Elezioni politiche, il voto e i risultati: trionfo Meloni, male Pd, crollo Lega, M5S in recupero
I risultati delle elezioni: Meloni e FdI davanti a tutti, vittoria annunciata e distacco netto dagli altri partiti
Elezioni Politiche 2022: le prime proiezioni
Alle 23 sono iniziati gli scrutini e i risultati delle elezioni politiche del 25 settembre sono pubblicate in tempo reale dal Ministero dell’Interno. Di seguito riportiamo i dati parziali che riguardano le principali coalizioni. Qui i risultati di ogni partito.
CAMERA | SENATO | |||
% | Seggi | % | Seggi | |
Centrodestra | 43,81% | – | 44,07% | – |
Azione+IV | 7,78% | – | 7,73% | – |
Centrosinistra | 26,12% | – | 25,98% | – |
M5S | 15,42% | – | 15,53% | – |
Altro | 6,84% | – | 6,69% | – |
Questi risultati parziali riguardano 61.393 sezioni su 61.417 alla Camera e al Senato e 60.374 sezioni su 60.399
Elezioni Politiche 2022: affluenza definitiva
Affluenza definitiva al 63,9%, il dato più basso di sempre.
2022 |
2018 | |||
ore 12 |
ore 19 |
ore 23 |
prec. | |
Affluenza ore 23: media nazionale | 19,21% | 51,14% | 63,91% | 73% |
Il racconto della giornata
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Spoglio, ultime sezioni da scrutinare
Alle 16:29, il Viminale rende noto che mancano da scrutinare i voti di una manciata di sezioni:
- 27 alla Camera (61.390/61.417), 8 candidati uninominali da eleggere (138 su 147 quelli attuali);
- 25 al Senato (60.374/60.399), 7 candidati uninominali da eleggere (60 su 67 quelli attuali).
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Elezioni regionali in Sicilia, terza proiezione
Terza proiezione SWG per La7 sulle elezioni regionali in Sicilia, con copertura al 30%: Renato Schifani (centrodestra) al 41,7%, Cateno De Luca (Sud Chiama Nord) al 24,7%, Caterina Chinnici (centrosinistra) 15,4%, Nuccio Di Paola (M5S) al 15,3%.
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Elezioni regionali in Sicilia, seconda proiezione
Seconda proiezione SWG per La7 sulle elezioni regionali in Sicilia, con copertura 22%: Renato Schifani (centrodestra) al 42,1%, Cateno De Luca (Sud Chiama Nord) al 25,2%, Nuccio Di Paola (M5S) al 15%, Caterina Chinnici (centrosinistra) 14,9%.
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Enrico Letta telefona a Giorgia Meloni
Il segretario del Pd Enrico Letta ha telefonato a Giorgia Meloni. È quanto si apprende da fonti del Nazareno. Nel corso del colloquio, Letta ha riconosciuto la vittoria della leader di Fratelli d’Italia e del centrodestra.
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Regione Sicilia: prime proiezioni
Prime proiezioni sulle elezioni regionali con una copertura dell’8%: Renato Schifani (centrodestra) in vantaggio col 42,5%, seguito da Cateno De Luca (Sud Chiama Nord) al 24,9%, Nuccio Di Paola (M5S) al 15,7% e Caterina Chinnici (centrosinistra) al 14,1%.
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Viktor Orban scrive a Giorgia Meloni
Viktor Orban “ha inviato lettere” a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in cui “si congratula con loro per i risultati elettorali. Attendo con ansia la nostra futura collaborazione per preservare la pace nei nostri Paesi e in Europa, per far ripartire l’economia europea e per alleviare la crisi energetica”, scrive il premier ungherese. Lo ha scritto su Twitter Balazs Orban, direttore politico del premier.
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Regionali, exit poll dalla Sicilia
Si accendono i riflettori sulle elezioni regionali in Sicilia. Secondo gli exit poll di Opinio-Rai, Renato Schifani avrebbe vinto le elezioni con una percentuale che va da 37% al 41%. Il candidato del centrodestra è dato 13 punti davanti al secondo, Cateno De Luca (Sicilia Vera), tra il 24% e il 28%. Segue la candidata di Pd-Cento passi, Caterina Chinnici tra il 15,5% e il 19,5%. Quindi il candidato del M5s Nuccio Di Paola, con una percentuale tra il 13% e il 17%. Gli altri due candidati (Gaetano Armao ed Eliana Esposito) si attesterebbero dall’1,5% al 3,5%.
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Luca Zaia, affondo a Salvini
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha dichiarato all’Ansa che “il voto degli elettori va rispettato, perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ‘il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. È innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni. È un momento delicato per la Lega, ed è bene affrontarlo con serietà perché è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente”.
