Dino Grandi contro Benito Mussolini, la vera storia dietro la serie Rai "La lunga notte-La caduta del Duce"
La serie tv "La lunga notte-La caduta del Duce" racconta della fine del regime di Benito Mussolini dopo il tradimento di Dino Grandi: ma com'è andata veramente?
“La lunga notte-La caduta del Duce” è pronta ad appassionare i telespettatori su Rai1 dal 29 al 31 gennaio, una serie di tre puntate che inizia dalla fine del regime fascista in Italia raccontando la caduta di Benito Mussolini a partire da un ordine del giorno presentato da Dino Grandi. Ma è andata davvero così?
- Dino Grandi e il tradimento a Mussolini
- Dalla votazione all'arresto di Benito Mussolini
- Cast e trama de "La lunga notte-La caduta del Duce"
Dino Grandi e il tradimento a Mussolini
Una storia che inizia dalla fine, dalla votazione dell’ordine del giorno presentato da Dino Grandi, ex guida del ministero della Giustizia, al Gran Consiglio del fascismo, un documento che per anni è stato avvolto nel mistero. Grandi, dalla sua, ha sempre considerato quell’intervento come l’avvio della caduta del regime cercata e voluta, mentre lo storico Emilio Gentile riferisce che i firmatari volessero soltanto riequilibrare i poteri.
Fatto sta che il 24 luglio 1943 il voto risultò decisivo, perché presentando la richiesta di far tornare a re Vittorio Emanuele III il comando delle forze armate, Mussolini venne quasi tradito dai suoi.
Dalla votazione all’arresto di Benito Mussolini
Il grande traditore sembra essere stato proprio Grandi, che voleva ristabilire la normalità costituzionale. Ad appoggiarlo, firmando il documento con maggioranza assoluta, 19 dei 28 presenti al Gran Consiglio, tra cui Bottai, Ciano, l’ex ministro dell’Interno Luigi Federzoni, l’ex ministro delle Finanze Alberto De Stefani, i due quadrumviri superstiti della marcia su Roma, Emilio De Bono e Cesare Maria De Vecchi.
Un ordine del giorno che però affondava le sue radici su eventi ed episodi che sembravano condurre dritti alla fine del fascismo e della dittatura di Mussolini. Come ricorda il Corriere della Sera in un approfondimento di Antonio Carioti, infatti, qualche settimana prima l’arrivo degli Alleati aveva fatto vacillare il Duce, che aveva intenzione di rompere con Hitler al quale aveva chiesto l’armistizio in una guerra che non poteva essere vinta.
Ma intanto il dittatore aveva silurato molti dei personaggi di spicco, provocando una netta rottura all’interno del governo.
Tra questi l’esclusione dello stesso Grandi e di Galeazzo Ciano, che era genero di Mussolini. Un sentimento di malcontento che si tradusse nella decisione di alcuni di voltargli le spalle, studiando un modo per rimuovere il Duce.
Nel luglio 1943, prima del voto al Gran Consiglio, i gerarchi cominciarono a ipotizzare le mosse che poi portarono all’ordine del giorno di Grandi, Il giorno dopo Mussolini si recò da re Vittorio Emanuele III a Villa Savoia, col sovrano che gli comunicò la sostituzione. E all’uscita venne arrestato, col generale Badoglio che divenne nuovo capo del governo.
Cast e trama de “La lunga notte-La caduta del Duce”
La serie tv “La lunga notte–La caduta del Duce” andrà in onda in prima serata su Rai1 il 29, 30 e 31 gennaio. È una serie che parte dalla fine della dittatura, quando alle 17 di sabato 24 luglio 1943 i gerarchi fascisti si ritrovano al tavolo del Gran Consiglio per votare l’ordine del giorno presentato da Dino Grandi. Un documento che verrà votato a maggioranza e metterà fine alla dittatura di Benito Mussolini. Ma è una fine già scritta, nel momento in cui, due settimane prima, le truppe alleate erano sbarcate in Sicilia.
La regia della serie è di Giacomo Campiotti. Nel ruolo dei protagonisti ci sono Alessio Boni (Dino Grandi) e Duccio Camerini (Benito Mussolini). Nel cast anche Ana Caterina Morariu, Aurora Ruffino, Marco Foschi, Lucrezia Guidone e Martina Stella nei panni di Claretta Petacci.