Funerale di Stato laico per Giorgio Napolitano alla Camera: prima di lui Iotti e Ingrao, come si svolge
Come per le esequie di Pietro Ingrao e Nilde Iotti, il protocollo per il presidente emerito Giorgio Napolitano sarà quello del funerale laico di Stato
Saranno funerali di Stato laici quelli che si terranno per Giorgio Napolitano. La mattina del 26 settembre, nell’emiciclo della Camera dei deputati si svolgerà quindi la cerimonia solenne per il Presidente Emerito della Repubblica scomparso all’età di 98 anni. La formula laica, utilizzata già in precedenza per altri personaggi politici di rilievo, prevede protocolli diversi rispetto al rito religioso. L’evento sarà coperto mediaticamente con una trasmissione in diretta su Rai 1, e saranno allestiti maxi–schermi in Piazza del Parlamento per consentire a tutti di partecipare virtualmente.
I precedenti
Questa celebrazione segna la prima volta in cui un funerale si tiene nell’Aula di Montecitorio. Tuttavia, non è la prima volta che il nostro Paese assiste a esequie di Stato laiche dedicate a eminenti rappresentanti delle istituzioni.
In passato, gli ex presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao hanno scelto il rito laico per le loro cerimonie funebri, le quali furono celebrate all’aperto in Piazza Montecitorio, dimostrando il rispetto per le diverse concezioni di fede e spiritualità.
Il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni alla camera ardente di Giorgio Napolitano
Come si svolge il funerale laico
Ma cosa comporta esattamente un funerale laico? Questa alternativa al rito religioso non segue un protocollo rigido, in quanto non prevede un officiante specifico.
Gli oratori sono scelti tra coloro che erano più vicini al defunto, rendendo la cerimonia un momento di condivisione di ricordi e affetto. Nel caso delle esequie di Nilde Iotti, fu lo stesso Giorgio Napolitano a pronunciare una delle orazioni più toccanti.
Il cerimoniale
Sebbene in forma laica, il cerimoniale per i funerali di Stato segue in ogni caso un rigoroso protocollo. Secondo quanto riportato sul sito del governo, la cerimonia ufficiale prevede il feretro circondato da sei carabinieri in alta uniforme, o in alternativa da membri dello stesso Corpo a cui apparteneva il defunto.
Sono previsti inoltre gli onori militari all’ingresso e all’uscita del feretro dal luogo della cerimonia, la presenza di un rappresentante del Governo, un’orazione commemorativa ufficiale e altri adempimenti eventualmente stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A chi spettano i funerali di Stato
Le “esequie di Stato” sono riservate ai Presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la fine del loro mandato, e ai ministri deceduti durante il loro servizio.
Inoltre, possono essere estese, su decisione del Consiglio dei Ministri (come accaduto di recente per Silvio Berlusconi, ma anche in occasione dell’addio a David Sassoli) a personalità che hanno offerto servizi eccezionali alla Patria, cittadini che hanno onorato la Nazione o individui caduti mentre svolgevano il proprio dovere o vittime di azioni terroristiche o criminalità organizzata.