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Giorgia Meloni festeggia sui social
Giorgia Meloni manda un messaggio agli italiani. Ecco il suo tweet, corredato di foto con il tricolore:
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Luigi Di Maio: "Non ci sono scuse, abbiamo perso"
Su Facebook, il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, ha parlato del risultato delle elezioni: “Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli italiani non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione. Negli ultimi mesi abbiamo deciso di metterci in gioco, di proporre agli italiani un progetto politico nuovo, da far conoscere in pochissimo tempo. Il risultato non è stato quello che ci aspettavamo. Impegno Civico non sarà in Parlamento. Allo stesso modo, non ci sarò neanche io. Stanotte mi sono congratulato con Sergio Costa”.
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Parla Enrico Letta: "Non mi ricandiderò al Congresso del Pd"
Così Enrico Letta, leader del Partito democratico: “Oggi è un giorno triste per l’Italia e per l’Europa, ci siamo battuti in tutti i modi per evitarlo. Abbiamo prima tentato, in solitudine, che la legislatura arrivasse al termine e non ci fosse la caduta del Governo Draghi: se siamo arrivati al Governo Meloni, che tra poco nascerà, è per via del fatto che Giuseppe Conte ha fatto cadere il Governo Draghi“.
“Il risultato è insoddisfacente – ha aggiunto -, ma il Pd è il secondo partito del Paese ed è il secondo gruppo parlamentare: è la prima forza di opposizione nel Parlamento e nel Paese. Faremo un’opposizione dura e intransigente, siamo capaci di fare opposizione e la rifaremo”.
E ancora: “Ero tornato il 14 marzo scorso per tenere unito il Partito democratico e per preparare una legislatura prossima per far vincere i valori progressisti e democratici. I risultati di oggi dicono che il primo obiettivo è raggiunto, mentre per il secondo serviva un campo largo, ma alcuni interlocutori si sono sfilati. Altri sono stati con noi, li ringrazio, in particolare Emma Bonino“.
“Non ho raggiunto il secondo obiettivo – ha aggiunto – questa legislatura sarà la più a destra della storia d’Italia: è un rammarico profondo, personale, ma anche uno stimolo molto forte per tutti noi a continuare a lottare perché questo risultato elettorale non sposti l’Italia da dove deve stare, nel cuore dell’Europa e nella Costituzione repubblicana. Ci sarà un congresso, che sarà di profonda riflessione su cos’è il Pd e cosa vuole essere di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò la guida del Pd in vista di questo Congresso al quale non mi ricandiderò: credo che a una nuova generazione spetti il compito di rilanciare il partito nell’interesse dell’Italia e dell’Europa”.
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Le dichiarazioni post voto di Carlo Calenda
Queste le parole di Carlo Calenda, leader di Azione e alleato con Matteo Renzi e Italia Viva: “Fermare la destra e andare avanti con un Governo Draghi: non abbiamo raggiunto un risultato a due cifre, va detto con chiarezza. Sentiamo il dovere di ringraziare il presidente del Consiglio per il lavoro che ha fatto a servizio del Paese, così come ringraziamo gli italiani che ci hanno votato, una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto una maggioranza di destra sovranista, la consideriamo una scelta pericolosa e incerta per il Paese. Faremo un’opposizione netta e costruttiva. Il dato positivo è che in meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i cittadini liberali e riformisti”.
“Riteniamo – ha aggiunto – che il Pd tornerà, con Fratoianni e Bonelli, tra le braccia dei 5 Stelle e ci sarà il centrodestra al Governo. Noi dovremo costruire un polo del buon governo, del pragmatismo e della serietà: partiamo da basi solide, quello che faremo nelle prossime settimana sarà avviare un cantiere per creare in breve tempo un partito liberale e riformista”.
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Le dichiarazioni di Matteo Salvini
Così Matteo Salvini, leader della Lega, nella conferenza stampa post voto: “Innanzitutto, ci tengo a ringraziare i militanti della Lega, che sono unici e insostituibili, hanno dato l’anima in un momento complicato. Conto che per 5 anni si tiri dritto. Ho messaggiato con Giorgia (Meloni, ndr), le faccio i complimenti, è stata brava. Lavoreremo insieme a lungo. Complimenti anche a Forza Italia e agli amici dei Moderati: ogni voto è servito a dare la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato”.
“Stare alla maggioranza con Draghi e Pd per due anni – ha aggiunto – non è stato semplice. Lo rifarei? Sì. Ci è costato, ma per l’Italia oggi è una bella giornata perché ha 5 anni di stabilità davanti. Se avessimo scelto di trascinare ancora per 9 mesi un Governo fermo, sarebbe stato un problema. Oggi il dato non mi soddisfa, il 9% non è il dato per cui ho lavorato, ma ora siamo in un Governo in cui saremo protagonisti. Prima avevamo il doppio, ma eravamo comparse”.
