Di Maio e il futuro di Giuseppe Conte protagonista del M5s
Il ministro degli Esteri rilancia la figura dell'ex presidente del Consiglio per un ruolo di primo piano all'interno del movimento
In un Movimento Cinque Stelle sconquassato dalle spaccature interne, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, esponente di spicco dell’ala governativa che alla fine ha avuto la meglio, in un’intervista a Repubblica, fissa le nuove priorità del M5s e si affida all’ex premier Giuseppe Conte per una fase di rilancio del partito.
Rispondendo alle domande sulla situazione politica interna, Di Maio torna a parlare dei 36 parlamentari espulsi dopo aver votato contro la fiducia al governo Draghi, nel quale il M5s è componente di maggioranza: “Molti pensavano che la nostra base non avrebbe capito, ma il 60% ha votato sì a un esecutivo che nessuno si aspettava. Penso che l’esperienza di governo abbia portato a un’evoluzione dei 5 stelle, oggi completa. Lo dico con profondo rammarico e con grande tristezza, ma credo che le defezioni che abbiamo vissuto in questi giorni non potessero che andare così”.
“Non deve considerarsi una scissione – precisa Di Maio – ma è evidente che lo spazio per i nostalgici dell’Italexit è scomparso da tempo. Puntiamo agli Stati Uniti d’Europa, a un progetto ancorato a determinati valori in cui gran parte del M5S e degli italiani si riconoscono”.
In questo senso il ministro degli Esteri rilancia la figura dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per un ruolo da protagonista nel nuovo movimento: “Sarei veramente felice di un passo avanti di Conte dentro il M5S. Quando sono stato eletto capo politico nel 2017 avevo un obiettivo: portare i 5 stelle fuori dalle ambiguità. Sono stato il primo a dire che non dovevamo più parlare di uscita dall’euro, che bisognava smettere di fare leggi che burocratizzavano il Paese. Ho detto al Financial Times che la Nato non andava abolita e che non dovevamo uscirne. Era il 2015, ricorda cosa eravamo allora?”.
“Il Movimento è ora su una linea moderata, atlantista, saldamente all’interno dell’Ue – spiega il ministro degli Esteri. Questa evoluzione si può completare con l’ingresso di Conte. L’ex premier, che ha rappresentato questi valori, metta la parola fine alle nostre ambiguità e ai nostri bizantinismi”.
Promuovendo Giuseppe Conte l’intenzione di Di Maio è quella di mettere fine alla stagione di dissidi nel movimento: “Io rispetto tutto, ma l’assemblearismo estremo finisce solo per dare un’immagine di caos. Se si sta parlando di far entrare Conte, significa che a un anno da quando ne ho lasciato la guida il Movimento ha realizzato che senza una leadership forte non si va da nessuna parte”.
E su un suo eventuale passo di lato con il ritorno del ritorno di Conte, questa volta alla guida del M5s, Di Maio risponde: “Ho vissuto tutte le stagioni. Sono stato considerato rivale di Grillo, di Casaleggio, di Di Battista, quindi di Conte. Ma siamo ancora tutti qui e ogni previsione è stata disattesa”.