale Telegram Medvedev ha avvertito che se Zelensky proseguirà nel cercare di riconquistare Crimea e Donbass allora la Russia reagirà utilizzando le armi nucleari.
    Medvedev attribuisce all’Occidente, che sostiene e rifornisce l’esercito ucraino, la responsabilità di una “guerra globale”.

     

  13. A Kiev 16mila case senza elettricità

    A Kiev e nei territori circostanti ci sono ancora 16mila case senza corrente elettrica per via degli attacchi missilistici russi contro le centrali. Lo ha detto Oleksiy Kuleba, governatore di Kiev. Gli ingegneri “stanno lavorando senza sosta per il terzo giorno consecutivo – dice Kuleba – e oggi ripristineremo l’elettricità per tutti”.
    Anche la rete idrica di Kiev è stata riattivata, ma il 40% delle abitazioni è ancora senza acqua.

  14. Putin esclude l'uso del nucleare in Ucraina

    Nel suo discorso annuale al Club Valdai il presidente russo Vladimir Putin esclude l’utilizzo delle armi nucleari in Ucraina. Usare un ordigno atomico, dice Putin, “non avrebbe senso, né politicamente né militarmente”. Nel corso del suo discorso Putin si è anche detto pronto al dialogo con gli Usa.

  15. Dall'Iran anche missili balistici

    Dopo aver fornito i droni, l’Iran rifornirà i russi anche di missili balistici. Si tratta di missili con un raggio d’azione compreso fra i 300 e i 700 chilometri. Secondo il portavoce dell’aeronautica di Kiev, il colonnello Yuri Ignat, questi missili “probabilmente saranno schierati a nord dall’Ucraina da dove potranno essere lanciati in modo tale da minacciare tutto il Paese”. Yuri Ignat manifesta la sua preoccupazione: “Non abbiamo una difesa efficace. In teoria è possibile abbatterli, ma in realtà è molto difficile farlo con i mezzi che abbiamo a disposizione. Abbiamo la difesa aerea, non quella missilistica”.

  16. La Svizzera sanziona l'Iran per i droni inviati in Russia

    La Svizzera condivide le sanzioni europee ai danni dell’Iran per il sostegno militare fornito alla Russia nell’invasione dell’Ucraina. I destinatari delle sanzioni sono un’azienda e tre alti ufficiali militari. I tre non potranno accedere sul territorio svizzero e i loro affari e i loro beni detenuti in Svizzera saranno congelati.

  17. Kiev: "Dall'Iran altri 200 droni militari a Russia"

    Entro pochi giorni l’Iran invierà oltre 200 droni militari alla Russia. La merce arriverà smontata in vari pezzi e i soldati russi dovranno effettuare il montaggio. Si tratta dei modelli Shahed-136, Mohajer-6 e Arash-2. Il trasporto avverrà attraverso il mar Caspio fino al porto di Astrakhan. Lo afferma una nota del ministero della Difesa ucraino.

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