E ancora: “Sono 100 tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani, è il secondo partito del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo” in assoluto.
“Sono andato a letto inca***** – ha aggiunto -, ma mi sono svegliato carico come una molla, ottimista”.
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Il video di Beppe Grillo
“Il grande nespolo, gliene abbiamo fatte di tutti i colori a questo nespolo negli anni, eppure è rigoglioso e verde. E nonostante tutto sopravvive con un filo di linfa che c’è dentro. Sopravvive con un po’ di tronco: va su. E fa delle nespole bellissime, questo è il Movimento 5 stelle, è il simbolo, il nespolo vivo”. Lo dice in un video su Twitter il fondatore M5s Beppe Grillo, mentre si vede un nespolo piantato nel suoi giardino attorno a cui la telecamera gira intorno. Postando il video Grillo scrive: “Viva il Movimento Cinque Stelle”.
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Cosa succede adesso: tutte le tappe
Il centrodestra ha stravinto le elezioni, ma quando nascerà il nuovo Governo? Potrebbe volerci circa un mese: tutte le tappe.
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Le parole dei leader, da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte
Vincitori e vinti, con i secondi che – in pochi – hanno già rilasciato delle dichiarazioni. Ecco le parole dei leader di partito, da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte.
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Spread Btp-Bund a 231 punti dopo il voto
Spread tra Btp e Bund a 231 punti base vicino ai valori della chiusura di venerdì (230 punti) nel giorno successivo alle elezioni. Il differenziale dopo un calo a 223 punti è poi risalito. Il rendimento del decennale italiano è in aumento al 4,41%.
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Le Pen a Meloni: "Grande vittoria, bravo"
“Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il proprio destino eleggendo un governo patriottico e sovranista”, ha scritto su Twitter la leader del RN, Marine Le Pen: “Bravo a Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un’Unione Europea antidemocratica e arrogante nell’ottenere questa grande vittoria!”. Anche Eric Zemmour, ex candidato alle presidenziali per “Riconquista”, ha inviato le sue congratulazioni a Meloni e ha espresso la sua “gioia per il popolo italiano”, “orgoglioso e libero che rifiuta di morire”.
Qui, invece, le reazioni dei quotidiani stranieri.
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Centrodestra conquista i collegi lucani, Eletta Casellati
In Basilicata la coalizione di centrodestra ha conquistato gli unici due collegi uninominali, ridisegnati dal taglio dei parlamentari, uno per Camera. In particolare, al Senato, quando mancano poche sezioni scrutinate, è consolidato il successo della presidente uscente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati (Forza Italia), al 36%. Alle sue spalle Antonio Materdomini (M5S) con il 24,3%, Ignazio Petrone (centrosinistra) con il 21,8% e poi Mariangela Guerra (Terzo Polo) al 12,3%. Alla Camera, invece, rieletto il deputato uscente Salvatore Caiata (Fratelli d’Italia) con il 37,8%. Poi Viviani Verri (M5S) con il 25,3%, Francesco Pietrantuono (centrosinistra) con il 21,4% e Luca Braia (Terzo Polo) con il 10%.
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Casini vince la sfida con Sgarbi: "Amen, è meglio di me"
Pier Ferdinando Casini (centrosinistra) è eletto senatore del collegio uninominale di Bologna. Sconfitto Vittorio Sgarbi (centrodestra). “Evidentemente Casini è meglio di me. Potrà fare molto, come sempre ha fatto. Per Bologna e per l’Italia. Come avevo desiderato, Senatore a vita. Amen”, ha twittato Sgarbi.
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Bonaccini: "Complimenti a Giorgia Meloni"
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, riconosce senza se e senza ma la vittoria di Fratelli d’Italia. Così su Twitter: “L’affermazione della destra è chiara. Complimenti a Giorgia Meloni”.
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Figlio di Bolsonaro si congratula con Giorgia Meloni
Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente del Brasile, Jair, e deputato dello Stato di San Paolo, ha fatto le congratulazioni su Twitter a Giorgia Meloni, ricordando che la leader di Frateli d’Italia è “Dio, patria e famiglia”. Il voto in Italia precede di appena una settimana il testa-a-testa in Brasile tra Jair Bolsonaro, leader dell’estrema destra in America Latina, e il leader della sinistra brasiliana, l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva.
