Funerale di Stato laico per Giorgio Napolitano: i discorsi del figlio Giulio e della nipote Sofia in lacrime

Il feretro, caricato sul carro funebre, sarà trasportato al cimitero acattolico di Roma.

Il feretro di Giorgio Napolitano ha lasciato la Camera. All’uscita di Montecitorio, il picchetto d’onore e l‘inno nazionale.

Il presidente cinese Xi Jinping ha inviato un messaggio di cordoglio al capo dello Stato Sergio Mattarella per la scomparsa dell’ex presidente Giorgio Napolitano, esprimendo “profonde condoglianze e rivolgendo un sincero cordoglio alla sua famiglia”. Sottolineando che Napolitano era un politico ampiamente rispettato in Italia, Xi – nel resoconto dell’agenzia Xinhua – ha affermato che l’ex presidente italiano è stato “a lungo impegnato nell’amicizia Cina-Italia e negli scambi e nella cooperazione più forti tra i due Paesi, dando un contributo positivo alla pace e allo sviluppo nel mondo”.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrerà il presidente francese, Emmanuel Macron, per un colloquio informale a Palazzo Chigi dopo il funerale.

Finiti gli interventi alla Camera. I primi a uscire dall’emiciclo sono stati i capi di Stato e le cariche istituzionali che renderanno un ultimo omaggio al feretro nella sala del Governo. I membri dell’Esecutivo, a eccezione della premier Giorgia Meloni, sono rimasti in Aula e usciranno dopo, insieme ai parlamentari.

Dopodiché, il feretro sarà accompagnato all’uscita di Palazzo Montecitorio dal corteo dalle autorità, dove ci sarà il carro funebre.

Chiude la serie di interventi Giuliano Amato, ex premier e presidente emerito della Corte Costituzionale: “Ha esercitato tanti ruoli e sempre ti colpiva la sua grande e non eludibile autorevolezza, figlia della sua cultura che traspariva da suoi argomenti, dal suo periodare da suo lessico” una “cultura che incessantemente alimentava. Conosceva la Costituzione come i costituzionalisti”.

Poi è la volta del cardinale Gianfranco Ravasi, che ammette di essere stato colto di sorpresa (vista la laicità dei funerali e l’ateismo di Giorgio Napolitano): “Vorrei portare un fiore ideale sulla sua tomba, sul suo feretro. Un verso tratto dal libro del profeta Daniele: ‘I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento, coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle, per sempre“.

Tocca a Paolo Gentiloni, ex premier e attuale Commissario europeo per gli affari economici e monetari: “Omaggio a uno statista italiano ed europeo. A Bruxelles e a Strasburgo ancora ricordano il suo impegno e la sua capacità di dialogo, dava l’esempio ai colleghi più giovani, era aperto a tutto e a tutti, tranne che all’approssimazione. Per lui la democrazia in Italia come in Europa era innanzitutto il Parlamento. Salutiamo un grande riformista europeo. Per lui l’Europa è stata sempre la via maestra. Caro Giorgio, la tua via cercheremo di seguirla sempre“.

Ora è il turno di Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri e presidente di Civita: “Perdita di tutti, ci inchiniamo alla sua memoria. Sono stato orgoglioso testimone della stretta di mano con Silvio Berlusconi in Aula nel 1994. Due mondi opposti, due figure così diverse chiamate a lavorare insieme nel rispetto della volontà popolare. Spero che lassù si dicano quello che non si sono detti qui e che, placando ogni polemica, possano chiarirsi nella luce”.

Matteo Renzi fa sapere di essere arrivato in aula alla Camera per il ricordo di Giorgio Napolitano in ritardo perché di ritorno dagli Usa. Quindi ha preso posto in uno scranno laterale.

Anna Finocchiaro, presidente della Fondazione Italiadecide, chiude il suo ricordo in lacrime, rivolgendosi alla famiglia: “Posso dire in piena coscienza alla sua famiglia, ai tanti che come me l’hanno profondamente rispettato e amato, ai suoi avversari che, anche con gli errori che sono dell’umano, il presidente Napolitano ha speso la sua vita per l’Italia, e a essa appartiene la sua memoria“.