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Vox festeggia Giorgia Meloni
Il partito di estrema destra spagnolo, Vox, festeggia i risultati delle elezioni in Italia e la vittoria di Giorgia Meloni: “L’Italia segna la strada di una nuova Europa di nazioni libere e sovrane”, fa notare in un tweet. “Le persone decideranno il loro futuro, senza chiedere il permesso a nessun oligarca”, prosegue ancora il partito iberico in un messaggio che si chiude con lo slogan “Avanti GiorgiaMeloni! Avanti Fratelli dItalia!”.
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Uninominale: Ilaria Cucchi vince a Firenze
Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra all’uninominale a Firenze Senato, ha superato Federica Picchi candidata del centrodestra.
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Uninominale: Santanché batte Cottarelli, trionfo anche di Lotito
Daniela Santanché (centrodestra) ha sconfitto nel collegio senatoriale di Cremona il candidato del centrosinistra Carlo Cottarelli, che potrebbe comunque entrare comunque in parlamento con il proporzionale. Claudio Lotito (centrodestra) ha vinto l’uninominale in Molise (Senato),
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Uninominale: Di Maio ed Emma Bonino sconfitti
Nel centrosinistra Luigi Di Maio è sconfitto da Sergio Costa (M5s) a Napoli Fuorigrotta Camera. Anche Emma Bonino ha avuto la peggio contro Mennuni (centrodestra) a Roma centro Senato. Letta e Fratoianni non sono candidati nell’uninominale.
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Uninominale, trionfo di Meloni, Berlusconi e Lupi
Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi sono largamente in testa nei collegi uninominali dove rappresentano il centrodestra. Giochi fatti per loro, nonostante lo scrutinio sia ancora in corso: Meloni ha il 52% dei voti nel collegio di L’Aquila Camera, Berlusconi ha il 50% nel collegio di Monza Senato e Lupi il 55% nel collegio di Lecco Camera. Salvini non è candidato nell’uninominale.
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Carroccio serrato: nessuna dichiarazione dalla Lega
Il pessimo risultato ottenuto dalla Lega ha lasciato spazio anche a destra a speculazione su un possibile cambio di leadership, con il “licenziamento” di Matteo Salvini. Che per adesso ha imposto il silenzio ai suoi e ha annunciato che farà le sue considerazioni sul voto alle 11 del giorno dopo delle elezioni.
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Ancora silenzio da Enrico Letta: cosa succede nel Pd
Enrico Letta dovrebbe esprimersi per la prima volta dopo il voto intorno alle 11 di lunedì 26 settembre. Il segretario del Pd non ha concesso alla stampa alcuna dichiarazione. Fonti vicine alla dirigenza dem parlano di un possibile cambio della leadership del partito dopo una campagna elettorale in cui sono stati commessi, considerando i risultati delle elezioni, molti errori.
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Giuseppe Conte parla della nuova "Stella polare" del M5S
Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha parlato davanti ai cronisti. Parlando di una “rimonta davvero significativa” del suo partito, che dai dati parziali “dovrebbe essere la prima forza politica al Sud”. Un risultato ottenuto grazie ai “progetti”, alla “passione” e al “cuore sincero”, ma anche grazie alle battaglie contro le diseguaglianze, la “Stella polare che guiderà la nostra azione durante questa legislatura”. Ha anche sottolineato che affronterà il ruolo all’opposizione con responsabilità.
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Le prime parole di Giorgia Meloni dopo le elezioni
Nonostante i risultati ancora parziali, è chiara la vittoria di Giorgia Meloni alle urne. La leader di FdI, in conferenza stampa, ha dichiarato che dai dati delle proiezioni “dagli italiani è arrivata un’indicazione chiara per un Governo di centrodestra guidato da Fratelli d’Italia”. Un fatto con cui tutti i partiti “dovranno fare i conti”. Ha sottolineato che la campagna elettorale è stata “violenta e aggressiva“, ma ci sarà il bisogno della cooperazione di tutte le forze politiche per uscire da una “situazione particolarmente complessa” per l’Italia e l’Europa. Quella che sarà sicuramente la futura premier si è detta “rammaricata” per i dati dell’astensionismo e della necessità di “ricostruire il rapporto tra lo Stato e i cittadini”. In chiusura ha parlato di responsabilità e ringraziato gli alleati della coalizione, la propria famiglia, gli elettori e i tesserati di FdI.
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La riflessione di Gianluigi Paragone sull'affluenza
Riguardo il risultato di ItalExit ben al di sotto delle aspettative, Gianluigi Paragone ha dichiarato al tg di La 7 che “la nostra scommessa era superare la soglia di sbarramento, e speravamo in un’affluenza superiore. Non credo che un’affluenza così bassa sia un bene per il Paese. È una spia rossa sul cruscotto della futura classe dirigente”.