La nipote Sofia May Napolitano, con la voce rotta dal pianto: “Nonno formidabile e attento, sempre presente nel bisogno. Ci ha insegnato a trattare chiunque con rispetto e cortesia a prescindere dalle convinzioni. Sempre presente con nipoti, veniva a prenderci a scuola. Per lui contava solo che fossimo felici, al di là dell carriera. Sarà sempre la persona che ammiriamo di più“. Altro applauso della Camera.

Ora è il turno del figlio di Giorgio Napolitano, Giulio: “Non ricordo un solo giorno nella vita di mio padre che non sia stato di lavoro. Non sopportava demagogia, urlo e invettiva. Per lui la politica era una cosa seria. Ha combattuto buone battaglie e sostenuto cause sbagliate”.

Quindi il “deferente ringraziamento a Papa Francesco per le parole e i gesti che ci hanno emozionato“. La fine del discorso è stata salutata dall’applauso di tutta l’Aula.

“Ha svolto ruoli e assunto scelte difficili. Ha attraversato tempi perigliosi che, tuttavia, ha sempre affrontato con la coerenza dei propri convincimenti politici e culturali, sapendoli conformare all’evoluzione dei tempi e delle mutate realtà storiche e sociali”. Lo afferma il presidente de Senato Ignazio La Russa.

Minuto di silenzio alla Camera dopo il discorso di Lorenzo Fontana. Poi tocca a Ignazio La Russa, presidente del Senato.

“Con Giorgio Napolitano scompare una delle figure più rilevanti della storia istituzionale e della Repubblica”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, dando l’avvio ai solenni funerali laici del presidente emerito, nell’Aula di Montecitorio.

Il feretro di Giorgio Napolitano viene portato dentro l’Aula della Camera. Subito dietro la moglie Clio, in sedia a rotelle, coi figli Giovanni e Giulio insieme ai nipoti.

La città di Napoli intitolerà una strada o una piazza a Giorgio Napolitano. È questo l’orientamento dell’amministrazione comunale che emerge nel giorno dei funerali del Presidente emerito, in corso a Roma e che vengono seguiti a Napoli attraverso un maxi-schermo allestito nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Lo ha dichiarato il vicesindaco di Napoli, Laura Lieto, citata da LaPresse.

Il feretro, scortato dai corazzieri, fa il suo ingresso alla Camera dopo l’inno d’Italia e gli applausi dei presenti. Ad aprire gli interventi in Aula saranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana e il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Il feretro del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lasciato il Senato ed è arrivato alla Camera, dove si svolgeranno i funerali di Stato e la cerimonia solenne di commemorazione. La bara, avvolta nel tricolore e scortata da quattro corazzieri, è uscita dal portone principale su viale Risorgimento. Presente il presidente del Senato Ignazio La Russa e i parenti. Una folla di curiosi ha aspettato l’uscita della bara lungo la strada.

Anche l’ex presidente francese, Francois Hollande, è arrivato a Montecitorio.

Il presidente francese Emmanuel Macron è appena arrivato alla Camera per prendere parte ai funerali laici di Giorgio Napolitano. Il presidente francese ha salutato la signora Clio.

La moglie di Giorgio Napolitano, Clio, accoglie nell’atrio di Montecitorio gli ospiti stranieri giunti a Roma per i funerali dell’ex presidente della Repubblica.

Conciliabolo nell’Aula della Camera tra Massimo D’Alema, Romano Prodi, Giuseppe Conte, Mario Monti e Sandra Zampa in attesa che tutti prendano posto.

Da segnalare anche la presenza degli ex presidenti del Consiglio Romano Prodi e Mario Draghi.

Con una cartellina bianca sotto il braccio, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è arrivato alla Camera per i funerali del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è appena arrivato alla Camera dove prenderà parte al funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano

La premier Giorgia Meloni è appena arrivata alla Camera.

Bandiera italiana ed europea a mezz’asta a Montecitorio per rendere omaggio al presidente emerito Giorgio Napolitano.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, è arrivata a Montecitorio: ha fatto il suo ingresso nell’aula della Camera accompagnando Iole Mancini, partigiana di 103 anni.