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Fratelli d'Italia supera la Lega nelle roccaforti storiche
Con oltre il 10% dei voti reali già scrutinati in Veneto, Fratelli d’Italia “sta più che doppiando, con il 32%, la Lega, ferma al 15%”. Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, ha spiegato a Sky che il partito di Giorgia Meloni sta “chiaramente sfondando nelle roccaforti del Carroccio”.
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Boschi attacca Enrico Letto: "Ha sbagliato tutto"
Maria Elena Boschi (Italia Viva) dichiara che “chi ha sbagliato tutto è stato Enrico Letta. Se non fosse stato guidato dal rancore personale, oggi i risultati sarebbero stati diversi”. Se i numeri dovessero essere quelli dell’exit poll, con “Giorgia Meloni premier, saremo all’opposizione, in maniera dura ma rispettosa”. Ha dichiarato poi soddisfazione per il risultato del Terzo Polo.
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Il Pd rompe il silenzio con Debora Serracchiani, che parla del Partito Democratico come “prima forza dell’opposizione in Parlamento” e lancia la frecciatina al Terzo Polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi “non all’altezza delle aspettative”. La portavoce scelta dai dem per fare il punto sulle elezioni, ha parlato a più riprese della grande “responsabilità” del centrosinistra durante il corso della legislatura che sta per iniziare.
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"Ci davano per morti": il commento del vice M5s
Il vicepresidente pentastellato Michele Gubitosa ha dichiarato davanti alle telecamere di Rete 4 che i risultati degli exit poll del Movimento 5 Stelle, se fossero confermati, sarebbero un “risultato importante” considerando che “fino a poco fa ci davano per morti, ricordo sondaggi al 6%”.
Così Michele Gubitosa vicepresidente M5s commentando con Quarta Repubblica su Rete 4 i primi istant poll sui risultati delle elezioni.
“Il cendrodestra unito ha vinto. Letta – ha aggiunto – qualche domanda dovrà farsela” (ANSA).
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Nessun commento da Enrico Letta e dal PD
Al Nazareno di Roma regna il silenzio. Gli esponenti del Pd ed Enrico Letta hanno scelto di non commentare i primi exit poll che danno il partito che guida la coalizione di centrosinistra da un minimo di 17% a un massimo del 22%. Ufficialmente si attendono dati più concreti.
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Gli auguri di Santiago Abascal (Vox) a Giorgia Meloni
“Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull’Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un’Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane, capaci di cooperare per la sicurezza e la prosperità di tutti”. Lo ha scritto su Twitter Santiago Abascal, leader del partito spagnolo di estrema destra Vox.
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Complimenti al centrodestra dall'Ungheria di Orban
Gli occhi del mondo sono puntati sull’Italia. “Complimenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi per le elezioni di oggi. In questi tempi difficili abbiamo bisogno più che mai di amici che condividano una visione e un approccio comune alle sfide dell’Europa. Lunga vita all’amicizia italo-ungherese”. Lo ha scritto sui social Balazs Orban, consigliere del premier Viktor Orban e deputato di Fidesz.
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Antonio Tajani: "Forza Italia determinante"
“Forza Italia è determinante per la vittoria del centrodestra e sarà determinante per la formazione del nuovo Governo, con i numeri e con i contenuti. Siamo fiduciosi anche per la vittoria in Sicilia del nostro Renato Schifani”. Lo ha scritto Antonio Tajani, coordinatore del partito, via Twitter.
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Il comune con meno votanti d'Italia: solo il 21,4%
È San Luca, in provincia di Reggio Calabria, il comune con la percentuale più bassa di votanti alle elezioni. Alle urne è andato solo il 21,4% degli aventi diritto al voto, con un crollo del 16,5% rispetto alle precedenti politiche.
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Come sarà diviso il Senato dopo le elezioni: centrodestra oltre il 50%
In base agli instant poll di Quorum/YouTrend, il centrodestra dovrebbe ottenere 115 seggi dei 200 totali del nuovo Senato, superando così il 50%. Di questi FdI ne avrà 66, la Lega 28, Forza Italia 19, Noi moderati 2. Il Pd dovrebbe invece ottenere 30 seggi, Alleanza Verdi e Sinistra Italiana 4, +Europa 1, Movimento 5 Stelle 24, Azione e Italia Viva 10, Svp 3. Altri 4 saranno ripartiti con i voti dall’estero.
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Cauto ottimismo per Lollobrigida (FdI)
Non canta vittoria Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI alla Camera, arrivando all’Hotel Parco dei Principi, quartier generale del partito. “Aspettiamo gli spogli, che escano delle proiezioni credibili, dopodiché le commentiamo. Siamo ottimisti, lo siamo stati in tutta la campagna elettorale perché il consenso delle persone intorno a noi si è sentito. È un dato oggettivo che FdI è stato un punto di riferimento, per noi qualsiasi risultato superiore a quello della volta scorsa è un ottimo risultato”.
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Le testate internazionali aprono con Giorgia Meloni
“L’estrema destra italiana vincerà le elezioni”. Titola così il sito della BBC, con il primo piano di Giorgia Meloni. Tutti i siti delle principali testate internazionali aprono con la notizia della vittoria (annunciata, in base ai dati degli exit poll) della leader di Fratelli d’Italia.
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Seggi chiusi, ecco i risultati degli exit poll
Vittoria schiacciante del centrodestra in base ai dati degli exit poll, che potete consultare qua nel dettaglio.
Rai Sky La7 Centrodestra 42,2% 43,3% 42,2% Azione+IV 7,3% 7,3% 7,3% Centrosinistra 26,4% 27,1% 26,4% M5S 16,5% 15,8% 16,5% -
Giorgia Meloni al voto allo scadere del tempo
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha votato nel suo seggio di Roma a soli 10 minuti dallo scadere del tempo. La decisione è stata presa per evitare caos al seggio.
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Grande attesa nei quartieri generali dei partiti
Manca mezz’ora alla chiusura dei seggi. C’è grande attesa nei quartieri generali dei partiti, in particolare quelli di FdI e PD, dove si sono recati già centinaia di giornalisti accreditati per raccogliere, a partire dalle 23, le dichiarazioni dei leader e dei dirigenti.
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Finite le matite per votare: caos ai seggi
Al Villaggio Peruzzo di Agrigento si sono create file ai seggi, con gli elettori impossibilitati a votare per oltre due ore. Nella sezione 47 della scuola Manhattan, infatti, sono finite le matite.
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Roma ancora divisa tra centro e periferie: i dati
Alle 19 l’affluenza a Roma si attesta a oltre il 54%. La Capitale appare divisa anche in questa tornata elettorale. Si notano infatti grosse differenze tra i dati del centro e dei quartieri tradizionalmente borghesi – quelli del II Municipio (Parioli, Flaminio, Salario, Trieste, Nomentano, Tiburtino e Pinciano), dove la percentuale alle 19 è del 60,26%, e del I Municipio (Trionfale, Della Vittoria, Ostiense), del 58,63% – e quelli dei quartieri a ridosso del Raccordo. Decisamente sotto la media la periferica storica di Tor Bella Monaca, dove si è recato al voto il 46,76% degli elettori.
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Primo voto "da romana" per Maria Elena Boschi
Anche Maria Elena Boschi, attuale capogruppo di Italia Viva alla Camera dei Deputati, si è recata alle urne. Per la prima volta la fedelissima di Matteo Renzi ha votato a Roma, come spiegato da lei stessa via Twitter.
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Affluenza: dati record in negativo per Calabria e Campania
Si confermano anche alle 19 i trend di affluenza visti alle 12. È l’Emilia Romagna la regione dove si sono recati alle urne più aventi il diritto al voto, il 59,76%. Medaglia d’argento e di bronzo sono invece Lombardia, con il 58,35%, e Toscana, con il 58,07%. Le percentuali più basse si sono registrate in Calabria, dove solo il 36,92% è andato ai seggi, e Campania, il 38,72%. A influire potrebbe essere stata anche l’ondata di maltempo che sta colpendo la Penisola in queste ore. Nel 2018 in Calabria e Campania le percentuali furono, rispettivamente, del 49,64% e del 52,57%.
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Affluenza alle ore 19 in calo rispetto al 2018
Il dato dell’affluenza parziale alle ore 19 risulta in calo rispetto al 2018. Come indicato dal ministero dell’Interno, alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 51,14% degli aventi diritto. I dati, come detto, risultano in calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2018: alla stessa ora, nello stesso numero di comuni, si era recato alle urne il 58,40% degli elettori per la Camera.
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Vestiti da sposi al seggio in Abruzzo
In Abruzzo, a Villa Raspa di Spoltore (Pescara), una giovane sposa si è recata alle urne in abito da sposa. A San Nicolò a Tordino di Teramo una coppia di neo sposi, Debora e Marco, ha votato subito dopo il matrimonio.
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Errori ai seggi: segnalazioni dalla Sardegna alla Sicilia
Un errore sulle schede elettorali a Cagliari è stato segnalato dalla candidata della Lega Roberta Loi: la stessa Roberta Loi è stata segnata sulle schede elettorali come Roberto. Altri errori sono stati segnalati in Sicilia: in alcuni seggi di Palermo sono stati distribuiti timbri con le date sbagliate, cioè risalenti al 2021 e al 2018.