I commessi parlamentari della Camera indossano il frac e quelli del Senato la divisa di rappresentanza con guanti e papillon nero. A poco più di un’ora dall’inizio del funerale iniziano ad accomodarsi in Aula i primi partecipanti, fra cui l’ex presidente della Camera Gianfranco Fini, l’ex ministro Roberto Speranza, Gianni Cuperlo, Angelo Bonelli e Luca Barbareschi, ex deputato nonché attore e regista

La zona attorno alla Camera è blindata: diversi agenti delle forze dell’ordine presidiano le strade dell’area, che poco prima della cerimonia verranno chiuse al traffico per l’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei rappresentanti di Stato esteri.

Il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe entrare a piedi dall’ingresso principale. Il primo ad arrivare alla Camera è stato, alle 10, l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, aiutandosi con le stampelle.

Tutto pronto per la cerimonia funebre: tappeto rosso srotolato e autorità militari presenti. Alle 11:15 il feretro sarà portato dal Senato alla Camera dei deputati: l’ingresso nel Palazzo sarà preceduto da uno staffiere in livrea che sorreggerà un cuscino di velluto nero sul quale sarà adagiato il gran cordone dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e da un corazziere in tenuta di mezza gala con un cuscino di velluto nero con l’insegna distintiva del presidente emerito della Repubblica italiana.

Al feretro saranno tributati gli onori militari e l’inno nazionale.

Massimo D’Alema ha invece scelto La Stampa per ricordare Giorgio Napolitano: “Ha incarnato nella forma più alta il nesso tra il Pci e la democrazia italiana, un nesso che resta una caratteristica originale del nostro Paese. Come disse Togliatti: non siamo mai stati un accampamento cosacco, ma una parte del popolo italiano. Napolitano lo ha dimostrato nella forma più alta: è stato l’unico dirigente del Pci che nella storia nazionale abbia avuto il ruolo più rilevante nello Stato italiano“.

Gianfranco Fini, ex leader di Alleanza Nazionale, ricorda Giorgio Napolitano sulle pagine del Corriere della sera: “Un uomo molto rigoroso. Che diventava puntiglioso tutte le volte che si trattava di rispettare o di difendere l’equilibrio tra poteri dello Stato. Ha avuto un rispetto sacrale della Costituzione. Mai, neanche una volta, ho sentito fare al presidente Napolitano considerazioni o anche solo accenni al dibattito politico-partitico in corso allora. La teoria secondo cui l’allora capo dello Stato fosse il regista di un complotto per far cadere Berlusconi con la mia complicità non solo è infondata, ma anche offensiva. Con falsi racconti degni della spazzatura che continuano a circolare”.

Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano sarà tumulato nel cimitero acattolico di Roma. Al termine della cerimonia il corteo funebre raggiungerà il cimitero percorrendo via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello e via Marmorata.

I primi interventi dovrebbero essere quelli dei presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, quindi la moglie Clio e i figli Giulio e Giovanni, oltre alla nipote Sofia, figlia di Giovanni.

A seguire:

• Anna Finocchiaro;
• Gianni Letta;
• Paolo Gentiloni;
• il cardinale Gianfranco Ravasi;
• Giuliano Amato.

Oltre ai corazzieri e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono attesi:

• Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed eurodeputata del Pd;
• Silvana Sciarra, presidente della Corte Costituzionale;
• Ignazio La Russa, presidente del Senato;
• Lorenzo Fontana, presidente della Camera;
• Giorgia Meloni, presidente del Consiglio;
• Emmanuel Macron, presidente della Francia;
• Frank-Walter Steinmeier, presidente federale della Germania;
• Bajram Begaj, presidente dell’Albania;
• i reggenti di San Marino;
• la duchessa di Edimburgo;
• i presidenti emeriti di Portogallo, Slovenia e Austria;
• Jack Markell, ambasciatore Usa;
• Alexey Paramanov, ambasciatore russo.

Giorgio Napolitano è morto venerdì 22 settembre Si dovrebbe iniziare alle 11:15 con il corteo funebre che partirà da Palazzo Madama, sede del Senato (dove si trova la camera ardente), per arrivare a piazza Montecitorio alle 11:30. Lì, la cerimonia dovrebbe durare circa un’ora e mezza.

I funerali saranno trasmessi su Rai 1 dalle ore 11 (streaming su RaiPlay). Finestre con ospiti e collegamenti saranno realizzate da RaiNews 24 e RaiNews.it.

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