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Tagliando antifrode, Viminale: tutto sotto controllo
A proposito della questione legata al tagliando antifrode che starebbe provocando code ai seggi, il Viminale ha fatto sapere che la situazione è sotto controllo e che le file sono dovute all’affluenza. Si ricorda che chi si trova nei pressi del seggio alle ore 23 (orario di chiusura dei seggi) ha il diritto di votare anche oltre tale orario.
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Draghi ha votato a Roma
Il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi ha votato a Roma. Insieme a lui la moglie Serenella, che ha atteso all’esterno del seggio dopo aver espresso la sua preferenza alle urne.
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Emma Bonino ha votato
La leader di Più Europa Emma Bonino ha votato al suo collegio elettorale. Su Twitter ha condiviso la foto mentre inserisce la scheda nell’urna ricordando che “oggi sarà una giornata determinante per il nostro Paese”. “Chi non sceglie – ha sottolineato – farà scegliere qualcun altro al proprio posto”.
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Fratoianni ha votato a Foligno
Il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha votato a Foligno.
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Di Maio ha votato a Napoli
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, ha espresso il suo voto a Napoli, presso il seggio 314 della scuola Senise in via Manso.
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Affluenza nelle regioni, il confronto con il 2018
Le tre regioni con il maggiore aumento di affluenza ai seggi alle 12 rispetto alle elezioni del 2018 sono Lombardia (+1,5%), Toscana (+1,16%) ed Emilia–Romagna (+0,76). Al contrario, le tre con la diminuzione più netta sono invece Molise (-4,89%), Campania (-4,51%) e Sardegna (-2,77%).
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Berlusconi dopo il voto: "Io regista del prossimo governo"
Come riportato dal quotidiano ‘la Repubblica’, Silvio Berlusconi dopo aver votato a Milano si è fermato a parlare in un bar con alcuni esponenti di Forza Italia. “Io sono in campo per dare insieme a Fi un contributo determinante e a fare il regista del prossimo governo”, avrebbe detto.
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Le regioni con più e meno affluenza alle 12
Sulla base dell’affluenza alle votazioni alla Camera registrata alle ore 12, le regioni più virtuose sono risultate Emilia-Romagna (23,46%), Lombardia (22,40%), Toscana (22,33%) e Veneto (22,13%). L’affluenza più bassa è stata registrata in Campania (12,45%), Calabria (12,84%) e Molise (13%). Le altre regioni oscillano tra il 21% e il 15%.
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Berlusconi ha votato a Milano
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha votato nel seggio di via Fratelli Ruffini a Milano. Ad attenderlo c’erano alcuni esponenti del partito, tra cui la coordinatrice lombarda Licia Ronzulli.
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Lunghe file ai seggi per il tagliando antifrode
Già migliaia di persone si sono lamentate sulle lungaggini per le operazioni di voto. Alla base dei ritardi ci sarebbe il tagliando antifrode introdotto dal ‘Rosatellum’. Al momento del voto al cittadino viene consegnata una scheda elettorale munita di un codice progressivo alfanumerico generato in serie, lo stesso riportato sul tagliando cartaceo allegato, che viene annotato sul registro e poi confrontato dal presidente del seggio.
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Conte ha votato a Roma
Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha votato a Roma presso il seggio allestito nella scuola Virgilio di via Giulia.
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Affluenza alle 12 in linea con il 2018
Come indicato dal ministero dell’Interno, alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,21% degli aventi diritto su un totale di 7.904 comuni. I dati sono pressoché il linea con la precedente tornata elettorale del 2018: alla stessa ora si era recato alle urne il 19,43% degli elettori per la Camera.
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Meloni al voto dopo le 22
A differenza di quanto inizialmente previsto, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni voterà a Roma, in viale Beata Vergine del Carmelo, dopo le ore 22 anziché nel corso della mattinata. Come spiegato dal suo staff, la scelta è stata dettata dall’esigenza di consentire “un voto sereno agli elettori”. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa il seggio era già gremito di fotografi.
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De Magistris ha votato a Napoli
Il leader di Unione Popolare Luigi De Magistris ha votato a Napoli. L’ex primo cittadino del capoluogo campano, candidato alla Camera, ha espresso la sua preferenza nel seggio 337 della scuola Quarati, nel quartiere Vomero.
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Seggi delle zone alluvionate senza particolari criticità
Le operazioni di voto elettorale nelle zone alluvionate delle Marche sono iniziate senza particolari criticità. Il piano messo in campo dalle amministrazioni comunali e dalla Protezione civile sta consentendo ai cittadini di recarsi alle urne senza disagi.
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Salvini rompe il silenzio elettorale
“Posso solo ringraziare tutti gli italiani che voteranno, perché sarà una bella giornata di partecipazione. Più gente vota, più l’Italia sarà forte e la politica sarà legittimata. Quindi, grazie – a prescindere da chi voteranno – a tutti coloro che lo faranno. Da domani non vedo l’ora di tornare a governare questo straordinario Paese con una squadra coesa, compatta coerente e di centrodestra. Saranno mesi complicati, con l’emergenza luce, bollette, carovita, riscaldamento che è la prima. Più gente vota più forza avrà il nuovo Parlamento e il nuovo governo per intervenire sulle emergenze che non mancheranno”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo aver votato nel seggio di via Pietro Martinetti a Milano. “Noi siamo già al lavoro da settimane con i tecnici della Lega per essere pronti e reattivi in Italia e in Europa. Per la Lega questa è la prima grande battaglia da affrontare e vincere”, ha concluso.
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Calenda al voto a Roma
Carlo Calenda, leader di Azione, ha votato a metà mattinata al seggio romano in via del Lavatore, a un passo dalla piazza che ospita la Fontana di Trevi.
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Zingaretti vota: "È la democrazia"
Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato Pd alla Camera, ha votato questa mattina presso il suo seggio elettorale. E su Twitter, pubblicando una foto al seggio, ha scritto: “È la democrazia. Grazie a chi ha lottato per la nostra libertà e per garantire questo diritto. Si vota”.
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Renzi ha votato a Firenze
Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha votato. Si è recato alle urne a Firenze, nella scuola Villani di viale Giannotti, a Gavinana. Insieme a Renzi ha votato anche la moglie Agnese Landini. Renzi e la consorte erano accompagnati da Francesco Bonifazi, senatore uscente di Iv e candidato per il Terzo Polo.
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Enrico Letta al voto a Roma
Il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha appena votato nel suo seggio a Roma all’istituto tecnico professionale Edmondo de Amicis in via Galvani a Testaccio. Quando è arrivato Letta ha stretto la mano ad alcuni elettori.
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Salvini e Luca Zaia hanno votato a Milano e Treviso
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha votato nel seggio di via Pietro Martinetti a Milano mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha votato a San Vendemiano (Treviso) ai seggi presso la scuola San Francesco.
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Mattarella ha votato a Palermo, applausi al seggio
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena votato presso la scuola Piazzi di Palermo. Al suo arrivo al seggio è stato accolto da un applauso degli elettori presenti. Il capo dello stato è rimasto nella cabina elettorale per pochi minuti. All’uscita dalla scuola due crocerossine lo hanno fermato per un saluto.
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Info utili per il voto
Info utili per il voto. Si ricorda di portare con sé un documento valido. Inoltre è opportuno ricordare che i bambini non possono accompagnare i genitori nella cabina elettorale nella quale non possono essere introdotti telefoni cellulari. Di fondamentale importanza la compilazione corretta delle schede elettorali (rosa per la Camera, gialla per il Senato). Qui le indicazioni per votare senza commettere errori.
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Astensionismo, pronostici e dati storici
I pronostici degli analisti fissano l’asticella dell’astensionismo intorno al 35%. Dunque andrebbero al voto il 65% degli aventi diritto. Se tale percentuale dovesse trovare conferma nella realtà, si tratterebbe del dato peggiore di sempre che i più credevano di avere toccato nel 2018, quando i cittadini che si recarono alle urne furono il 72,9% degli aventi diritto. Dal Dopoguerra fino al 1979 l’affluenza, in tutte le elezioni politiche italiane, superava tranquillamente quota 90% e fino al 2008 mai era scivolata sotto l’80%.
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Urne aperte
Urne aperte in tutta Italia per eleggere il nuovo parlamento che sarà composto da 400 deputati e 200 senatori. Previsto maltempo in molte regioni. Le operazioni di voto si concluderanno alle 23, dopodiché inizierà lo scrutinio. In Sicilia gli elettori voteranno anche per il rinnovo dell’Assemblea Regionale.
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Dove voteranno Draghi e Mattarella
Il capo dello Stato Sergio Mattarella è atteso a Palermo, come di consueto, mentre il premier Mario Draghi varcherà le porte del liceo romano Mameli.
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Sono oltre 51,5 milioni gli italiani che oggi, domenica 25 settembre, avranno diritto a recarsi alle urne per eleggere il nuovo Parlamento. Per quasi 3 milioni di loro sarà il ‘debutto’ alle elezioni politiche. Questi i numeri sulla carta, ma resta da verificare quanto peserà, su questa vasta platea, l’astensionismo.